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Partito Radicale - 4 gennaio 1981
DISERTA, SOLDATO DELLA MORTE
40 milioni di morti per fame:

SOMMARIO: Nel 1981, il Partito radicale non ripropone la "Marcia di Pasqua" contro lo sterminio per fame, "per non aggiungere un altro rito a quelli che inutilmente già si compiono". In questa occasione di silenzio e d'altra parte di attività, non solo nazionale, viene pubblicato questo appello ai cittadini delle democrazie occidentali e del Nord del mondo, un appello a non essere più contribuenti, sostenitori e soldati di un "ordine" economico internazionale che produce morte e sterminio, che è di fatto un bestiale e nuovo nazismo. "Con il tuo voto, con le tue scelte, con le tue rassegnazioni e le tue abitudini, con la paralisi cui condanni la tua coscienza, tu continui a sostenere ed imporre le forze della morte, dello sterminio, della distruzione". "Anche la pace e la vita, come la guerra e la morte, possono divampare, accese da una scintilla di umana saggezza e di umana speranza. Diserta. Avviamo la nuova resistenza. Organizziamola. Con tutte le persone di pace e di buona volontà".

(NOTIZIE RADICALI N. 4, 4 gennaio 1981)

Con il tuo voto, con le tue scelte, con le tue rassegnazioni e le tue abitudini, con la paralisi cui condanni la tua coscienza, tu continui a sostenere ed imporci le forze della morte, dello sterminio, della distruzione.

Sei il contribuente, il sostenitore, il soldato - tu, che ora stai leggendo - di un bestiale, nuovo nazismo.

Anche i morti di via Rasella lo erano, ma non sapevano, forse, cosa fosse davvero il mondo dei nazisti. Tu sai. Tu sai che il tuo danaro, il tuo lavoro, il tuo voto sostengono una politica che ogni anno fa di una parte sempre più grande del mondo un immane campo di sterminio. Tu sai che con una sola parte delle spese in armamenti si creerebbe vita anziché morte, lavoro anziché disoccupazione, ricchezza anziché miseria.

I morti di via Rasella avevano l'attenuante di essere anch'esse vittime di una dittatura, mentre tu sei cittadino libero di una "libera" democrazia. Tu sei: "comunista", "socialista", "democratico", "liberale", e - sicuramente - "antifascista", oltre che persona civile e cristiana. Accade dunque anche questo, ed è mostruoso: il trionfo del neo-nazismo nel mondo come risultato della democrazia politica e del comunismo "post-stalinista", congiunti e concorrenti.

Tu hai l'arma del voto, della libera scelta, della politica democratica. I bilanci dello Stato sono approvati dal parlamento e dai deputati e senatori che tu hai voluto eleggere e vuoi eleggere, che ti rappresentano.

E tu voti e tu paghi nella direzione dell'olocausto di decine di milioni di esseri, colpevoli solamente di essere razza e colore diversi: o, più esattamente, d'esser le vittime di un sistema che li condanna alla miseria ed alla disoccupazione, alla fame ed alla malattia: a riprodursi solamente per offrire al nostro tempo, ogni anno, una nuova strage degli innocenti.

In queste ore, sacre per tanta parte dell'umanità, dal venerdì di passione alla Pasqua di resurrezione, saranno sterminate dalla fame e dalla miseria, saranno sterminate dalla politica degli armamenti e delle "difese", all'incirca mezzo milione di persone. E, sempre di più, ogni giorno, per tutti i giorni, i mesi, gli anni che seguiranno. Con la tua politica.

Il tasso di mortalità, quest'anno, sarà del 15% maggiore di quello del 1980.

Gli arsenali della morte rigurgitano sempre più di armi e di danaro, i granai scompaiono. Lo vuole la politica delle forze politiche, del parlamento, del governo. Lo vuole la cultura di morte che essi esprimono e servono. Lo vuole chi ci governa e chi ci rappresenta.

Ci hanno annunciato e promesso: "guerra alla guerra", "guerra alla fame per lo sviluppo", "guerra agli armamenti", ci manderanno, fra poco, dalla luna, nelle stelle: il che è bello, forse. Ma al prezzo di miliardi di assassinati, che tu continui a pagare e provocare.

Ci danno sempre più armi (con porto d'armi o senza), sempre più disoccupazione, sempre più disordine, sempre più morte, in nome della pace, della democrazia, dello sviluppo. La loro politica è folle. Sono, sicuramente, dei folli. Anche ai tempi di Mussolini, di Hitler, di Stalin, folli sembravano coloro che li accusavano - appunto - di essere folli: gli uomini di giustizia e libertà, erano - invece - questi antifascisti, gli unici saggi e ragionevoli. Come gli antifascisti di 50 anni fa occorre oggi disubbidire in nome della ragione, della giustizia, della pace, dell'ordine e della vita. O essere soldati della violenza e della barbarie.

Diserta. Una nuova resistenza ci chiama. Di nuovo ribelli per amore, partigiani della vita. Armati di nonviolenza per non ripetere gli errori di allora. Per costruire, creare vita. Vita per tutti e per togliere morte fino al nemico.

Diserta questa cultura, diserta questa politica atroce e distruttrice. Diserta, perché disertino per sempre dal terrorismo e dalla violenza della disperazione, dell'indifferenza e dall'irresponsabilità, dal suicidio, i figli, accecati dalla follia del potere e del disordine che ci opprimono.

Occorre difendere e animare la legge umana e la democrazia politica, con la nonviolenza e con la fermezza ragionevole della speranza.

Occorre che le nostre leggi mutino, nel senso della vita e della civiltà: che gli ideali di civiltà siano difesi ovunque, con intransigenza e ragionevolezza, e in ogni occasione. E, quanto, per nostro conto, da radicali, tentiamo sempre più drammaticamente di fare: feriti o resi inadeguati dalle tue scelte. Lo tentiamo con le obiezioni di coscienza, con le leggi, con i nostri referendum, con quanto stiamo facendo e ancor preparando per lottare contro la fame nel mondo, contro ogni sorte di guerra, e di violenti.

Basterebbero poche scelte, possibili, quasi facili, di politica e di governo.

Anche la pace e la vita, come la guerra e la morte, possono divampare, accese da una scintilla di umana saggezza e di umana speranza.

Diserta. Avviamo la nuova resistenza.

Organizziamola. Con tutte le persone di pace e di buona volontà.

 
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