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Pannella Marco - 20 marzo 1992
PIANO EVERSIVO: PANNELLA "IL PERICOLO E' COSSIGA NON CIOLINI"

SOMMARIO: A proposito del presunto piano eversivo venuto alla luce con la dichiarazioni del detenuto Ciolini, Pannella sostiene che è ora di guardare alle ben più pericolose dichiarazioni del Presidente della Repubblica, F. Cossiga. Purtroppo, "è bastato questa volta l'assassinio eccellente di Salvo Lima per farlo tornare alle infauste posizioni degli anni di piombo...", quando egli "emetteva decreti illegali di sospensione dei diritti costituzionali e lasciava organizzare squadre di poliziotti truccati da autonomi..."

(NOTIZIE RADICALI agenzia, 20 marzo 1992)

"Possiamo dunque evitare di continuare a perdere il tempo sulle rivelazioni del Ciolini e tornare a quelle del Presidente della Repubblica." Lo afferma, in una dichiarazione, Marco Pannella in relazione al "piano eversivo" denuciato, con una circolare ai Prefetti, dal Ministro dell'Interno Vincenzo Scotti. "Egli si è dichiarato 'pronto' ad avallare una fuoriuscita dalla legalità e dallo Stato di diritto ' per salvare la democrazia', naturalmente. E' bastato, questa volta, l'assassinio eccellente di Salvo Lima per farlo tornare alle infauste posizioni degli anni di piombo. Piombo, ricordiamolo, tanto P2 quanto P38 tanto suo quanto - ci tiene che sia precisato - di Berlinguer. Quando, lo ricordi bene il Presidente Cossiga, egli emetteva decreti illegali di sospensione dei diritti costituzionali e lasciava organizzare squadre di poliziotti truccati da autonomi con il compito di sparare contro le forze dell'ordine, tanto per legittimare 'l'uscita dalla legalità'. Oggi - continua Pannella - egli non è più solamen

te Ministro dell'Interno e parla in Sicilia ' come comandante delle Forze Armate.' Preferiamo, quindi, gli 'eccessi' di prudenza del Ministro Scotti, se di questo si tratta, che lasciarci distrarre, come fanno molti altri, dalla prontezza che il Presidente potrebbe avere contro la legalità e lo stato di diritto. Se il Presidente vuole possiamo approfondire le ragioni serie di queste nostre preoccupazioni."

 
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