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Pannella Marco - 17 marzo 1992
LIMA: MARCO PANNELLA

SOMMARIO: M. Pannella afferma che l'assassinio di Salvo Lima ha riscatenato i più sordidi riflessi di partito. Per questo, egli si trova oggi a dover "far fronte ad accuse e scandalo da parte di chi, con la DC e Salvo Lima, ha costituito e costituisce quel sistema di potere da abbattere e superare." Dichiara di voler documentare come, nel 1970, se fosse dipeso da Lima, Palermo avrebbe avuto un sindaco socialista "espressione di una maggioranza formata da comunisti, socialisti, andreottiani..." ecc, anziché Ciancimino, candidato della DC mattarelliana e sostenuto da La Malfa e Gunnella.

(NOTIZIE RADICALI agenzia, 17 marzo 1992)

"L'assassinio di Salvo Lima - ha affermato questa mattina Marco Pannella in una conferenza stampa a Teramo per la presentazione della sua lista - ha riscatenato i più sordidi riflessi di partito. E' quel che ho cercato di impedire. Inutilmente. Totem e tabù, antimafismo e mafia, servono troppo il sistema di potere, la mafiosità partitocratica nazionale e siciliana, oligarchi e demagoghi di turno. Così mi trovo a dover far fronte ad accuse e scandalo, da parte di chi, con la DC e con Salvo Lima, ha costituito e costituisce quel sistema di potere da abbattere e superare. La gente, gli elettori stanno per essere ancora una volta truffati.

Ho combattuto - ha continuato Pannella - ogni volta che ho potuto, e dovunque contro il sistema di potere del quale Salvo Lima era una delle massime espressioni insieme a coloro che oggi - perfino dinanzi al suo assassinio - continuano ad infangarne la memoria, o ad emettere sentenze di morte civile e di carattere morale nei suoi confronti.

Documenterò domani - ha annunciato Pannella - a Milano , a chi vuol dimenticarlo, che - se fosse dipeso da Salvo Lima - Palermo avrebbe avuto, nel 1970, un sindaco socialista, espressione di una maggioranza formata da comunisti, socialisti, andreottiani, o limiani che dir si voglia. Anzichè Ciancimino, candidato della DC mattarelliana, e sostenuto innanzitutto da Ugo La Malfa e Aristide Gunnella.

Anche dinanzi all'assassinio di Lima ho continuato, quindi, la nostra solitaria battaglia, che si sta rivelando la sola adeguata oggi per comprendere e superare la tragedia siciliana e nazionale. Ho rifiutato la criminalizzazione di Lima, la sua demonizzazione. Troppo comode, oltre che spregevoli, da parte di chi ha con lui, e con minori giustificazioni, condotto una politica disastrosa e di criminale responsabilità o irresponsabilità."

(Lista Pannella 6873248)

 
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