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Pannella Marco - 29 settembre 1989
ACP- CEE: PANNELLA ABBANDONA LA SEDUTA PARIGINA DELL'ASSEMBLEA CEE-ACP: "UN ORGANISMO SENZA REGOLE DEL GIOCO SEGNA, CON LA DECISIONE DI 'INVENTARE' PRESIDENTI D'ONORE A VITA ED ELEGGERE BERSANI, IL PROPRIO ATTO FINALE."

SOMMARIO: Protesta di Marco Pannella per la decisione dell'Assemblea paritaria ACP-CEE di introdurre la carica di Presidente d'onore a vita e per aver eletto subito dopo, a tale carica, l'ex parlamentare ed ex-copresidente Giovanni Bersani. Si tratta di "un atto volgare e ignorante". Purtroppo, l'Assemblea ha vissuto da dieci anni "in modo sempre peggiore e sempre meno adeguato". Per questo, in segno di protesta, Pannella dichiara di aver abbandonato la seduta.

(NOTIZIE RADICALI agenzia, 29 settembre 1989)

Versailles, 29 settembre -N.R.- Marco Pannella ha dichiarato:

"L'assemblea Paritaria ACP-CEE, ha oggi deliberato - su proposta dei membri europei - di prevedere la possibilità regolamentare di eleggere dei Presidenti d'onore a vita. Ed ha eletto presidente d'onore a vita l'ex-parlamentare e ex-copresidente Giovanni Bersani, democristiano italiano.

E' questo sicuramente il primo caso di una istituzione pubblica, di una assemblea elettiva (a termine) che nomina un 'presidente d'onore' e - per di più - lo nomina 'a vita'!

L'assemblea paritaria ha così compiuto un atto nullo sul piano giuridico, e antidemocratico e antiparlamentare sul piano politico. Un atto volgare ed arrogante.

L'Assemblea trae la sua esistenza dai vari accordi di Lomé, ogni volta con specifiche norme del trattato. La sua vita è interna ai trattati stessi, a ciascuno di essi.

Da dieci anni essa ha vissuto in modo sempre peggiore e sempre meno adeguato.

E' l'unico caso di Assemblea che durante dieci anni non si è data nemmeno un regolamento finanziario, non ha discusso e approvato bilanci consultivi e preventivi. L'arbitrio paternalistico, al servizio di interessi partitocratici, ne ha rappresentato l'unica regola. E l'atto finale di oggi illustra perfettamente questa storia e questa natura sul piano giuridico, parlamentare, politico, dei contenuti e delle persone.

Per sottolineare questo ho abbandonato la seduta, opponendo all'arbitrio che impone 'Presidenze d'onore a vita' l'onore di un parlamentare e di un cittadino coerente con i propri impegni e quelli della sua parte politica.

Altro che 'Jeu de Paume'! Al più 'Jeu de Paumes', di poveracci e insipienti!

 
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