Breve messaggio in bottiglia agli amici radicali. Chi qui scrive tali li considera da sempre, e insieme a loro e alla memoria di Luca Coscioni si è impegnato nel referendum sulla legge 40. Si comprende perfettamente che la risposta a chi tenta di dividere Emma Bonino dal partito, simbolo e lista radicale e da Pannella debba essere dura e negativa. Si può pensarla come si crede di Pannella e di molte sue scelte negli anni, rispetto poi a che cosa ne è deriÂvato al partito e al movimento radicale, se si ricorda per esempio quell'8% delle elezioni europee. Ma a Pannella separato dal partito radicale solo un evento ohimè anch'esso «radicale», potrĂ condurre, speriamo però tra 30 anni almeno. Non sono tra coloro che dicono: poichĂ© il sostegno leale a Prodi non è stato premiato, non avete visto nĂ© i senatori coi quali Prodi si sarebbe per altro egli stesso salvato, nĂ© riconoscimenti per aver Emma Bonino sollevato questioni sempre in maniera costruttiva, ora aprite gli occhi e saltate dall'altra parte. Dico solo che la scelta della Cosa rossa mi appare politicamente insensata. ApparenÂtamenti di simbolo tali, visto oltretutto come andrĂ la campagna su media e tv, mi paiono suicidi, tanto varrebbe saltare un giro deliberatamente come a volte è giĂ successo e puntare solo sulle azioni civiÂli. Altrimenti, è col Pd che bisogna fare i conti, rompendo incessantemente le scatole e a costo di continuare a farlo per anni. Se siete convinti della bontĂ della svolta veltroniana. E anche se per ora non vi daranno retta. Altrimenti, sarĂ nuova marÂcia nel deserto.