SOMMARIO: Commenta l'ondata di attacchi, insulti e contumelie che sono riaffiorate nel linguaggio di Rifondazione e del PDS nei suoi confronti: "manifestazioni...di un passato errato o di errori".

(NOTIZIE RADICALI agenzia, 15 ottobre 1992)

Nella XIII Circoscrizione di Roma sono apparsi da tre giorni manifesti con il seguente testo: "Via da Ostia Pannella, servo dei padroni", firmato da Rifondazione Comunista.

In aula, alla Camera, Massimo D'Alema, Presidente dei deputati del PDS, mi interrompe dichiarando: "Sei un cane da guardia del sistema". Fabio Mussi, oggi, ha precisato: "Cane da guardia del governo". A Teramo, ieri sera, Achille Occhetto, in un pubblico comizio, ha tra l'altro dichiarato: "Può accadere che al democristiano Gaspari, nella difesa ottusa del regime, si affianchi Pannella". E ancora: "Stupisce che un uomo come Pannella, che tra l'altro fa il gregario di Amato, finga di non vedere come in Abruzzo, oggi, si contenda per una posta altissima". Potrei continuare, ahiloro!, a lungo.

Io non ho commenti da fare e nulla di cui dolermi sul piano personale. Ho trascorso la mia vita essendo oggetto di anatemi, insulti, contumelie, linciaggi da ogni parte. Oggi ho il conforto che mi giunge dal non dovere e non potere riconoscere nessuno errore di fondo, nessuna responsabilità negativa nella mia politica, e le ragioni di quegli insulti, specie da sinistra, sono divenute manifestazioni ripudiate di un passato errato o di errori.

Non è per me, quindi, che segnalo questa atmosfera e questi fatti. Ma per chi dovesse ritenere che il salvaguardare un minimo di civiltà e di tolleranza, oltre - forse - di intelligenza e di serietà, sia urgente e necessario per tutti.

Grazie, Pannella

P.S. - sarò grato di un cortese riscontro.