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Pannella Marco - 4 luglio 1992
GOVERNO: DICHIARAZIONE DI VOTO DI MARCO PANNELLA

SOMMARIO: [Trascrizione di intervento alla Camera]. Pannella prende atto della "clamorosa notitia criminis" data da Bettino Craxi, il quale ha affermato che "tutti i segretari di partito violano tuttora la legge [sul finanziamento pubblico ai partiti, n.d.r.]. Pannella avverte che si recherà presto dal Procuratore Generale, oltreché dal procuratore della Repubblica di Roma, per accertarsi che tali uffici giudiziari non siano ancora una volta, come per il passato, complici di delitti e crimini contro la legge e la Costituzione: "E' finito il tempo dei Gallucci e dei Giudiceandrea". Ma chiederà Craxi, con legge, "l'esimente di non so quale stato di necessità"? Altrimenti, vorrà dire che si autocalunnia. Segue un duro attacco al presidente del Consiglio G. Amato, che cerca di blandire il "mondo cattolico" e non dà atto al gruppo federalista di aver precorso quelle "intenzioni programmatiche e progettuali" sulle quali egli si è presentato alle Camere. Chiede che si sgomberi il campo "dal fascino falso di un chie

rico", ponendo al centro del governare i valori e concetti della "democrazia classica".

(NOTIZIE RADICALI agenzia, 4 luglio 1992)

Intervenendo in sede di dichiarazione di voto sulla fiducia al Governo Amato, Marco Pannella ha dichiarato:

"Ieri in quest'aula è stata data solennemente dal leader di questa maggioranza e di questo governo, il compagno e amico Bettino Craxi, una clamorosa, puntuale notizia criminis. Al di là delle iattanze e delle arroganze che non attribuisco a nessuno, prendo atto che il leader di questo governo e di questa maggioranza ha dichiarato che tutti i segretari di partito violano tuttora la legge [quella del finanziamento pubblico ai partiti n.d.r.].

Mi recherò nei prossimi giorni dal Procuratore Generale, oltre che dal Procuratore della Repubblica di Roma, per accertarmi che per l'ennesima volta la Procura della Repubblica di Roma non sia, attraverso uno specifico e sistematico reato omissivo, complice di delitti e crimini precisi e puntuali contro le leggi e contro la Costituzione.

E' finito il tempo dei Gallucci e dei Giudiceandrea. Ricominceremo a usare la supplenza nei confronti di una Giustizia verso la quale, per vent'anni, ogni volta che si è trattato di delitti di regime, giacobinerie od altro non importa, questa magistratura è stata latitante (salvo che in alcuni spunti a volte eroici e che altre volte abbiamo disapprovato totalmente).

Io sono stato segretario di partito per due anni, sono quindi coinvolto. Posso dire al mio amico e al mio compagno - e lo dico con sincerità - Bettino Craxi che dichiarando quello che ha dichiarato ha il dovere di riconoscere che: o chiede con legge l'esimente di non so quale stato di necessità, o è colpevole di autocalunnia.

La DC sapeva che era necessario incalzare il PDS e noi. Non si è voluto fare. Il Presidente del Consiglio ha avuto la spudoratezza di non dire una sola parola di risposta a questo Gruppo che ha chiesto - essendosi assunto la responsabilità nei confronti del Paese - di far parte di questa maggioranza per dare corpo agli insulti, alle difficoltà contro i quali un governo giusto oggi sicuramente si troverebbe ad operare . Noi rivendichiamo di essere stati sempre all'opposizione perchè non ci si è voluti. All'opposizione dei governi e all'opposizione delle opposizioni. Rivendichiamo di avere dato corpo a quella linea. Quando il Presidente del Consiglio rivendica intenzioni programmatiche e progettuali per le quali noi siamo attrezzati da vent'anni di opera parlamentare; quando rivendica il diritto di essere guardato dal Paese altrimenti che come erede del passato partitocratico; quando il Presidente del Consiglio dichiara continuamente "su questo abbiamo creato un mostro" e poi si presenta rifiutando chi aveva c

ercato di impedire quel mostro.

Non v'è dimensione storica della coscienza individuale se non è anche contraddittoria consapevolezza della trascendenza rispetto alle singole storie individuali, della storia umana e della storia sociale: su questo il laicismo moderno è maestro. Non è tributario, come crede Giuliano Amato, di altre posizioni cristiane.

Sottolineo la mancanza di pudore da parte di questo Presidente del Consiglio. Che cosa abbiamo chiesto se non di secondare, aiutare, costringere democraticamente i compagni del PDS a dare un sì o un no più profondo, più animato, più capace di mobilitare l'opposizione; questo ho chiesto e non che il governo si esaurisse nelle estenuanti capacità di questo chierico di percorrere bene i corridoi del palazzo del potere. E poi viene qui rivendicando astutamente e furbescamente alcune mosse da Bella Otero, nei confronti del mondo cattolico.

Noi riteniamo che occorra sgombrare il campo da un governo della presunzione, della irresponsabilità, del fascino falso di un chierico e rivendichiamo la nostra visione della democrazia classica, che pone al centro non l'ideologia, nè la passione, ma la persona. Inghilterra e Stati Uniti lo insegnano. Questo governo va combattuto, il Gruppo Federalista Europeo (Lista Pannella) ritiene non solo di votare contro, ma lotterà con il massimo di vigore e rigore possibile contro questo governo inutile e dannoso. Occorre partire bene, questo governo deve quindi andarsene subito."

 
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