Prendendo a pretesto un’ipotetica opinione prevalente tra i radicali milanesi, Giacomo Properzj rimpiange la Rosa nel pugno: «momento di grande vitalità », e accusa il gruppo dirigente radicale di essersi aggregato al partito di Rosy Bindi e della Binetti (ma anche di Ignazio Marino, Pietro Ichino e Umberto Veronesi) per «nove posti e un po’ di soldi».
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Giova ricordare che la Rosa nel pugno è soggetto politico costituito per conquistare all’Italia l’alternanza al governo Berlusconi e lavorare poi - in Parlamento e nel governo Prodi - alla costruzione dell’alternativa al regime partitocratico; regime fondato sulla dilagante illegalità  (il caso Italia). Un soggetto politico subito osteggiato (prima con l’imposizione della raccolta delle firme per la presentazione poi con la negata proclamazione di 8 eletti al Senato), vincente e con grandi prospettive; che abbiamo cercato di mantenere operante anche quando i socialisti - alla rincorsa di un’improbabile riscossa identitaria - ne hanno decretato la fine, aiutati nell’impresa dal compagno Lanfranco Turci.
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Privati della Rnp i radicali, in continuità con la politica dell’alternativa, hanno proposto al Partito democratico l’apporto di una lista radicale collegata. La controproposta democrat è stata ultimativa: candidati radicali nelle liste Pd, una quota di «rimborso elettorale» e la presenza di radicali negli spazi elettorali radiotelevisivi.
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Da ultimo sarà  Walter Veltroni ad avere l’ultima parola sui candidati da eleggere (tra cui Emma Bovino, sicuro ministro in caso di vittoria). Esclusi per motivi di opportunità  e a prescindere dal codice etico e dalla carta dei valori del partito, i nomi di Marco Pannella e Sergio D’Elia.
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Il Comitato nazionale di Radicali Italiani (di cui i milanesi sono parte significativa) riunito a Roma congiuntamente con l’Associazione Luca Coscioni ha approvato domenica 24 all’unanimità , un documento che approva l’operato degli organi dirigenti e dà loro mandato di «dare immediata esecuzione all’accordo politico-elettorale nei termini in cui è stato proposto dal Partito democratico».
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Consapevoli della nostra storia, delle conquiste civili, culturali e politiche realizzate a vantaggio di tutti e delle nostre lotte recenti e attuali, abbiamo deciso di cogliere l’unica opportunità offertaci per rilanciare gli obiettivi di una radicale riforma liberale dell’economia, della giustizia e delle istituzioni; per secondare il rientro della Repubblica nella legalità .Â
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Un’occasione anche per tutti i Properzj di Milano e d’Italia. Escano nuovamente per le strade (che i radicali non hanno mai abbandonato), ritrovino con noi le loro speranze e le loro ragioni, contribuiscano a rafforzarle iscrivendosi a Radicali italiani, all’associazione Luca Coscioni e agli altri soggetti della galassia radicale (info: 06 689791).
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Emiliano Silvestri, Lucio Bertè, Virginia Fiume, Giorgio Inzani, Augusto Magnone, Diego Mazzola, Manlio Mele, Francesca Merlo, Jasmine Ravaglia, Francesco Vicario, Eleonora Voltolina Â