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Per Eluana ore decisive

• da Il Riformista del 21 novembre 2008, pag. 8

di Alessandro Da Rold

Le prossime ore potrebbero essere decisive per il destino di Eluana Englaro, la ragazza di 36 anni in stato vegetativo dal 1992, a cui una sentenza della corte di Appello di Milano ha riconosciuto il diritto di sospendere l’alimentazione assistita. E questa la sensazione che trapela tra coloro che in questi 17 anni sono rimasti accanto al padre Beppino, da ieri in silenzio stampa. «Voglio tiranni fuori da questo vortice - ha detto Englaro - Sono sicuro che faranno di tutto per ostacolarmi fino all’ultimo istante. Io vado avanti per la mia strada impegnando tutte quelle poche forze che mi rimangono per fare quello che devo fare». E tra i sostenitori della sua battaglia ci sono i Radicali e l’Associazione Luca Coscioni che sempre ieri in mattinata hanno protestato a Milano sotto il grattacielo Pirelli per chiedere alla regione Lombardia il rispetto sul parere espresso dalla magistratura lo scorso 13 novembre. Provvedimento su cui si è pronunciata pure la Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, respingendo il ricorso di 34 associazioni per la vita che chiedevano la sospensione della sentenza.

 

Continua a infiammarsi nel frattempo il dibattito politico e fa discutere l’intervista rilasciata dal presidente del Consiglio superiore della Sanità, Franco Cuccurullo, all’Avvenire, dove il rettore dell’Università di Chieti e Pescara spiega che «Eluana non muore della patologia da cui è affetta, ma di fame e di sete. Anzi, viene fatta morire, quindi si tratta di eutanasia».

 

Frasi che Mario Riccio, il medico responsabile della sedazione e del distacco del ventilatore polmonare di Piergiorgio Welby, giudica «fuori da ogni logica scientifica. Sono considerazioni che vanno contro l’ Evidence-based Medicin, la medicina basata sull’evidenza. In Italia stiamo scavalcando nel conservatorismo persino George W. Bush che si oppose tenacemente alla sentenza su Terry Schiavo. Non credo ci potesse aspettare molto di più dal presidente di un’istituzione composta da membri nominati dal questo governo».

 

Ma non è solo il radicale Riccio a criticare Cuccurullo. Amedeo Bianco, presidente della Federazione dell’Ordine degli Ordini dei Medici, dichiara: «Non mi risulta che agli atti ci sia un pronunciamento ufficiale del Consiglio Superiore di Sanità sul caso di Eluana, nè che Cuccurullo sia stato investito dal Consiglio per esprimere un parere ufficiale. Parla a titolo personale».



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