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Borgoglio Felice - 22 marzo 1988
IN FAVORE DELL'AREA DEL 20% A PARTIRE DA SUBITO
di Felice Borgoglio

SOMMARIO: A proposito dell'articolo dell'on. Rutelli, che proponeva una ricostituzione della cosiddetta area del 20 per cento, il compagno on. Borgoglio ci invia questo intervento che volentieri pubblichiamo come suo contributo personale al dibattito.

(AVANTI!, 22 marzo 1988)

"L'articolo di Rutelli pubblicato sull'"Avanti! "di sabato 19 marzo, ripropone la questione politica che sta di fronte a questa legislatura. Superare il pentapartito, garantendo la governabilità per creare la condizione politica di un'area socialista in grado di essere protagonista e rispondere alla domanda di cambiamento che viene dal Paese.

E' stato un errore politico, nella fase post elettorale, lasciar cadere la proposta scaturita dal Congresso di Rimini dell'area del 20% a cui va aggiunto il fatto nuovo dei verdi come potenziale allargamento di questa area. Non è pensabile poter costruire un disegno politico comune se una parte di quest'area sta al governo e l'altra all'opposizione. Questa diversità di collocazione va superata con l'iniziativa politica ed è opportuno che questa iniziativa venga già assunta nel corso di questa crisi.

PSI-PSDI-PR possono proporre unitamente le loro proposte programmatiche al presidente del Consiglio non con singoli incontri dei diversi partiti, ma con una delegazione unica, che segni visivamente il fatto politico nuovo e tolga pretesti ed eventuali obiezioni, sulle diverse collocazioni parlamentari.

Questa sarebbe un'iniziativa politica che cancellerebbe definitivamente ogni riferimento a ipotesi pentapartitiche e darebbe una forza nuova per fare di questa legislatura che segna nei fatti l'esaurirsi di un rapporto privilegiato che nel corso di questi 30 anni c'è stato tra Democrazia Cristiana e Partito Socialista. Tutto questo pone le premesse di un protagonismo nuovo e recupera il valore della politica fatto di idee e Progetti da confrontare non solamente nell'area di governo. Dalla qualità politica del governo e dalla nostra capacità propositiva devono nascere le condizioni perché questa area sia interlocutore privilegiato per costruire per il domani, sul piano delle riforme istituzionali, sociali ed amministrative un sistema alternativo tra area socialista e sinistra nel suo complesso da un lato e DC e forze moderate dall'altro. Questa occasione per riprendere la proposta del Congresso di Rimini dell'aggregazione come fatto politico e non numerico della sinistra socialista e libertaria, non può cader

e altrimenti, al di là delle affermazioni verbali, si ritorna al pentapartito e si corre il rischio di una ripresa egemonica della Democrazia Cristiana sul sistema politico italiano, mettendo in concorrenza area socialista e PCI.

Spetta a noi l'iniziativa perché questo non avvenga; spetta a noi creare le condizioni politiche perché la domanda di cambiamento emersa nelle elezioni dell'87 trovi una risposta nelle soluzioni di governo.

 
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