Piergiorgio Welby aveva il diritto di rifiutare la terapia. E l'anestesista Mario Riccio staccando la spina, ha solo adempiuto a un dovere. È quanto spiega il gup Zaira Secchi nella sentenza con cui, il 23 luglio, ha prosciolto il medico dall'accusa di omicidio del consenziente. «Il rifiuto dei trattamenti sanitari — dice il provvedimento — fa parte dei diritti inviolabili della persona e si collega al principio di libertà e autodeterminazione riconosciuto dall'articolo 13 della Costituzione». Per l'europarlamentare radicaleMarco Cappato segretario dell'associazione Luca Coscioni si conferma che in Italia esiste il diritto, garantito dalla Carta costituzionale, a decidere sulle proprie cure». Per Isabella Bertolini, vicepresidente dei deputati di Forza Italia, «una parte della magistratura vuole favorire l'introduzione dell'eutanasia».
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