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I radicali a gamba tesa: denunciamo Sacconi

• da Avvenire del 19 dicembre 2008, pag. 5

Il ministro Sacconi nel mirino dei radicali per l’atto di indirizzo alle strutture sanitarie affinchè garantiscano alimentazione e idratazione ai pazienti in stato vegetativo. Questa mattina l’avvocato Giuseppe Rossodivita, presidente del Comitato radicale per la giustizia "Piero Calamandrei", si recherà presso la Procura della Repubblica di Roma per depositare una denuncia sottoscritta dai dirigenti radicali Antonella Casu, segretaria di Radicali italiani, Marco Lappato, segretario dell’Associazione "Luca Coscioni", Sergio D’Elia, segretario di"Nessuno tocchi Caino", contro il Ministro del Welfare, Maurizio Sacconi, che ha invece ottenuto il pieno appoggio del Movimento per la vita. Nella denuncia si ipotizza il reato di violenza privata aggravata nei confronti dei sanitari della Casa di cura "Città di Udine". Contro Sacconi anche il sostituto procuratore generale della Cassazione, Marcello Matera, per il quale «l’atto di indirizzo emanato dal ministro non può vanificare, in nessun modo, gli effetti di una sentenza esecutiva». «La denuncia- hanno spiegato i radicali - si basa sulle dichiarazioni rilasciate dal ministro Sacconi ed è finalizzata ad accertare in che termini queste dichiarazioni hanno impedito sino ad ora di dar corso al decreto della corte d’appello di Milano».

 

Intanto, la Regione Lombardia ha provveduto ieri ad inviare l’atto di indirizzo del ministro Sacconi a tutte le strutture sanitarie e sarà presto seguita da altre regioni italiane.  «Abbiamo provveduto subito ad inviare il documento - ha spiegato l’assessore lombardo alla Sanità, Luciano Bresciani -. Condividiamo appieno il suo orientamento che è stato anche quello della Lombardia».

 

Dopo la sentenza della Corte d’Appello che ha dato il via libera a staccare il sondino ad Eluana Englaro, la Regione ha infatti ricordato alle strutture convenzionate il dovere di garantire la vita. «Non c’è lo strumento legislativo per eseguire la sentenza», ha ripetuto l’assessore Bresciani.

 

 



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