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Privilegi, i Radicali attaccano il sindacato
Stefano Santarossa "boicotta" la raccolta di firme

18 giugno 2007

«I sindacati? Anche loro sono una casta». A lanciare l'attacco dopo che dalle organizzazioni sindacali è partita la raccolta di firme del "Comitato etico" per cancellare i privilegi (leggi pensioni) di parlamentari e consiglieri regionali, a replicare sono i Radicali di Stefano Santarossa.
«È davvero grottesca la campagna anti-privilegi lanciata dalla Cgil regionale. Il sindacato - spinge Santarossa dei radicali Friulani - è parte integrante della partitocrazia di cui ha le medesime responsabilità e dunque non faccia finta di scandalizzarsi per i privilegi della "casta". Ricordo infatti che i sindacalisti hanno beneficiato di molti privilegi. In migliaia sono già andati in pensione senza che per anni fosse stata versata una sola lira di contributi. Perchè? Per una legge risalente al 1974 che prende il nome da Giovanni Mosca, deputato socialista e, in precedenza, leader della Cgil. Una norma secondo la quale bastava una semplice dichiarazione del rappresentante nazionale del sindacato e si potevano riscattare, al costo dei soli contributi figurativi, interi decenni di attività».
Santarossa va avanti. «Ma di chi è la responsabilità delle "baby-pensioni" se non del partito della sindacatocrazia.Oggi rincorrono rabbia, le frustrazioni dei lavoratori, ma in realtà il sindacato è corresponsabile dello sfascio attuale».

(da Il Gazzettino del 18 giugno 2007)



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