Le primarie degli «young democrats» s’hanno da fare, il 17 e 18 ottobre. Da ieri è scritto, con tanto di regolamento, sul sito del partito: chiamati ai gazebo ragazzi dai 14 ai 29 anni per eleggere il segretario dei giovani democratici («young democrats», ha proposto di chiamarli Veltroni). E’ un record: mai nessun under 16 si è cimentato in elezioni che non fossero quelle del capoclasse. Dunque, una novità , che il partito veltroniano non vuole assolutamente perdere.
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Date e scadenze sono state definite ieri: mentre le decisioni venivano prese ai piani alti di Sant’Andrea delle Fratte, sede del partito, davanti all’entrata di uno sparuto gruppetto di radicali che era protagonista di un presidio a sostegno della loro candidata, la 24enne Giulia Innocenzi, coordinatrice degli «Studenti Luca Coscioni». «Per avere regole certe per partecipare alle primarie»: fino a ieri pomeriggio infatti, denunciano, nessun regolamento ufficiale era reperibile. «Ho scritto due lettere aperte a Veltroni, per chiedere democraticità . Non ho avuto risposta», dice lei.
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A sostenerla, è intervenuto l’ex ministro Arturo Parisi, che da mesi non vede proprio di buon occhio l’organizzazione del partito: «Son sicuro che tutti i giovani democratici condivideranno la sua battaglia perché le primarie dei giovani siano realmente democratiche». E ha aggiunto: «Approfittiamo anche del dibattito aperto dalle primarie dei giovani per dire ancora una volta sì alle primarie; come scelta trasparente e diretta, purché siano vere».
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Il leaderino su cui i big puntano per fare contenti tutti è il siciliano Fausto Raciti, ex segretario della Sinistra giovanile. Scelta che placherebbe gli animi dei diessini irritati dal doppio incarico della omologa giovanile della Margherita, Pina Picierno: già capolista in Campania alle elezioni, è stata poi scelta da Veltroni come ministro ombra delle Politiche giovanili. Scatenando i giovani ds, che a pochi minuti dall’annuncio, nel maggio scorso, si sono dimessi dall’Assemblea costituente in polemica con le «vecchie logiche», offesi perché non era stato consultato il comitato promotore dei giovani democratici.
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Il fatto è che anche in area juniores si parla di correnti neanche troppo sotterranee, con aspiranti segretari che potrebbero spuntare in corner: i rutelliani, per esempio (definito «portabandiera» dei valori ambientalisti l’under 30 Andrea Casu), i dalemiani, un florilegio di ex popolari. Per ora, oltre alla combattiva Innocenzi, l’unica candidatura già dichiarata è quella di un ragazzo di Brescia, Dario Marini, che non è però espressione delle correnti. Ma da qui al 3 ottobre, scadenza per presentare le firme, tutto può ancora succedere.