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Il Pd solo per giovani al primo amore?

• da Europa del 25 settembre 2008, pag. 4

di Giulia Innocenzi

La battaglia per le “primarie aperte" dei Giovani Pd è appena cominciata. Dopo il primo risultato ottenuto sul piano della legalità, che ha visto la pubblicazione del regolamento e la proroga per la raccolta fine per la candidatura a segretario, si apre uri nuovo fronte: quello della libertà di coscienza e, forse ancor di più, di associazione. Per l’eleggibilità a segretario, oltre alle 600 firme richieste, occorre firmare il Manifesto fondativo dei Giovani democratici. Una dichiarazione di intenti, piuttosto annacquata, che però al capitolo "Per una nuova cultura politica” afferma: «Una generazione che non ha mai votato sulla scheda nulla di diverso dall’Ulivo prima e dal Pd finalmente oggi, o che non sia ancora mai andata a votare, che non è mai stata iscritta ad un partito della prima Repubblica». Si tratta di una norma in patente opposizione all’articolo 48 della nostra Costituzione, che garantisce la segretezza del voto, nonché all’articolo 17, che difende la libertà di associazione.

 

Una prescrizione inoltre radicamente contraria anche alla teoria della prassi della "doppia tessera” portata avanti da anni da Marco Pannella e praticata anche da dirigenti della Dc e del Pci senza che ciò ne diminuisse l’appartenenza ai loro partiti. Pare del tutto “vecchio" in un mondo interconnesso arrivare a chiedere la certificazione del "primo ed esclusivo amore" in politica" per chi vuol far parte dei giovani del Pd un partito che vuol esser "nuovo".

 

Perché vi siano veramente primarie aperte, e quindi democratiche, non vi possono essere clausole ad  excludendum, sia per quanto riguarda il candidato alla segreteria che per quanto riguarda i futuri tesserati al partito. Il Manifesto è stato redatto dal Tavolo nazionale. Il regolamento, all’articolo 2, prevede che esso venga «elaborato entro il 28 settembre». Non ho partecipato al processo costituente, ma intendo portare avanti il rio impegno per l’apertura di queste primarie, non solo per presentare la mia candidatura, ma per permettere quella di tutti coloro che vogliano contribuire con le proprie energie e idee a un avvio di rinnovamento democratico. Attraverso l’integrazione coi miei delegati ai vari organi incaricati di monitorare le primarie - integrazione per la quale ho già presentato la domanda - chiederò di riaprire anche la discussione del Manifesto. Un invito che rivolgo a tutti coloro che finora non si sono fatti avanti come candidati segretari, e che potrebbero essere spronati a farlo. Un confronto alla luce del sole, da subito, non potrebbe che giovare alla crescita dei Giovani, e dei "vecchi", democratici. 


NOTE


iscritta radicale coordinatrice degli Studenti Luca Coscioni, candidata alla segreteria nazionale dei Giovani Pd


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