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I fratelli Marx e la "Lista Coscioni"

• da Europa del 21 febbraio 2008, pag. 9

di Federico Orlando

Abbiamo scambiato un sogno per realtà. I nostri tre confratel­li liberali e coetanei Biondi, Sterpa e Jannuzzi, sono stati nominati "Fratelli Marx" (i tre comici dell'altro secolo) dal giornale antiabortista di Ferrara. Perché, in uscita da Palazzo Madama dove li ha portati Forza Italia e dove Forza Italia non vuole riportarli, essi si sono offerti come "sostenitori" della lista pro life, con­sentendo al neocrociato promotore di risparmiarsi la raccolta delle fir­me: che la legge elettorale impone a chi, non avendo già rappresentanti in parlamento, intende presentare una Usta. I "Fratelli Marx" non sono antiabortisti, anzi non sono nem­meno favorevoli al progetto di mo­ratoria e di lista che dovrebbe con­sentire a Ferrara di raccattare voti, portarlo in parlamento, farsi nomi­nare da Berlusconi ministro della Giustizia e di là mastellare (da Mastella) il governo e le Nazioni Unite affinchè queste facciano come per la pena di mor­te: appunto un invito alla moratoria delle esecu­zioni capitali ai paesi che le praticano. I Fratelli Marx si sono appellati ai principi del liberalismo volterriano: «Non con­divido nulla di quello che dici, ma mi batterò fino alla morte perché tu possa dirlo». E così hanno sgravato il direttore del Foglio da un peso che l'avrebbe affaticato. Ma si scopre il giochino: togliere voti al Pd e portarli al Cavaliere tramite Ferrara, con la sua crociata benedetta da vescovi, cucchiai d'oro e mammane.

 

A questo punto ci siamo imma­ginati che i fratelli Marx invitassero giornalisti liberali a raccogliere fir­me, le loro firme, in calce ad artico­li illustrativi del congresso dell'Asso­ciazione Luca Coscioni che si è svolto per tre giorni a Salerno occu­pandosi di cose molto dolorose per la vita reale: maternità assistita e legge 40, libertà di ricerca scientifi­ca, trattamento per i malati irrever­sibili, testamento biologico, sostegni ai disabili, controllo sull'obiezione di coscienza fatta in pubbliche strut­ture da ginecologi ostetriche e infer­mieri che magari la dimenticano in privato: (così fregando una volta le leggi dello stato un'altra i principi cattolici). Visto che i liberi giornali­sti hanno ignorato il congresso del­la Luca Coscioni in nome della completezza dell'informazione, ave­vamo immaginato che i Fratelli Marx intendessero sostituirli, maga­ri scrivendo loro per i giornali. Ma poi ci siamo ricordati che non avreb­bero potuto invocare Voltaire: infat­ti, loro non sono per niente contrari alle tesi della “Coscioni”. E dunque come avrebbero potuto sostenerle? Direte: ricordandosi di essere libe­rali. Ma a una certa età, credetemi, tante cose si dimenticano.



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