SOMMARIO: [Dichiarazione rilasciata a radio radicale, e quindi diffusa alla stampa]. Mette in risalto la "unilaterale" decisione del Gruppo Federalista di sostenere, "restando all'opposizione", il governo Amato impegnato in un momento "particolare" di 'guerra' finanziaria. Sottolinea come Amato abbia colto la novità della cosa. La decisione si oppone alle "grandi forze di destabilizzazione antipopolari" che vorrebbero lo sfascio, piuttosto che al PDS o a Riforndazione, i quali "attaccano il governo solo nella misura in cui sono convinti che non cadrà".
(NOTIZIE RADICALI agenzia, 30 settembre 1992)
"Lo stesso Amato ha sottolineato - afferma Marco Pannella a Radio Radicale - che si tratta di un evento inedito nella storia del paese. Di un gruppo politico e parlamentare che restando all' opposizione, senza - quindi - rapporti di maggioranza, decide in modo unilaterale il sostegno ad un governo in un momento particolare di 'guerra' finanziaria. Amato, da intellettuale, ha compreso la novità e la singolarità della nostra posizione. Abbiamo approfondito il tracciato possibile a favore dell'ambiente. Credo che il ministro Carlo Ripa di Meana potrà ritenersi soddisfatto politicamente. E' una previsione.
Anche sul piano della efficacia della iniziativa fiscale, che dovrebbe essere la grande novità, si è trovato qualche percorso nuovo fattibile. La nostra decisione credo rafforzi il presidente Amato, non tanto rispetto al Parlamento, quanto nei confronti di quelle forze della destabilizzazione selvaggia che in modo convergente con la irresponsabilità dei demagoghi (che sfruttano la piazza oggi dopo essere stati i bancarottieri nella situazione generale del paese) stanno provocando il panico nella Borsa, nel piccolo risparmiatore. Come avevamo previsto, gli attacchi al governo vengono dalle grandi forze di destabilizzazione antipopolari. Non da Rifondazione, PDS...che abbaiano per non mordere. Attaccano il governo solo nella misura in cui sono convinti - a torto - che non cadrà. Ci siamo opposti a questa sceneggiata per pagare noi - se possibile - quasi tutto il prezzo della difesa da quell'inflazione che da 10 giorni di crisi di governo troverebbe sicuramente la sua affermazione. Si tratterebbe della più fero
ce, la più selvaggia delle tasse applicate alla vita dei più poveri, dei più opporessi, dei più esposti. Spero che questo basti. Mi auguro che i parlamentari Verdi, della Rete, del PDS ci seguano in questa dichiarazione unilaterale di sostegno istituzionale all'esecutivo del paese nel momento in cui una crisi farebbe prevalere le più pericolose, ingiuste e poderose forze della destabilizzazione e dello sfruttamento di classe."