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Vigevano Paolo - 15 luglio 1993
SOFIA: RELAZIONE DEL TESORIERE PAOLO VIGEVANO

RIUNIONE DELL'ASSEMBLEA DEI PARLAMENTARI E DEL CONSIGLIO GENERALE

Sofia, 15/18 luglio 1993

SOMMARIO: Giudizio sul partito, dopo il successo della campagna di iscrizioni dei 37.000. Ci troviamo oggi di fronte, afferma il tesoriere, "ad un duplice compito, quello di assicurare l'attuazione del progetto transnazionale e quello di rendere permanente l'eccezionale risultato conseguito grazie alla campagna italiana". Segue l'analisi delle prospettive, in particolare quelle finanziarie, divisa in paragrafi: La struttura del partito; il Consiglio Generale e l'Assemblea dei Parlamentari; la segreteria, il tesoriere; la segreteria, la giunta e i collaboratori; il tesoriere, la giunta di tesoreria e i collaboratori; le spese di funzionamento e i servizi; oneri finanziari, il mutuo, i leasing; le sedi negli altri paesi, la rete informativa, la comunicazione; le sedi nei diversi paesi, la comunicazione scritta; la comunicazione a stampa; il giornale "Il Partito nuovo" e le altre iniziative a stampa; l'attività politica già svolta nel 1993; Agorà; la spesa complessiva, il programma; i proventi 1993; le disponib

ilità residue; i progetti, le fondazioni, le istituzioni internazionali.

Nella conclusione, il tesoriere indica in 9,2 miliardi "il fabbisogno complessivo" per il 1994, un fabbisogno che solo "parzialmente" potrà essere coperto dalle iscrizioni in Italia; se si dovesse proseguire nella prassi di trarre da un "unico centro" il flusso delle risorse economiche vorrebbe dire, "già nel brevissimo termine", riproporre le "drammatiche condizioni di sopravvivenza" attraversate negli ultimi anni. Occorre dunque drasticamente contenere "l'onere del partito" nei diversi paesi: di quì, la necessità di arrivare "progressivamente" all'autofinanziamento delle iniziative e di "avviare un'attività organizzata" per ottenere finanziamenti da "organismi internazionali e nazionali", anche "attraverso la costituzione di un'agenzia a questo scopo concepita". L'invito all'autofinanziamento delle attività viene rivolto, in particolare, ai parlamentari non italiani.

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Care amiche, cari amici, compagne e compagni,

in occasione del congresso, ai primi di febbraio, lo stato economico e finanziario del partito non consentiva alternative: o si trovava immediatamente una somma equivalente a 30 mila iscrizioni, a quote dei paesi occidentali, oppure si sarebbe dovuto procedere alla liquidazione delle attività del partito, senza nemmeno procedere all'insediamento nelle rispettive cariche degli organi eletti da quel congresso.

L'indebitamento allora raggiunto di 5 miliardi di lire (3.312.000 Usd), di cui 2,5 (1.656.000 Usd) di disavanzo tra debiti e crediti delle partite correnti ed altri 2,5 (1.656.000 Usd) di indebitamento a lungo termine per il mutuo contratto con gli istituti di credito, non consentiva la prosecuzione delle attività, ed in breve tempo avrebbe determinato una situazione di bancarotta. Il complesso delle passività avrebbe infatti superato il valore della sede del partito (superiore ai 5 miliardi, 3.312.000 Usd), che era il limite entro il quale fino ad allora era stato contenuto.

Non so quanti fra noi, pur consapevoli che occorreva comunque tentare, erano anche intimamente convinti, alla fine di quel congresso, che quell'obiettivo teoricamente possibile si sarebbe concretamente realizzato.

Come sapete, quell'obiettivo, grazie alla campagna realizzata in Italia, in poco più (due giorni) delle tre settimane previste, è stato raggiunto ed ampiamente superato: 37.000 iscritti in Italia, oltre 13 miliardi di lire (8.611.000 Usd) tra iscrizioni e contributi la somma complessivamente raccolta.

Si tratta di un numero di iscritti che raffrontato a quello di altri partiti può apparire poco significativo, ma, tenuto conto del momento di crisi dei partiti in Italia, e soprattutto se si confronta questo numero con i 2.500 - 3.000, che erano in media gli iscritti italiani degli ultimi anni, può far comprendere la portata del "miracolo italiano" che il Partito radicale ha saputo compiere.

Ancora una volta si è inoltre dimostrato che la quota di iscrizione determinata sulla base dell'1% del Prodotto Interno Lordo pro capite, da molti ritenuta eccessiva e che in Italia corrisponde a 270.000 lire (pari a 179 Usd), non ha costituito un limite al numero di iscrizioni, e anzi l'aver consigliato quote superiori alla minima (365.000, pari a 242 Usd), equivalenti a 1.000 lire (3/4 di dollaro) al giorno e quote ancora superiori) ha determinato un versamento medio da parte degli iscritti di oltre 334.000 lire (221 dollari) a testa.

E' stata la dimostrazione di come il finanziamento privato, reso di pubblico dominio attraverso la pubblicità di tutti i versamenti, e delle modalità di raccolta, possa essere l'alternativa a quel finanziamento di Stato che fino ad oggi di pubblico aveva solo la provenienza, ed era solo una minima parte di quel denaro, sia `pubblico' che `privato', di cui i partiti illegalmente potevano disporre.

Per quanto ci riguarda con i 37 mila iscritti italiani è stata raggiunto e superato l'obiettivo, che avevamo cifrato sia in termini di iscrizioni (30 mila), che di risorse economiche corrispondenti (10 miliardi, pari a 6.624.000 Usd), che da anni (dal 1991) avevamo indicato come condizione minima tecnica necessaria per l'esistenza del partito e per la realizzazione del progetto transnazionale.

Ci troviamo pertanto oggi di fronte ad un duplice compito, quello di assicurare l'attuazione del progetto transnazionale e quello di rendere permanente l'eccezionale risultato conseguito grazie a questa campagna italiana, sia in termini di iscrizioni che di risorse economiche corrispondenti.

Se il successo conseguito in Italia ci ha consentito di superare la soglia tecnica necessaria all'esistenza del partito, è quello stesso successo che ci impone di affrontare gli altri compiti che nonostante gli sforzi di questi anni non siamo riusciti ancora a portare a compimento.

Al mutato ordine di grandezza del numero di iscritti, alle disponibilità economiche straordinarie (13 miliardi -8.611.000 Usd- corrispondono ad oltre il 70% di quanto complessivamente speso per la costituzione e l'esistenza del partito transnazionale negli ultimi 4 anni) ancora non ha potuto corrispondere quella adeguata conoscenza, e quindi quella consapevolezza, necessaria a consentire piene assunzioni di responsabilità nei confronti del partito da parte proprio dei destinatari, e quindi di coloro che dovrebbero essere gli utilizzatori di questo strumento che è il Partito radicale. Mi riferisco a quei rappresentanti delle classi dirigenti di tutto il mondo, ai parlamentari che sono oggi iscritti al Partito radicale, ma che ancora troppo poco hanno avuto modo o tempo per conoscere, per comprendere, per fare proprio questo partito, per poter essere in condizione di assumere in prima persona parti del suo progetto e creare così i presupposti per divenirne la futura classe dirigente.

Questo Consiglio Generale è chiamato qui, in questi giorni, a deliberare sul bilancio preventivo. Considerare il dato economico come elemento necessario alla assunzione delle delibere politiche, ora anche sul piano formale, è la traduzione di una prassi consueta delle nostre riunioni, sia del congresso che del consiglio federale, introdotta formalmente dal nuovo statuto, ma che ha caratterizzato comunque, da sempre, i momenti deliberativi del partito.

Proprio dalla lettura e dall'esame del bilancio preventivo, e dal dibattito che ne seguirà , potrà emergere la dimensione e la qualità dei problemi che dobbiamo affrontare.

Il bilancio preventivo che viene qui presentato considera il biennio 1993-1994, l'arco di tempo che intercorre in base al nuovo statuto tra un congresso e l'altro. Per competenza fanno parte di questo bilancio le spese relative al XXXVII Congresso, mentre quelle relative al XXXVI congresso, sono state inserite nel bilancio 1992, approvato dall'ultimo congresso.

La struttura del partito.

Il congresso

Con l'adozione della proposta di Statuto presentata all'ultimo congresso, è stata introdotta una articolazione dei momenti decisionali del partito che attenua, in parte, il convergere di quell'insieme di istanze, sia di dibattito che deliberative, che in base al precedente statuto potevano trovare solo nel congresso l'occasione per essere espletate.

A questo scopo l'istituzione sia del Consiglio Generale che dell'Assemblea dei parlamentari, nonché a partire dalla prossima scadenza congressuale anche dei Congressi di area, potrà consentire agli iscritti di partecipare ai momenti maggiormente significativi della vita del partito anche non intervenendo direttamente al congresso federale.

Si può quindi prevedere che questa opportunità determinerà il contenimento del numero di partecipanti al congresso, e la spesa potrà essere contenuta entro i limiti di quella sostenuta nel passato.

La seconda sessione del XXXVI congresso, ha comportato un costo complessivo di circa 1.300 milioni di lire (861.000 Usd), determinato per oltre la metà (53% pari a 680 milioni di lire, 451.000 Usd) dalle spese di viaggio e di soggiorno dei 430 iscritti provenienti da 38 paesi diversi dall'Italia, per il 19% (250 milioni di lire, 166.000 Usd) dai costi di interpretariato, di traduzione (8 lingue) e di attrezzature tecniche necessarie alla loro effettuazione, per una identica percentuale dal costo dei servizi congressuali, di noleggio e di allestimento della sala, mentre circa 120 milioni di lire (79.000 Usd, pari al 9%) sono stati spesi per tutte le attività di informazione connesse al congresso, sia quelle a stampa, che quelle televisive, che per la realizzazione e la diffusione dei documenti congressuali.

Considerando comunque un contenuto incremento del numero di partecipanti provenienti da paesi diversi da quello dove il congresso il congresso si svolge, fino ad un massimo di 700 persone, e tenuto conto che il congresso si dovrà tenere solo nel '94,

la spesa da prevedere sarà

di 1.500 milioni di lire (1.000.000 Usd) nel 1994

Il Consiglio Generale e l'Assemblea dei Parlamentari.

Oltre alla riunione congiunta di questi due nuovi organismi che si tiene in questi giorni qui a Sofia e che comporta un onere finanziario di circa 600 milioni di lire, 400.000 Usd, (all'80% determinato dalle spese di viaggio e di soggiorno delle 400 persone che sono venute qui da paesi diversi dalla Bulgaria), in base allo Statuto occorre prevedere per il 1994 almeno un'altra riunione del Consiglio Generale, con una spesa di 250 milioni di lire (166.000 Usd).

Per quanto riguarda l'Assemblea plenaria dei parlamentari lo statuto fissa solo la riunione da tenersi "a margine" del congresso per la elezione dei 40 membri del Consiglio Generale. Se tale riunione si potesse svolgere immediatamente dopo, ma nella stessa occasione, "in coda" al congresso, la spesa di organizzazione dell'assemblea sarebbe molto inferiore ai 500-600 milioni (330.000-400.000 Usd) necessari a garantirne lo svolgimento in un momento diverso. Con questa opzione la spesa potrebbe essere contenibile entro i 150 milioni di lire (100.000 Usd) per una riunione della durata di due giorni che preveda la partecipazione di 400 parlamentari.

Per assicurare l'elaborazione e il coordinamento dell'iniziativa legislativa dei parlamentari, obiettivo per il quale l'assemblea è stata costituita, occorre prevedere nel corso del '93 e del '94 una serie di riunioni di comitati di lavoro ristretti su tematiche specifiche di iniziativa parlamentare. A questo scopo si rende necessaria l'organizzazione di un Segretariato Generale dell'Assemblea, possibilmente con sede a Bruxelles, che possa avvalersi delle strutture, del personale e dei servizi messi a disposizione a costi estremamente contenuti o gratuitamente dal Parlamento Europeo. L'onere comunque da prevedere per l'attività del segretariato non dovrà superare quello di 25 milioni di lire (17.000 Usd) per il 1993 e di 50 (33.000 Usd) per il 1994, mentre per le riunioni dei comitati di lavoro ristretti occorre prevedere un onere di almeno 100 milioni di lire (66.000 Usd) nel 1993 e di almeno il doppio nel 1994.

Altre riunioni generali del Consiglio e dell'Assemblea, oltre a quelle indicate, non vanno previste se non per casi di particolare urgenza e necessità da ipotizzare quindi solo in via straordinaria.

La spesa da prevedere sarà

di 725 milioni di lire (480.000 Usd) nel 1993

e di 650 milioni di lire (431.000 Usd) nel 1994

per una spesa complessiva di 1.375 milioni di lire (911.000 Usd) nel biennio.

La segretaria del partito, il tesoriere.

Ferma restando la piena responsabilità politica del Segretario e del Tesoriere su tutti i settori di attività del partito, si è andata definendo, sul piano organizzativo e gestionale, una precisazione e una suddivisione dei rispettivi settori di competenza.

Al segretario, coadiuvato dalla giunta, competono l'organizzazione dei rapporti con i mezzi di comunicazione, il coordinamento dell'iniziativa politica nei diversi paesi, l'iniziativa legislativa a supporto del progetto politico, le iniziative di comunicazione e stampa del partito.

Al tesoriere, coadiuvato dalla giunta, oltre alla gestione economica e quindi l'amministrazione e la contabilità, competono la responsabilità del tesseramento e del centro di elaborazione dati, e quindi del sistema informativo, nonché l'archivio ed i servizi logistici del partito.

La segretaria del partito, la giunta di segreteria ed i collaboratori dei settori operativi di competenza.

La segretaria del partito oltre che della giunta, per la cui costituzione non sono previsti incarichi al di fuori del personale già impegnato nel partito, e che pertanto non determina oneri economici aggiuntivi, si avvale attualmente della collaborazione diretta di un assistente (onere annuo 44,5 milioni di lire, 29.000 Usd).

I coordinatori delle iniziative nei diversi paesi sono attualmente nove, risiedono prevalentemente al di fuori d'Italia e operano nell'area Balcanica (4), in Ungheria (1), nella Repubblica Ceca (1), nei paesi Baltici (1), nelle repubbliche dell'ex Unione Sovietica (2) e in Africa (1). Il costo annuo relativo alla collaborazione di queste nove persone è di 327,8 milioni di lire (217.000 Usd).

La comunicazione a stampa impegna attualmente 4 persone, una delle quali con funzione di coordinatore, due con funzioni di redattori e una segretaria di redazione. A questo gruppo, che dovrà essere probabilmente integrato da una quinta persona con incarichi redazionali, è affidato il compito di curare la redazione del giornale "il partito Nuovo" e, in prospettiva, la realizzazione della agenzia parlamentare. Attualmente la spesa annua è pari a 105.200.000 (70.000 Usd).

E' stato, inoltre, di recente impiantato un ufficio stampa del partito che oltre a curare i rapporti con i mezzi di informazione sia italiani che di altri paesi, assicura la traduzione, l'archiviazione, e la risposta alla corrispondenza relativa alle pubblicazioni scritte realizzate dal partito. Questo servizio, che viene attualmente garantito da quattro persone, una delle quali con funzione di coordinatrice, determina una spesa annua di circa 90 milioni di lire (60.000 Usd)

Nelle iniziative politiche per l'abolizione della pena di morte entro il duemila, e in quella per la lingua internazionale, negli ultimi due anni sono state impegnate dal partito direttamente due persone, la cui collaborazione, nelle forme che dovranno essere ulteriormente precisate, determina un costo annuo di 87 milioni di lire (58.000 Usd).

Lo straordinario risultato conseguito con la campagna di iscrizioni in Italia richiede un rafforzamento di questo settore di iniziativa, che, per conto del partito, è curato oggi da una sola persona. A fronte del risultato ottenuto, l'insieme di problemi sia politici che organizzativi connessi al rapporto con gli iscritti italiani non può più essere affrontato da una struttura tanto esile e pertanto la spesa annua da prevedere per questo settore è quasi doppia rispetto agli attuali 49,4 milioni di lire (33.000 Usd), pari cioè a 84 milioni (56.000 Usd).

A supporto dell'iniziativa legislativa dei parlamentari connessa ai progetti politici del partito, oltre ai servizi messi a disposizione dal parlamento italiano, sono state acquisite collaborazioni ad alto livello scientifico, per le quali è previsto un onere di 25,5 milioni (17.000 Usd) nel 1993 e di 51 (34.000 Usd) nel 1994.

Il servizio di segreteria tecnica comune a tutta l'area di diretta competenza della segretaria del partito è curato attualmente da due persone i cui compensi determinano un esborso annuo da parte del partito di 49,4 milioni di lire (33.000 Usd).

La spesa da prevedere sarà

di 742,3 milioni di lire (492.000 Usd) nel 1993

e di 796,3 milioni di lire (557.000 Usd) nel 1994

per un ammontare complessivo di 1.540 milioni di lire nel biennio.

Il tesoriere, la giunta di tesoreria ed i collaboratori dei settori operativi di competenza.

Anche per la giunta di tesoreria non si prevedono incarichi al di fuori delle persone allo stato già direttamente impegnate nell'attività del partito.

I rapporti con i fornitori e le banche, la contabilità relativa all'attività svolta sia presso la sede centrale che presso e attraverso le sedi periferiche del partito, viene tenuta da tre persone, una delle quali con funzione di responsabile del settore. L'accresciuto onere determinato sia dall'incremento degli iscritti italiani che dallo sviluppo delle sedi periferiche rende necessario l'impiego in questo settore di una quarta persona con mansioni di contabile e di una con mansioni di segretaria a tempo parziale. L'onere complessivo risultante per il partito è di 152 milioni (101.000 Usd) per il 1993 e di 173 nel 1994 (115.000 Usd).

Nell'ambito della giunta di tesoreria occorrerà inoltre formalizzare l'incarico di responsabile dei servizi logistici e della gestione del personale, mansione per la quale va previsto un costo di 37 milioni (25.000 Usd) l'anno (33,1 milioni, 22.000 Usd, per il 93).

Al centro elaborazione dati del tesseramento competono oggi la gestione anagrafica ed amministrativa dei nominativi di tutti gli iscritti e contribuenti del partito (46.000 per il solo '93, oltre 90.000 quelli presenti), la gestione di tutti gli altri indirizzari selezionati di cui dispone il partito (390.000 indirizzi), nonché l'organizzazione e la gestione di tutto il sistema informativo del partito. Operano in questo settore dieci persone, una delle quali con funzione di coordinatore, cinque operatori a tempo pieno e quattro part-time, con un onere complessivo previsto in 177,6 milioni (118.000 Usd) per il 1993 e di 186,6 (124.000 Usd) per il 1994.

A partire dal mese di settembre con lo spostamento della sede di Agorà al di fuori della sede del partito a Roma sarà possibile riprendere l'organizzazione dell'archivio, attività per la quale è previsto un onere di collaborazioni per 11,7 milioni (8.000 Usd) nel 1993 e di 30 (20.000 Usd) nel 1994.

La spesa complessiva da prevedere sarà

di 374,4 milioni di lire (249.000 Usd) nel 1993

e di 426,6 milioni di lire (284.000 Usd) nel 1994

per un ammontare complessivo di 801,3 milioni di lire (533.000 Usd) nel biennio.

Le spese di funzionamento, i servizi.

Per continuare ad assicurare il complesso delle attività e dei servizi che devono essere realizzati in sede centrale, a Roma, nella situazione di crescita del partito sia in Italia che negli altri paesi, la attuale sede è già al limite della capienza. Si è reso pertanto necessario spostare gli uffici di Agora in un altro immobile in affitto.

L'onere economico complessivo per i servizi comuni a tutti i settori di attività (1.149,7 milioni di lire, 762.000 Usd per il '93 e 1.097,7 milioni, 727.000 Usd, per il '94) è composto per circa il 17% dalle spese per il personale addetto al centralino (sei persone di cui due a metà tempo) e per gli addetti ai servizi logistici, al magazzino e alle spedizioni (3 persone), per l'11% dalle spese per le consulenze di carattere amministrativo, legale, notarili, e quelle grafiche.

I consumi telefonici, di energia elettrica ed i servizi di assistenza alle macchine determinano una spesa complessiva di circa 375 milioni di lire, 248.000 Usd, l'anno (220, 146.000 Usd, solo di telefono, fax e telex) pari al 35% della spesa complessiva per i servizi.

Le spese di affitto di due magazzini, le pulizie delle sedi, le spese di condominio determinano un costo annuo di circa 90 milioni di lire, 60.000 Usd (8%).

Una quota significativa del costo complessivo determinato dalle spese per i servizi è determinato dagli oneri relativi alle collaborazioni nel loro complesso, per conseguenza degli inasprimenti fiscali registrati in Italia che, pur essendo prevalentemente a carico del collaboratore, inevitabilmente determinano un riflesso anche sulle retribuzioni (con un aggravio aggiuntivo stimato in 150 milioni di lire, 100.000 Usd).

Gli oneri relativi alla costituzione dei fondi di licenziamento del personale dipendente ( ) incidono nel complesso per circa 30 milioni, 20.000 Usd, quelli assicurativi per il personale e per la sede, gli impianti e le attrezzature per 43 milioni di lire, 28.000 Usd, infine le imposte della Torre Argentina S.p.A., nel 1993 sono state particolarmente elevate e hanno determinato un esborso di 97,6 milioni di lire, 65.000 Usd, che dovrebbero azzerarsi nel 1994.

La spesa complessiva da prevedere sarà pertanto

di 1.149,7 milioni di lire (762.000 Usd) nel 1993

e di 1.097,9 milioni di lire (727.000 Usd) nel 1994

per un ammontare complessivo di 2.247,6 milioni di lire (1.489.000 Usd) nel biennio.

Oneri finanziari, il mutuo, i leasing.

Come già ricordato in altra parte della relazione nel corso del 1992 si è resa necessaria la stipula di un mutuo di 2.500 milioni di lire (1.656.000 Usd) sull'immobile dove ha sede il partito, per assicurare le somme necessarie allo svolgimento del congresso.

Il rateo annuale di rimborso è di 500 milioni di lire (331.000 Usd) per una durata di 10 anni (con un aggravio per il primo anno, di 150 milioni (100.000 Usd) di preammortamento), con un incremento quindi di 300 milioni (200.000 Usd) rispetto all'onere precedentemente in atto. Si è dovuto procedere all'accensione del mutuo perché non era possibile ottenere per altra via (affidamento bancario) quelle somme perché non eravamo in grado di offrire , oltre a quelle costituite dalla sede, garanzie tali da consentire l'erogazione di prestiti sotto forme diverse e meno onerose. Il rimborso anticipato del mutuo è possibile solo dopo 18 mesi dalla stipula del relativo contratto, quando oltre ad una rata e mezza di rimborso si saranno già dovuti pagare anche i 150 milioni (100.000 Usd) di preammortamento. Pertanto, tenuto conto che nel primo anno vengono pagate prevalentemente quote di interessi, il rimborso anticipato risulterà non conveniente.

Tra il 1993 e il 1994 andranno progressivamente esaurendosi i leasing accesi negli scorsi anni per l'acquisto delle attrezzature e delle macchine di cui è dotata la sede del partito (92 milioni, 61.000 Usd, nel 1993 e 43 milioni, 28.000 Usd nel 1994).

Tenuto conto anche di circa 25 milioni (17.000 Usd) di oneri bancari

la spesa complessiva prevista sarà

di 765 milioni di lire (507.000 Usd) nel 1993

e di 567,6 milioni di lire (376.000) nel 1994

per un ammontare complessivo di 1.332,6 milioni di lire (883.000 Usd) nel biennio.

Le sedi negli altri paesi, la rete informativa la comunicazione.

L'organizzazione del partito transnazionale in questi anni si è sviluppata per tentativi, per sperimentazioni che si andavano via via precisando e rettificando col procedere della realizzazione del progetto politico. Questo è avvenuto per l'iniziativa politica, per gli strumenti di organizzazione della vita politica del partito (lo statuto), per i mezzi di comunicazione e di supporto logistico all'iniziativa politica. E' un percorso che tuttavia non ha ancora portato a dati conclusivi, e lascia ancora aperti quesiti di notevole peso, cui occorre dare delle risposte, senza le quali l'iniziativa del partito perderebbe di efficacia e, soprattutto, richiederebbe risorse non compatibili con quelle di cui dispone.

Quella del partito radicale come "prima internazionale ad iscrizione diretta, aperta a tutti i cittadini (del mondo)" era una affermazione progettuale di carattere generale e quindi, in quanto tale, non realizzabile se non la si articolava, come si è fatto, identificando le priorità, i metodi e gli strumenti per conseguirle. Il XXXV Congresso, a Budapest nel 1989, con l'appello rivolto alle "classi dirigenti (di tutti i paesi) o (ai) i loro esponenti più liberi e responsabili" identificò gli interlocutori dell'iniziativa politica del partito. La campagna di iscrizione rivolta prevalentemente ai parlamentari, con l'obiettivo di giungere ad iniziative legislative comuni e contemporanee in più parlamenti, ne ha costituito e ne costituisce oggi la concreta articolazione.

Gli strumenti impiegati a sostegno dell'iniziativa politica per il raggiungimento di questi obiettivi, sono stati diversi nel tempo, sia per quanto riguarda i mezzi di comunicazione -la Lettera Radicale prima, il giornale "Il partito nuovo" e le lettere in un secondo momento-, sia per quanto concerne gli strumenti organizzativi a disposizione delle persone che, inviate nei diversi paesi, hanno avuto l'incarico di insediare i primi embrioni del partito transnazionale. In una prima fase (1989 e '90), ad esempio, sono state impiantate delle vere e proprie sedi del partito (Budapest, Praga, Mosca e Zagabria) con funzioni di coordinamento di un'iniziativa politica di aggregazione non ancora indirizzata prevalentemente verso i parlamentari, ma a più ampio raggio di azione, e, quindi, non ancora mirata e conseguentemente selettiva.

In questa prima fase l'assetto organizzativo era il risultato della selezione che veniva operata all'interno di quella diversa umanità che spontaneamente affluiva nelle sedi radicali richiamata dai messaggi che il partito riusciva a diffondere e che allora erano di carattere generale piuttosto che mirati su specifici obiettivi ed iniziative

La successiva (dal 1991) identificazione dei parlamentari come interlocutori prioritari dell'iniziativa del partito, e l'agire politico che ne è seguito, ha determinato un cambiamento del ruolo e della funzione richieste alle sedi del partito, delle funzioni del personale che vi operava, dei criteri stessi di selezione del personale.

La realizzazione del giornale "Il partito nuovo", e la conseguente concentrazione nella sede di Roma dell'attività sia redazionale che organizzativa relativa alla comunicazione scritta prima parzialmente decentrata sia su Budapest che su Mosca, ha contribuito infine a modificare e a ridurre l'esigenza di alcune funzioni precedentemente svolte in quelle sedi.

Oggi le sedi che vengono aperte sono in genere, in un primo momento, semplici punti di appoggio, a volte persino presso l'ufficio o l'abitazione di iscritti e servono soprattutto ad una attività di segreteria di collegamento tra i parlamentari iscritti e tra il partito e i parlamentari e solo successivamente si trasformano in sedi più attrezzate e funzionali comunque maggiormente finalizzate nelle funzioni di quanto avveniva in passato

Alle mutate esigenze connesse alla precisazione degli obiettivi e dei soggetti dell'iniziativa politica non ha tuttavia corrisposto un'analoga trasformazione dell'organizzazione delle sedi preesistenti.

Le sedi del partito nei diversi paesi, la comunicazione scritta.

Attualmente sono ventuno le sedi le cui spese di funzionamento e di attività gravano sul bilancio del partito (ad eccezione di Praga, di San Pietroburgo, di Stepanakert dove rispettivamente la sede, la sede e il telefono, la sede, il telefono e ed anche una collaborazione vengono messi a disposizione gratuitamente). Si tratta di sedi di diversa consistenza, struttura organizzativa e funzione. In base alle funzioni e alla consistenza della struttura possono essere distinte in centri di coordinamento, sedi, punti di riferimento.

Nei centri di coordinamento, presso cui, in genere, opera stabilmente uno dei coordinatori inviati dalla sede centrale, e da quattro a sei collaboratori a tempo pieno, vengono assicurati servizi (traduzioni, gestione indirizzari, contabilizzazione delle iscrizioni, gestione della corrispondenza, funzioni amministrative) anche alle altre sedi della stessa area. I centri che hanno queste caratteristiche attualmente sono tre: Budapest per l'area danubiana e balcanica, eccetto Slovenia, Croazia e Bosnia, che vengono curate dal centro di Zagabria, e Mosca per le repubbliche dell'ex Unione Sovietica. La spesa annua per il funzionamento di un centro di coordinamento varia dai 220 milioni di lire (146.000 Usd) annui di Mosca, ai 190 (126.000 Usd) di Budapest, ai 120 (79.000 Usd) di Zagabria.

Le sedi vere e proprie sono 5 (Bucarest, Sofia, Vilnius, Kiev, Praga), vi operano due o tre collaboratori fissi, e non sempre vi risiede in permanenza un coordinatore inviato dal partito. Assicurano autonomamente la gran parte dei servizi necessari al proprio funzionamento, senza dipendere per questo aspetto dalla sede di coordinamento più prossima. La spesa annua di funzionamento di queste sedi varia tra i 50 milioni di lire, (33.000 Usd, Bucarest, Sofia e Vilnius), i 65 (43.000 Usd) di Kiev e i 75 (50.000 Usd) di Praga.

I punti di riferimento attrezzati, sono piccoli uffici, a volte con funzione anche di foresteria, in cui generalmente opera con continuità almeno un collaboratore, dispongono dell'attrezzatura minima essenziale. I punti di riferimento attualmente in funzione sono 13: Skopje, Tirana, Pristina, Varsavia, Tallin, Riga, San Pietroburgo, Baku, Tblisi, Erevan, Minsk, Stepanakert, Ouagadougou. Il costo di queste strutture è molto variabile a seconda dei paesi e delle diverse situazioni logistiche di cui si dispone, e va dai 40-45 milioni di lire (26.000-30.000 Usd) per gli uffici di Varsavia e di Skopje, ai 25-30 milioni (17.000-20.000 Usd) di Tirana e Pristina, ai 15-20 (10.000-13.000 Usd) di Riga, Tallin e Ouagadougou, ad una cifra variabile tra i 2 e gli 8 milioni di lire (1.300-5.200 Usd) all'anno per i punti di riferimento dell'ex Unione Sovietica.

E' stata infine recentemente annunciata l'apertura di due nuovi punti di riferimento ad Alma Ata, e Tashkent.

Una presenza di carattere sistematico è stata inoltre programmata in zone dove attualmente non esistono sedi, ma che, o per la presenza di iscritti particolarmente attivi (Voyvodina), o perché aree in cui si ritiene necessario sperimentare le possibilità di successo dell'iniziativa radicale (Austria, Germania, Repubblica di Slovacchia) vengono considerate zone di intervento politico. Per attività in queste aree è previsto un costo di circa 100 milioni di lire (66.000 Usd) nel 1993.

Pertanto i servizi necessari ad assicurare la diretta presenza organizzata del partito al di fuori dell'Italia determina una spesa che sarà da prevedere in

1.080 milioni di lire (715.000 Usd) per il 1993.

Si tratta di una somma contenuta, sia in relazione alla spesa complessiva del partito che in relazione ai servizi di cui si può disporre, . Con questa somma infatti si dispone di 25 locali adibiti ad uso di uffici, di 32 linee telefoniche, della collaborazione di 48 persone, nonché di traduttori in ognuna delle sedi e dei centri di coordinamento

E' la dinamica di questa spesa però che desta preoccupazione. In una fase di crescita e di sviluppo dell'attività del partito come quella attualmente in atto è infatti inevitabile il proliferare di ulteriori sedi in zone di nuovo interesse per l'iniziativa del partito, nonché la crescita delle competenze e delle funzioni di ciascuna di quelle già esistenti. Vale la pena ricordare che i punti di riferimento del 1991 (Bucarest, Sofia, Kiev, Vilnius) si sono, l'anno successivo, trasformati in sedi; nelle zone in cui c'era presenza di iscritti attivi, o uno specifico interesse politico da parte del partito (Skopje, Tirana, Tallin, Riga le altre repubbliche dell'ex Unione Sovietica), sono stati insediati punti di riferimento; la sede di Zagabria ha assunto le dimensioni e la funzione di centro di coordinamento.

In prospettiva, la creazione di nuovi recapiti del partito radicale e l'ulteriore crescita di dimensioni e di funzioni di quelli esistenti, appare come la logica prosecuzione del processo avviato in questi anni. Contenerne il numero e le funzioni significherebbe bloccare un processo che andrebbe invece corretto e riconvertito per assicurare una funzione essenziale nell'organizzazione del partito transnazionale.

Sulla base di queste previsioni, se, da subito, non si introducono dei correttivi, la spesa per il 1994 non potrà essere inferiore ai 1.700-1.800 milioni di lire (1.126.000-1.192.000 Usd), e quindi certamente incompatibile con le risorse economiche complessivamente a disposizione del partito.

Occorre quindi fissare da subito un obiettivo, quello di contenere entro limiti tollerabili (4-500 milioni l'anno, 265-331.000 Usd) il costo della presenza diretta del partito nei diversi paesi interamente a carico diretto del centro.

Si tratta di individuare un limite temporale (febbraio '94) entro cui porre termine alla spesa sino ad oggi direttamente sostenuta dal partito. Si tratta di una scadenza entro la quale nei diversi paesi occorrerà reperire le risorse economiche necessarie ad assicurare la prosecuzione di attività delle sedi esistenti, oppure individuare nuove forme di organizzazione utilizzando i mezzi, le persone l'esperienza soprattutto dei parlamentari iscritti al partito che già in passato per i propri partiti di appartenenza hanno dovuto affrontare e risolvere problemi organizzativi e logistici analoghi. Si tratta di una scadenza per quanti, iscritti, parlamentari e non, intendono assicurare i mezzi necessari all'esistenza del partito e al successo del suo progetto. E' il limite entro il quale occorre mettere in atto tutte le iniziative necessarie ad ottenere dalle istituzioni, dai parlamenti, dai partiti, dai gruppi parlamentari, da coloro che dispongono di risorse economiche adeguate, i mezzi strumentali ed economici,

nonché le risorse umane necessarie a garantire gli strumenti tecnici ed i servizi necessari all'attuazione del progetto del partito radicale

La spesa complessiva prevista sarà pertanto

di 500 milioni di lire (331.000 Usd) nel 1994

per un ammontare complessivo di 1.580 milioni di lire (1.046.000) nel biennio.

La comunicazione a stampa.

Il notiziario parlamentare

Un aiuto importante per realizzare la conversione organizzativa e politica della presenza radicale nei diversi paesi potrà essere dato dall'attuazione del progetto di notiziario parlamentare attualmente allo studio.

L'esigenza di uno strumento di comunicazione a periodicità breve (settimanale), destinato ai parlamentari, attraverso cui i membri dei diversi parlamenti possano comunicare con il partito e tra di loro, era già uno degli obiettivi del giornale "Il partito nuovo", che, per le caratteristiche stesse di questo giornale, non è stato possibile realizzare se non in minima parte e solo occasionalmente. L'esperienza acquisita con il giornale ha consentito di precisare meglio il tipo di comunicazione necessaria a sostegno diretto dell'iniziativa politica e legislativa dei membri dei diversi parlamenti. Fornire un servizio di informazioni utili, quali, ad esempio, i testi di tutte le risoluzioni del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, di tutte quelle del parlamento Europeo riguardanti determinate aree di problemi (paesi dell'Est, ambiente, diritti umani ecc.), potrebbe essere il veicolo attraverso cui informare un gran numero di parlamentari anche del progetto radicale, divenendone in tal modo lo strumento di

comunicazione e quindi di organizzazione essenziale.

L'agenzia parlamentare verrebbe scritta e tradotta nelle diverse lingue a Roma, impaginata e trasmessa per via telematica ai terminali periferici dove, attraverso un normale computer e un modello avanzato di stampante laser -in grado di stampare e "fascicolare" l'agenzia nel numero di copie necessario, `personalizzando' ciascuna copia con la stampa del nome e del cognome di ogni destinatario-, dovrebbe essere effettuata la stampa e la distribuzione. E' evidente che per rendere più semplice ed economica ciascuna operazione (in particolare la distribuzione) è indispensabile che i terminali periferici siano ubicati direttamente in uffici situati all'interno di ciascun parlamento, dove è sufficiente un incaricato per attivare la stampante ed effettuare la distribuzione delle copie tra tutti i parlamentari.

Il successo di questa iniziativa deve basarsi su un'organizzazione del progetto curata anche nei minimi dettagli, ma soprattutto sul massimo sostegno da parte dei parlamentari iscritti per ottenere all'interno di ciascun parlamento la possibilità di usufruire degli spazi necessari ad installare le attrezzature, e per ottenere la disponibilità di almeno una persona in grado di curare sia la stampa e la distribuzione, che la raccolta degli interventi dei singoli parlamentari da trasmettere alla redazione centrale dell'agenzia.

Da parte del partito non è pensabile infatti provvedere direttamente ad organizzare e a sostenere le spese di tutti i punti di duplicazione periferici. Il partito potrà farsi carico solo dell'investimento iniziale previsto per il 1993 in 120 milioni di lire (79.000 Usd) per l'installazione di dieci terminali a titolo sperimentale, presso le sedi parlamentari disponibili da subito ad aderire all'iniziativa, soprattutto nei centri dove attualmente sono in funzione sedi del partito. Nel 1994, a condizione che si possa contare sull'effettiva disponibilità dei parlamentari iscritti ad adoperarsi per ottenere all'interno dei rispettivi parlamenti quei mezzi minimi ma indispensabili alla realizzazione dell'agenzia, con un ulteriore spesa di investimento in attrezzature di 240 milioni di lire (159.000 Usd) si potrà estendere l'iniziativa ad altri 20 parlamenti.

La spesa prevista per la produzione di questo notiziario di informazione è determinata, per il 1992, da spese per traduzioni per 95 milioni di lire (63.000 Usd) e da spese di produzione (prevalentemente il costo della carta) per circa 20 milioni (13.000 Usd), mentre nel 1994 -estendendo l'iniziativa ad un totale di 30 parlamenti- dovrà più che triplicare (400 milioni di lire, 265.000 Usd).

La spesa prevista pertanto sarà

di 234,8 milioni di lire (155.000 Usd) nel 1993

e di 639,2 milioni di lire (424.000 Usd) nel 1994

per un ammontare complessivo di 874 milioni di lire (579.000 Usd) nel biennio.

Il giornale "Il partito nuovo" e le altre iniziative a stampa.

Il giornale "Il partito nuovo", tradotto in quindici lingue e distribuito in circa 250 mila copie, delle quali circa 40.000 destinate ai parlamentari di 59 paesi, è stato in questi ultimi due anni l'unico strumento di comunicazione, e quindi di sostegno all' iniziativa politica del partito, sia verso i parlamentari dei diversi paesi, che verso gli iscritti non italiani. Inoltre l'impiego a rotazione di indirizzari selezionati ha consentito di utilizzare il giornale per entrare in contatto con gruppi di persone dei diversi paesi non altrimenti raggiungibili.

Tuttavia proprio il fatto che il giornale fosse l'unico strumento di comunicazione ha rappresentato una limitazione alle diverse esigenze di comunicazione e di informazione del partito L' esigenza di fornire una documentazione di carattere generale sul partito non era compatibile con quella di rispondere all'attualità dell'iniziativa politica, d'altra parte anche l'esigenza di fornire materiale di approfondimento, a volte corposo, su singoli temi, non era conciliabile con il ristretto numero di pagine (12) messe a disposizione dal giornale e con l'elevato numero di destinatari (250 mila) non tutti necessariamente interessati a materiale informativo di carattere specialistico.

Si è reso pertanto necessario prevedere un'articolazione del tipo di pubblicazioni da produrre, affiancando al giornale, di cui oggi si prevede la pubblicazione di 3 numeri nel '93 e di 7 nel '94, anche pubblicazioni monotematiche, una delle quali da realizzarsi già quest'anno e altre tre l'anno prossimo, nonché una pubblicazione (brochure) di carattere generale di presentazione del partito. Tenuto conto che il costo del giornale è di circa 230 milioni (152.000 Usd) a numero, che quello delle pubblicazioni "monotematiche" è di 100 (66.000 Usd) e altrettanto dovrebbe costare la "brochure"

la spesa complessiva prevista sarà pertanto

di 890 milioni di lire (590.000 Usd) nel 1993

e di 1.910 milioni di lire (1.265.000 Usd) nel 1994

per un ammontare complessivo di 2.800 milioni di lire (1.855.000 Usd) nel biennio.

E' necessario tuttavia osservare che si tratta ancora, nel suo complesso, di una cifra indicativa, utile a fornire una dimensione dell'impegno economico che la comunicazione scritta comporta. Sia in fase di realizzazione di questo programma, sia in fase di ulteriori approfondimenti, sorgeranno anche possibili sostanziali modifiche. Se si riuscirà a realizzare l'agenzia parlamentare settimanale, verrà soddisfatta, almeno in parte, l' esigenza di realizzare un contatto sistematico con i parlamentari, fino ad ora svolto solo dal giornale. Sarà così possibile una maggior flessibilità nella concezione e nell'organizzazione stessa del giornale, che potrà ad esempio, essere per un determinato periodo destinato a "target", sia politici che geografici, differenti da quelli attuali. Si potrebbero in tal modo realizzare dei numeri prevalentemente concepiti e indirizzati, ad esempio, al mondo arabo che fino ad ora è stato solo sfiorato dall'iniziativa radicale e della quale è totalmente disinformato.

Anche sul piano organizzativo devono essere fatti ulteriori approfondimenti. Oggi il 50% delle spese necessarie a produrre ciascun numero è determinato dai costi di spedizione. Se il giornale venisse stampato anziché a Roma direttamente in località prossime alle aree di destinazione, a parità di costi si potrebbe raddoppiarne o triplicarne le tirature. Sappiamo peraltro che si andrebbe incontro a difficoltà organizzative enormi, ma in alcuni casi potrebbe essere comunque possibile e conveniente.

E' anche importante considerare che se si dimezzasse il numero di giornali da pubblicare nell'anno- passando così ad una periodicità trimestrale, a parità di costi, si potrebbe triplicare il numero di pagine di ciascun numero, consentendo la realizzazione di una rivista trimestrale a 72 pagine.

Pertanto, mentre in base al programma di comunicazione previsto, è in fase di preparazione il prossimo numero del giornale, che dovrà essere distribuito ai primi di settembre, occorre proseguire il lavoro di ulteriore verifica delle differenti ipotesi, anche in funzione del programma di iniziativa politica che andremo a definire.

L'attività politica già svolta nel primo semestre del 1993.

Ammonta a circa 200 milioni di lire (132.000 Usd) la somma complessivamente già impegnata quest'anno nell'iniziativa politica svolta nei primi sei mesi per le riunioni e le assemblee di iscritti che si sono tenute in quasi tutti i paesi dell'est europeo dove c'è una significativa presenza del partito radicale, per le iniziative a sostegno della campagna per l'abolizione della pena di morte sia con la partecipazione alla conferenza di Vienna che con le iniziative nei paesi del Sahel africano, per una prima serie di incontri in Turchia, area geografica mai prima toccata direttamente dall'iniziativa radicale, e per la pubblicazione di informazioni sul partito attraverso l'acquisto di spazi a pagamento su una quarantina di giornali dell'est europeo e della Russia anche asiatica.

la spesa complessiva oggi già impegnata è pertanto

di 200 milioni di lire (132.000 Usd) nel 1993

Agorà

La spesa prevista per il funzionamento del sistema telematico Agorà è stimata per quest'anno in circa 470 milioni di lire (311.000 Usd) con un incremento di circa 110 milioni (73.000 Usd) rispetto a quella dell'anno precedente. Tale incremento è dovuto per circa il 60% alle spese di affitto, di trasloco e di riadattamento della sede dove si è reso necessario trasferire gli uffici per la carenza di spazio della sede di Via di Torre Argentina a Roma. Dalla propria attività di vendita di servizi Agorà prevede ricavi per il 1993 di circa 110 milioni di lire (73.000 Usd) e almeno altrettanti per il 1994.

La spesa complessiva oggi prevedibile a carico del partito è pertanto

di 359 milioni di lire (238.000 Usd) nel 1993

e di 330 milioni di lire (219.000 Usd) nel 1994

per un ammontare complessivo di 689 milioni di lire (457.000 Usd) nel biennio

Il Centro di ascolto sull'informazione radiotelvisiva

La spesa di funzionamento del Centro di ascolto sull'informazione radiotelevisiva è attualmente di 365 milioni (242.000 Usd) all'anno interamente coperti dai ricavi provenienti dalla vendita dei propri servizi pertanto

non determina alcuna spesa a carico del partito.

La spesa complessiva, il programma di iniziativa politica.

Sulla base delle spese previste e delle somme già impegnate nel corso del 1993 l'onere complessivo a cui far fronte è prevedibile in 7.550 milioni di lire (5.001.000 Usd) che sommati ai 2.500 milioni (1.656.000 Usd) del passivo relativo alle partite correnti (escluso l'onere del mutuo decennale) portano l'impegno complessivo di spesa per il partito a 10.050 milioni di lire (6.657.000 Usd).

La somma complessivamente già impegnata che non include le spese per iniziative politiche ancora da decidere o da programmare

per il 1993 è di 10.050 milioni di lire (6.657.000 Usd)

I proventi 1993

I proventi assicurati grazie alla campagna di iscrizioni in Italia e quelli previsti entro la fine dell'anno, detratte le competenze per le quote raccolte con carta di credito (320 milioni di lire, 212.000 Usd) e quelli relativi alla spedizione delle tessere (191 milioni di lire, 127.000 Usd) ammontano a 12.800 milioni di lire (8.478.000 Usd). La quota delle indennità che mensilmente gli eletti nelle liste antiproibizioniste nei consigli regionali in Italia versano al partito ammonta a 70 milioni (46.000 Usd), mentre i depositi bancari e gli investimenti finanziari dovrebbero produrre proventi che complessivamente si aggireranno intorno ai 400 milioni di lire (265.000 Usd)

per una somma complessiva 1.655.943,878

che per il 1993 è di 13.270 milioni di lire (8.789.000 Usd).

Le disponibilità residue

Le somme disponibili per essere impegnate nell'iniziativa politica ancora da decidere o ancora da programmare, che la segretaria del partito delinea nelle "Linee d'iniziativa politica" presentate in questa occasione, e in quelle che verranno successivamente definite

ammontano pertanto complessivamente per il 1993 a 3.220,6 milioni di lire (2.132.000 Usd)

Si tratta di una somma esigua se la si confronta non solo con le campagne e le iniziative che il partito dovrà affrontare già da quest'anno, ma soprattutto se ci si pone di fronte al preventivo 1994 che sulla base di quanto fino ad ora esposto prevede un onere complessivo per il partito di 9.200 milioni di lire (6.094.000 Usd).

Non è pensabile che nel 1994 si ripeta il "miracolo italiano", che nel corso di quest'anno ha messo a disposizione 12.800 milioni di lire (8.478.000 Usd). Con una previsione ottimistica, ma non impossibile da realizzare, si può prevedere un' entrata dalle iscrizioni in Italia per il '94 pari ad un terzo di quella registrata quest'anno.

Nell'ipotesi che tutte le disponibilità residue del 1992 vengano spese nel corso dell'anno, il disavanzo di previsione sulla base delle spese oggi prevedibili, e senza considerare l'onere di campagne di iniziativa politica nel 1994, ammonterebbe ad oltre 5 miliardi di lire (3.312.000 Usd). Come si può constatare ci si trova nuovamente di fronte, anche se in condizioni notevolmente diverse, al problema dell'esistenza del partito, peraltro già identificato nel passato quando, in occasione di riunioni di partito (relazione di Sergio Stanzani, seminario di Sabaudia, settembre 1992), la condizione tecnica dei 30 mila iscritti occidentali veniva identificata come condizione necessaria, ma non di per sé sufficiente a garantire l'esistenza del partito ed il successo del progetto transnazionale, se a questa condizione non si fosse aggiunta quella della ripetibilità nel tempo dell'apporto economico prodotto.

L'apporto straordinario degli iscritti italiani deve essere pertanto un punto di partenza, dal quale tentare di conquistare dimensioni più consistenti e stabili nel tempo.

Occorre che l'investimento realizzato nei diversi paesi dal partito radicale con denaro raccolto in Italia (alla fine del 1993 diventeranno 26 miliardi, 17.222.000 Usd, spesi in 4 anni) si traduca in iniziativa politica autofinanziata in misura significativa, in autofinanziamento dei servizi necessari al funzionamento del partito nei diversi paesi.

Ho già descritto nel corso di questa relazione quale potrebbe essere l'apporto degli iscritti, parlamentari e non, nell'organizzare e garantire i servizi necessari al funzionamento degli uffici del partito, l'apporto soprattutto degli eletti per ottenere l'apertura dei terminali periferici dell'agenzia di informazione per i parlamentari, presso i propri rispettivi parlamenti, cercando di assicurarne anche una quota dei costi di produzione.

Anche gli investimenti che il Partito radicale ha fatto nei diversi settori di iniziativa politica devono trasformarsi in autofinanziamento delle iniziative e in iniziativa di finanziamento per il partito.

La campagna parlamentare per l'abrogazione della pena di morte entro il 2000 ha in gran parte autofinanziato le proprie iniziative (con la raccolta di 87 milioni di lire, 58.000 Usd, in nove mesi), richiedendo sia nel passato che in prospettiva un apporto economico e di servizi da parte del partito che si aggira su una quota del 50% del proprio bilancio, che peraltro è ancora troppo limitato rispetto agli obiettivi della campagna.

La campagna antiproibizionista.

Gli antiproibizionisti italiani sono stati determinanti per l'esistenza stessa del partito sia nel 1989, che nel 1991 quando in occasione di elezioni hanno devoluto per intero al partito l'avanzo finanziario del rimborso elettorale che la legge italiana prevede in occasione delle elezioni. Oggi gli eletti nei consigli regionali italiani nelle liste antiproibizioniste contribuiscono con una somma di circa 70 milioni (46.000 Usd) all'anno che versano al partito, pari al 20% degli emolumenti che percepiscono. L'onere che il partito oggi sostiene per l'iniziativa antiproibizionista consiste nel contributo fissato (in 132 milioni di lire) (87.000 Usd) in base al patto di federazione con la Lega Internazionale Antiproibizionista (interamente inseriti nel bilancio 1992, ma erogati per la metà nel 1993). In prospettiva il successo della LIA si dovrà misurare anche in termini di capacità di autofinanziamento delle proprie iniziative.

L'iniziativa per una lingua internazionale che ha trovato l'adesione più forte da parte dei movimenti esperantisti che ne sono divenuti i promotori, se ha prodotto una significativa quantità di iscritti al di fuori d'Italia e ha consentito al partito di essere presente con propri iscritti in paesi non altrimenti raggiunti (Cina, Giappone), sul piano della spesa ha totalmente gravato sul bilancio del partito.

I progetti, le fondazioni, le istituzioni internazionali,

Le caratteristiche delle campagne radicali, sempre volte ad ottenere risultati di carattere politico di interesse generale, hanno fatto trascurare un aspetto dell'attività del partito, rispetto al quale la richiesta, che da più parti ci viene rivolta ha una consistenza sempre crescente. Mi riferisco alla possibilità di elaborare progetti di iniziativa su aspetti magari più circoscritti, ma che potrebbero essere oggetto di interesse e quindi di possibili contribuzioni finanziarie, da parte di fondazioni, di istituzioni (Parlamento Europeo, Nazioni Unite). E' accaduto spesso che nel corso delle campagne che il partito radicale ha condotto, si siano affrontati temi dai quali avrebbero potuto trarre origine progetti specifici -sia in Italia che in altri paesi- la cui elaborazione invece non venne curata e portata a compimento, sia per mancanza delle risorse adeguate, sia per una sottovalutazione di questo aspetto rispetto a quello primario dell'obiettivo politico da raggiungere. Tale considerazione è tanto più v

alida oggi in relazione ai temi all'ordine del giorno dell'iniziativa del partito, quali quello dell'ambiente e del nucleare, della regolamentazione internazionale delle acque del Danubio, ma sotto questo aspetto potrebbe valere anche per altri quali il problema della transbalcanica, ma anche per quelli già affrontati da tempo come quello antiproibizionista o del diritto ad una lingua internazionale.

Tale problema tuttavia non è affrontabile e risolvibile solo con le risorse attualmente a disposizione del partito, e tenuto conto anche che è di fatto impossibile che il Partito radicale possa ottenere finanziamenti diretti da parte di istituzioni o fondazioni internazionali, occorre verificare le condizioni di fattibilità di una agenzia di elaborazione di progetti, che con propria autonomia, e costituita nella forma giuridica più idonea, sia in grado di mettere a disposizione del partito, ma anche di terzi, le capacità professionali necessarie all'elaborazione di progetti finanziabili sia da parte di istituzioni che da soggetti pubblici o privati, nazionali e/o internazionali.

Conclusione

La sfida radicale continua o forse riprende. Ed è la sfida di tentare sempre di realizzare il possibile anche quando appare improbabile. Gli interventi correttivi, le proposte che ho delineato in questa relazione sono solo dei primi passi per tentare di affrontare il problema che è ancora una volta, come da sempre, quello dell'esistenza di questo partito.

I termini sono chiari:

a) lo straordinario e, nel breve termine, non ripetibile successo della campagna di iscrizioni realizzata in Italia ha temporaneamente assicurato le condizioni tecniche di esistenza del partito creando i presupposti perché queste divengano permanenti;

b) il bilancio di previsione biennale evidenzia per il 1994 un fabbisogno complessivo di 9,2 miliardi di lire (6.000.000 Usd) che solo parzialmente potranno essere coperti dalla campagna di rinnovo delle iscrizioni in Italia;

c) con la fine del 1993 il partito radicale avrà complessivamente speso 28 miliardi di lire (18.547.000 Usd) nell'attività transnazionale di cui 10 (6.624.000 Usd) solo nell'anno in corso, messi a disposizione interamente dagli iscritti italiani.

d) a tali investimenti che hanno consentito la costituzione e la formazione del partito transnazionale, nei diversi paesi non ha ancora corrisposto, né poteva fino ad ora corrispondere, una quota complessiva di contribuzioni in denaro, ma soprattutto in servizi o lavoro militante tale da rappresentare una quota almeno significativa del bilancio complessivo del partito;

e) proseguire nell'impostazione di bilancio, adottata in questi anni nella fase di impianto e di sperimentazione del partito, in base alla quale il flusso delle risorse economiche proviene da un unico centro, senza che progressivamente si creino uno o più centri di iniziativa di autofinanziamento locale e per il partito nel suo complesso, o forme organizzate tali da alleviare in modo significativo l'onere che oggi il partito sostiene, riproporrebbe già nel brevissimo termine le drammatiche condizioni di sopravvivenza che il partito ha dovuto attraversare negli ultimi anni, vanificando l'eccezionale opportunità di investimenti in iniziativa politica resa possibile grazie al contributo degli iscritti italiani;

f) occorre pertanto assumere le decisioni e le iniziative conseguenti, necessarie a contenere progressivamente, ma in modo drastico l'onere del partito dovuto ai servizi assicurati sino ad oggi nei diversi paesi.

Occorre che a partire da una data predeterminata (febbraio 1994) venga totalmente o quantomeno nella gran parte azzerata la spesa oggi sostenuta per il funzionamento delle sedi nei diversi paesi.

Occorre che per i nuovi servizi che verranno introdotti, quali il notiziario parlamentare, il partito possa farsi carico esclusivamente delle spese relative agli investimenti, alla produzione, mentre la distribuzione ed eventualmente anche la riproduzione vengano completamente garantite in sede locale attraverso accordi da stabilire con i singoli parlamenti.

g) occorre che in tutti i campi di iniziativa politica che comportano l'intervento anche economico da parte del partito, in cui sono state curate forme organizzative di attività si individuino le modalità per arrivare progressivamente alll'autofinanziamento delle iniziative e a produrre finanziamento per il partito;

h) occorre avviare un'attività organizzata e sistematica per verificare la possibilità di ottenere finanziamenti da organismi internazionali e nazionali su singoli progetti anche attraverso la costituzione di un'agenzia a questo scopo concepita.

E' solo a partire da progressive e crescenti assunzioni di responsabilità da parte degli iscritti (parlamentari in particolare) soprattutto di quei paesi, verso i quali maggiormente è stata indirizzata l'iniziativa politica e gli investimenti anche economici del partito, che sarà possibile realizzare quel riequilibrio dell'apporto di risorse umane, economiche e strumentali necessario a garantire con la prosecuzione della crescita del partito anche la sua esistenza.

Durante la campagna dei "trentamila", in Italia abbiamo più volte invitato ogni iscritto italiano ad essere egli stesso segretario e tesoriere del partito transnazionale, operando, agendo, informando, facendo conoscere il partito nuovo. Una scommessa vinta, una scommessa da ripetere in tutto il mondo. Se almeno uno tra di voi per ogni paese, per ogni parlamento, offre il proprio ufficio a questo scopo, costituendo una rete informativa ed informatica, di punti di riferimento per l'iniziativa politica, il processo che dobbiamo avviare di trasformazione della presenza e delle sedi riceverà quell'accelerata estremamente significativa di cui oggi abbiamo bisogno, offrendo così le gambe a quel salto di qualità a cui siamo chiamati, soprattutto contribuendo a liberare preziosissime risorse.

Potremo e dovremo ancora, cammin facendo, razionalizzare ed ottimizzare ulteriormente la spesa dedicata al funzionamento degli organi e delle strutture, ma è indispensabile ed ineludibile individuare da subito le scelte da compiere per liberare la maggior quantità possibile di risorse da dedicare direttamente al raggiungimento di quegli obiettivi politici, apparentemente ambiziosi, e che devono essere la giusta risposta alle aspettative di quanti con la propria iscrizione hanno inteso assicurare la vita del partito radicale.

(1) Il partito non ha proprio personale dipendente: si tratta del personale della società Torre Argentina S.p.A. che fornisce i servizi.

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Nota: la contabilità e i bilanci del Partito radicale vengono redatti in lire italiane.

A titolo puramente indicativo e senza voler costituire precedente viene riportato l'equivalente valore in dollari.

Il tasso di cambio adottato è quello medio del primo semestre 1993 (1.000 It. lire = 0,662 Usd)

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