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Appunti per Chianciano

• da Il Foglio del 29 aprile 2008, pag. II

MODELLO Dl PARTITO E MODELLO RADICALE

 

Teorie della prassi? Che fine hanno fatto? Possibili (se sì, quali?) nuovi modelli di "partito" e quale rapporto (ad esempio "continentali" italiani e/o in paesi anglosassoni) con i sistemi istituzionali e politici circostanti? E’ possibile immaginare l'equivalente contemporaneo del "partito del lavoro" e/o dei Sindacati a partire dai nuovi "lavori", dai nuovi "produttori"? E l'organizzazione politica degli e con gli "ultimi" delle varie aree del mondo? Ad esempio: "dal corpo dei malati al cuore della politica", "degli sterminandi per fame, sete, guerre e pandemie", "Terzo Stato possibile, se c'è coscienza di sè"; e, ancora...

 

Il "modello radicale" quale esiste ininterrottamente da 50 anni può fornire nell'immediato elementi utili per le nuove necessitĂ  "costituenti" di soggetti politici nuovi, per es. per la nuova situazione italiana, per i "vuoti" istituzionali (e politici?) a sinistra, e per la gestione dell’ammasso sociale populista, di ex-"destra", conquistata da Berlusconi? “Nessuno tocchi Caino”, "Associazione Luca Coscioni", "Non c'e Pace senza Giustizia", "E.R.A.", l’embrione organizzativo di "2008: Primo Satyagraha Mondiale per la Pace, la Democrazia, il Diritto, la LibertĂ " possono divenire strutturalmente, formalmente, politicamente, soggetti politici animati, governati e diretti da "doppie tessere" (o triple, ecc. .) Stesso discorso puĂ  aprirsi per il Nonviolent Radical Party, Transnational and Transparty. Può essere o no "modello" per organizzare lotte di un Movimento radicalmente laico socialista liberale federalista nonviolento con l’obiettivo della progressiva e programmata conversione delle strutture e delle spese militari in civili, a gestione di un'Onu che divenga comunitĂ  delle e della democrazia?

 

ALTERNATIVA POLITICA AMBIENTALISTA

 

La situazione critica nella quale si trova in particolare il soggetto politico verde, ambientalista italiano non può non riguardare intimamente la galassia radicale, il comune vissuto, al di là della divaricazione di questi ultimi anni. A livello europeo sopravvive una buona intesa ma ci sembra ormai maturo un rilancio profondo, più direttamente centrato sulla catastrofe denunciata 40 anni fa come "bomba demografica", ormai in esplosione continua, terrificante. Il neonatalismo viene rilanciato come obiettivo di senso comune apolitico, come negli anni trenta/cinquanta da fascismi, comunismi, clericalismi ed ora trova nei fondamentalismi vatican-talebani, razzisti e confessionali, una pressione enorme. Il problema energetico, in connessione con lo sterminio per fame, sete, pandemie e guerre, trova nuove "attualità", come in queste settimane... A Chianciano sarebbe auspicabile che i più autorevoli ed aggiornati scrittori, giornalisti, accademici, polemisti su questo tema accettino di dare un contributo e riattualizzare un dibattito che in Italia vede il PD, oltre che il PdL, paralizzato, se non trova nella iniziativa politica esterna la forza di superare le contraddizioni interne nella buona direzione. Quindi, da una parte sarebbe auspicabilissimo che compagni come Marco Boato, come tutti coloro che condivisero lotte, speranza e disperazione di Alex, gli attori principali del movimento verde, civico, laico, compagne e compagni a cominciare da Monica Frassoni, e lo stesso Dany C.B. E i Lerner? E la destra ecologista "liberale"?



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