Mi ritrovo in una libreria e la mia attenzione si ferma su Sante ragioni. Dal nascere al morire: La mano della Chiesa sulla noÂstra vita, di Telmo Pievani e Carla Castellacci edito da Chiare lettere. Sfogliando le prime parole che incontro sono Giovanni Nuvoli e Piergiorgio Welby. Vedo che parÂla di testamento biologico, eutanasia, fecondazione assiÂstita, staminali, bioetica e persino del Comitato nazioÂnale. Sarà un libro su di noi, ho immaginato. A dire il vero non trovo citazioni sui radiÂcali o sull'Associazione Coscioni ma penso di non aver guardato bene. Di certo ci saÂrà tutto. Bene, se ti dovessi imbattere anche tu in questo libro, scopriresti che Welby non è stato il copresidente dell'Associazione Coscioni ma ".. .fino a che la progresÂsione della malattia non gli aveva impedito di continuaÂre, Welby era stato un'attiviÂsta per i diritti dei disabili...". Della vicenda di Piergiorgio viene rimossa la connotazioÂne politica, quella forte, che lui aveva voluto dare alla sua vita, fino all'ultimo giorno quando chiese che la sera del 20 dicembre 2006, assieme ai familiari, fossero al suo fianco anche i compagni di lotta, Pannella, Cappato e Bernardini. E lo stesso si può dire di Giovanni Nuvoli, che aveva potuto far sapere delle sue intenzioni ben oltre la sua piccola stanza di rianiÂmazione, grazie alla collaboÂrazione - da lui voluta - delÂl'Associazione Coscioni. In quel libro, nulla di tutto queÂsto: non una parola sulla parÂte più significativa delle loro vicende umane. E poi: il refeÂrendum sulla fecondazione assistita? Su Luca Coscioni ancora nulla: un silenzio asÂsordante. Di fronte a queste evidenze il lettore potrebbe essere colto dal sospetto che l'Italia sia tornata sotto la giurisdizione del Vaticano, com'era stata prima della breccia di Porta Pia. ImpresÂsione esagerata, forse, sul soÂlo piano formale, ma dramÂmaticamente esatta sul piaÂno politico: l'Italia è assogÂgettata al potere della Chiesa, e sui temi della laicità c'è da stare continuamente all'erta.