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Testamento biologico si vota inX Municipio

• da La Repubblica - ed. Roma del 15 dicembre 2008, pag. 1

di Laura Serloni

Il Consiglio del Municipio X, oggi è chiamato alle urne per votare l’istituzione del registro del testamento biologico. L’atto certificherà il desiderio di chi firma di esercitare il proprio diritto all’autodeterminazione sul trattamento sanitario di fine vita. Insomma, servirà come prova contro eventuali contestazioni della volontà di chi è registrato di non essere sottoposto a ventilazione o alimentazione forzata nel caso di una malattia o di un incidente che comporti lo stato vegetativo. Si preannuncia battaglia in aula. 

Sarà un voto sofferto - commenta Sandro Medici presidente del Municipio X - perché c’è la componente cattolica del Pd che è piuttosto restia a dare il via libera e l’opposizione farà la sua parte. Il voto non è scontato, ma io sono ottimista».

 

Se dovesse passare il sì al progetto, questo farebbe da apripista anche agli altri municipi. «Ci arrivano moltissime sollecitazioni dalle ex circoscrizioni VI, XI e XV- incalza Medici - aspettano che passi da noi per istituirlo anche loro». Oggi il voto si terrà in un’aula gremita di associazioni come "Luca Coscioni" e "Viva la Vita", di comitati di quartiere e di gruppi politici, con in prima fila quello dei radicali.

 

«La base legislativa si fonda sul principio che ciò che non è proibito dalla legge è consentito - sottolinea il minisindaco - proprio per questo abbiamo pensato che sarebbe stato utile un registro in cui venissero raccolte, su base volontaria, le intenzioni di chi non vuole essere tenuto in vita per forza».

 

L’idea del registro del testamento biologico è nata poco più di un mese fa durante un convegno organizzato da Mina Welby, moglie di Piergiorgio Welby, al quale fu staccata la spina della macchina che lo teneva in vita, dopo una lunga battaglia. La signora Welby è attualmente delegata dei Diritti Civili nel municipio X ed ha voluto così dare forma al suo progetto. «Il registro è un modo per evitare situazioni terribili come quella in cui si sono trovati Eluana Englaro e la sua famiglia. Così avremo una certificazione provata della volontà del malato, mentre la validità della motivazione portata dalla famigliaEnglaro è stata messa in dubbio. Questo non accadrebbe più», continua il presidente del municipio X.

 

Non è la prima sfida che affronta il parlamentino di sinistra. Lo stesso iter è stato già testato con il registro delle unioni civili. Oggi, tocca al testamento biologico. Ma Sandro Medici rassicura: «Il registro non nasce per alimentare contrapposizioni politiche, ma solo per mettere a disposizione del territorio un nuovo servizio sociale e offrire a chi lo vuole utilizzare un piccolo ambito di democrazia».



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