Abbiamo scambiato un sogno per realtà . I nostri tre confratelÂli liberali e coetanei Biondi, Sterpa e Jannuzzi, sono stati nominati "Fratelli Marx" (i tre comici dell'altro secolo) dal giornale antiabortista di Ferrara. Perché, in uscita da Palazzo Madama dove li ha portati Forza Italia e dove Forza Italia non vuole riportarli, essi si sono offerti come "sostenitori" della lista pro life, conÂsentendo al neocrociato promotore di risparmiarsi la raccolta delle firÂme: che la legge elettorale impone a chi, non avendo già rappresentanti in parlamento, intende presentare una Usta. I "Fratelli Marx" non sono antiabortisti, anzi non sono nemÂmeno favorevoli al progetto di moÂratoria e di lista che dovrebbe conÂsentire a Ferrara di raccattare voti, portarlo in parlamento, farsi nomiÂnare da Berlusconi ministro della Giustizia e di là mastellare (da Mastella) il governo e le Nazioni Unite affinchè queste facciano come per la pena di morÂte: appunto un invito alla moratoria delle esecuÂzioni capitali ai paesi che le praticano. I Fratelli Marx si sono appellati ai principi del liberalismo volterriano: «Non conÂdivido nulla di quello che dici, ma mi batterò fino alla morte perché tu possa dirlo». E così hanno sgravato il direttore del Foglio da un peso che l'avrebbe affaticato. Ma si scopre il giochino: togliere voti al Pd e portarli al Cavaliere tramite Ferrara, con la sua crociata benedetta da vescovi, cucchiai d'oro e mammane.
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A questo punto ci siamo immaÂginati che i fratelli Marx invitassero giornalisti liberali a raccogliere firÂme, le loro firme, in calce ad articoÂli illustrativi del congresso dell'AssoÂciazione Luca Coscioni che si è svolto per tre giorni a Salerno occuÂpandosi di cose molto dolorose per la vita reale: maternità assistita e legge 40, libertà di ricerca scientifiÂca, trattamento per i malati irreverÂsibili, testamento biologico, sostegni ai disabili, controllo sull'obiezione di coscienza fatta in pubbliche strutÂture da ginecologi ostetriche e inferÂmieri che magari la dimenticano in privato: (così fregando una volta le leggi dello stato un'altra i principi cattolici). Visto che i liberi giornaliÂsti hanno ignorato il congresso delÂla Luca Coscioni in nome della completezza dell'informazione, aveÂvamo immaginato che i Fratelli Marx intendessero sostituirli, magaÂri scrivendo loro per i giornali. Ma poi ci siamo ricordati che non avrebÂbero potuto invocare Voltaire: infatÂti, loro non sono per niente contrari alle tesi della “Coscioni”. E dunque come avrebbero potuto sostenerle? Direte: ricordandosi di essere libeÂrali. Ma a una certa età , credetemi, tante cose si dimenticano.