Radicali.it - sito ufficiale di Radicali Italiani
Notizie Radicali, il giornale telematico di Radicali Italiani
cerca [dal 1999]


i testi dal 1955 al 1998

  RSS
ven 26 apr. 2024
  cerca in archivio  
Legalità al senato: il dossier e le tappe dell'iniziativa nonviolenta di Daniele Capezzone
40 giorni di sciopero della fame, accompagnato a staffetta da militanti e cittadini

DOSSIER: il caso degli 8 senatori eletti ed estromessi

(elezioni politiche, 9-10 aprile 2006)


lettera di Capezzone alla Giunta per le Elezioni, ai rappresentanti delle istituzioni e ai leader di partito, con l’annuncio, dopo 40 giorni, della sospensione dello sciopero della fame

(7 marzo)

Nania scrive a Capezzone: "a breve" decisione su Piemonte; Capezzone: proseguo lo sciopero della fame...

(24 febbraio)

lettera di Capezzone a Marini, Nania e membri della Giunta per le Elezioni

(23 febbraio)

Capezzone: l'azione nonviolenta entra nel vivo...

(18 febbraio)

Bernardini e Rana sospendono lo sciopero della fame

(17 febbraio)

Rita Bernardini si unisce allo sciopero della fame

(11 febbraio)

la lettera del Presidente Marini a Daniele Capezzone
e la risposta di Capezzone

(10 febbraio)


la lettera di Daniele Capezzone a Marini, a Nania e alla Giunta per le Elezioni del Senato, per annunciare l'iniziativa (23 gennaio)

Signor Presidente del Senato, Signor Presidente della Giunta, signore Senatrici e signori Senatori,

mi rivolgo a Loro, con grande speranza e fiducia, a proposito di una questione che mi pare di gravità assoluta, perché mette in gioco elementi essenziali di legalità nella vita delle nostre istituzioni.

Si tratta della vicenda di quelli che, a mio avviso e non solo a mio avviso, possono e debbono essere considerati otto senatori regolarmente eletti dai cittadini italiani, ma che sono tuttora estromessi da Palazzo Madama per una interpretazione della legge elettorale vigente, che -personalmente- considero impropria e abusiva.

In ogni caso, a prescindere dalle mie personali opinioni, vi sono alcuni fatti. Sono trascorsi più di nove mesi dalle elezioni; si sono pronunciati autorevolissimi giuristi (uno per tutti, il presidente Giuliano Vassalli); lo stesso Ministro degli Interni Giuliano Amato ha risposto in modo puntuale ad una interrogazione su questo tema; la stessa Giunta ha compiuto un lavoro significativo, anche ascoltando le opinioni di esperti.

Qualcuno ha scritto che l’aggettivo intollerabile non dovrebbe essere mai usato: perché, nel tempo in cui si scrivono quelle poche sillabe, in realtà, si è già iniziato a tollerare. Ecco, in questa vicenda sarebbe a parer mio intollerabile solo (e sono convinto che non vi sia) una volontà dilatoria, una volontà di non decidere. Voglio ribadirlo: sono certo che così non sia. E sono certo, come tanti protagonisti della vicenda hanno assicurato nelle scorse settimane e mesi, che ora la Giunta sia pienamente nelle condizioni di assumere le sue determinazioni, avendo scrupolosamente acquisito elementi di conoscenza e di giudizio.

A questo punto, mi sembra un dovere civile dare un piccolo e sentito contributo per aiutare il Senato a prendere una decisione, qualunque essa sia, e a superare un’attesa che appare (appunto) non oltre tollerabile; per queste ragioni, con il massimo spirito di collaborazione, dalla mezzanotte di dopodomani, giovedì 25 gennaio, sarò in sciopero della fame, in dialogo con Loro, per chiedere che si giunga ad una determinazione.

Mai e in nessun caso farei ricorso allo strumento della nonviolenza per chiedere l’adozione del mio punto di vista nel merito della questione; mi pare invece opportuno, e addirittura doveroso farlo, dopo tanta attesa e dopo tanto e buon lavoro preparatorio da parte della Giunta, per chiedere che si giunga ad una decisione.

Un caro saluto, buon lavoro e a presto.

Daniele Capezzone


i partecipanti allo sciopero della fame


IN PRIMO PIANO







  stampa questa pagina invia questa pagina per mail