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Pannella Marco - 15 novembre 1992
DICHIARAZIONE DI MARCO PANNELLA: LO SCANDALO DI FIUMICINO. UNA DENUNCIA CHE VERRA' INOLTRATA ANCHE FORMALMENTE ALLA MAGISTRATURA. UN APPELLO.

SOMMARIO: Denuncia che nell'immminenza delle elezioni, "sotto gli occhi del Commissario Prefettizio, dei Vigili e di ogni sorta di autorità", nel territorio del Comune di Fiumicino "stiano sorgendo come funghi nuove abitazioni". Sostiene che dietro l'inerzia delle autorità deve esserci ben altro che "irresponsabilità e incompetenza professionali"; siamo di fronte allo sfruttamento organizzato di una campagna tendenziosa e terroristica. Rivolge un appello ai massmedia, ecc., perché chiariscano e sostengano la "dimostrata capacità" di bene agire sua e della Lista Pannella.

(NOTIZIE RADICALI agenzia, 15 novembre 1992)

A Fiumicino, sotto gli occhi del Commissario Prefettizio, dei Vigili, di ogni sorta di autorità, di forza politica e sindacale, di cittadini, stanno sorgendo come funghi nuove abitazioni.

Ciascuno può immaginare agevolmente cosa accada nel resto del Comune, da Fregene a Torrimpietra, da Passo Oscuro a ovunque.

Non è assolutamente possibile che l'inerzia assoluta delle competenti autorità, ivi compresa la magistratura, sia dovuta semplicemente a irresponsabilità e incompetenze professionali. Ci deve essere, c'è sicuramente dell'altro.

Da ventiquattro ore da parte di liste e di forze locali si sta svolgendo una sorta di campagna terroristica con diffusione di notizie false e tendenziose contro di noi. Si sta in tal modo creando allarme, angoscia in gran parte della popolazione che, per responsabilità innanzitutto pubbliche, è "abusiva", non di rado da decenni. Ripeto che - come abbiamo dimostrato e ancor più dimostreremo nella tredicesima circoscrizione - noi ci muoveremo contro il nuovo abusivismo di massa, organizzato, contro manufatti allo stato iniziale; comunque non abitati alla data del 1 ottobre di questo anno, e solamente in via eccezionale.

Ricordo che per ogni manufatto costruito nel quadro della nuova ondata abusivista, i "poveri" costruttori hanno guadagnato un minimo di cinquantamilalire a metro cubo, nei casi più modesti.

Ricordo che dobbiamo impedire che gli attuali abitanti di Fiumicino e della XIII, tutti, abusivi o no, rischiano di trovarsi fra breve a vivere in un quadro e con una qualità di vita assolutamente degradante, con vere e proprie realtà da favelas sud-americane. Sappiamo che si stanno già preparando mobilitazioni e sabotaggi, campagne di intimidazione e di violenza.

Rivolgiamo un appello, quindi, ai mass media, alla opinione pubblica, ai cittadini di Fiumicino, del litorale, e anche di Roma, perchè sostengano in ogni modo le nostre intenzioni, la nostra dimostrata capacità di operare con coraggio e con rispetto massimo dei diritti di ciascuno e della legge, nella difficilissima campagna che si è ormai aperta per un Comune di Fiumicino che salvi il territorio, e non lo distrugga.

 
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