L`ultima cosa che gli ho chiesto è stata: lo vuoi davvero? Lui ha risposto sì. Allora, ho ribattuto, dico sì anch`io. E` stata la mia ultima prova d`amore per luì». Mina Welby ha dolcezza e sorriso nella voce mentre ricorda gli ultimi istanti del marito Piergiorgio.
 Poi, quando si è resa conto di aver vinto la battaglia?
«E` stato lui a vincerla».
 Ma lei l`ha sempre sostenuto.
 «Sì, e con grandissimo dolore. Ma quando ho realizzato che lui era stato accontentato nel suo desiderio, ho accettato che finisse così. Dapprima non ero pronta a sopportarlo, ma quando ho visto che la sua vicenda aveva causato un`eco più grande, e tutta quella gente al suo funerale l`ha confermato, ho capito che dovevo prendere da lui il testimone».
Quando Piergiorgio le comunicò che voleva morire, come reagì?
«Come una persona che ami un`altra e non voglia lasciarla andare via. Ero attaccatissima a lui. Piero aveva un atteggiamento talmente dignitoso...non si lamentava mai. Solo ogni tanto diceva "non respiro, non ce la faccio più". E la sofferenza aumentava. Ho capito che dovevo aiutarlo».
 Cosa le diceva per convincerla?
«Ha sofferto tanto. Anche perché io non capivo. Tante volte mi ha detto che comprendeva il mio stato d`animo, poi aggiungeva: vedrai, quando tutto sarà finito, capirai».
Come ricorda le ultime ore?
 «Quel pomeriggio, il peso che provavo era così grande che mi sentivo come se dovessi morire io. Gli ho detto: quando sarà tutto finito, me ne andrò via, non mi farò più trovare. E lui mi ha risposto: il Calibano, però, deve andare avanti. Era il suo nickname nel blog (un personaggio de La Tempesta di Shakespeare, n.d.r.). Lì ho capito: mi aveva passato il testimone. L`avevo sempre aiutato, è vero, ma da sola? Poi tutto è venuto in modo naturale e ora vado avanti come un treno e collaboro con i radicali e l`associazione Luca Coscioni».
Il primo pensiero quando ha chiuso gli occhi?
«Un senso di liberazione per lui. Ho pensato: hai vinto».
 Lei è religiosa?
 «Sì. Mi sono ancora più fortificata nella mia fede e faccio tutto con maggiore motivazione. Inoltre, sento Piergiorgio ancora più vicino».
 Cosa pensa del dibattito sul testamento biologico?
«C`è una bruttissima proposta, il ddl Calabrò e una, quella del senatore Marino, che invece rispetta i diritti del cittadino».
 Sulla vicenda Englaro?
«Sono stati molto più cattivi con loro che con noi».