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"Il Pd ha scelto di non scegliere. E ha perso"
Intervista ad Emma Bonino

• da Il Manifesto del 12 febbraio 2009, pag. 4

di Eleonora Martini

Mentre il Pdl scatena l`ambaradam dam medìatìco imboccando M la via della «prevaricazione tra individui imposta per forza di legge», il Pd che fa? «Sceglie di non scegliere» e si perde nell`«orientamento prevalente». Emma Bonino, leader radicale e vicepresidente del Senato riflette su quanto accaduto e muove una critica molto dura anche al suo partito.

La mozione del Pdl approvata in Senato sembrerebbe chiudere Il dibattito, peraltro già viziato, sulla prossima legge sul testamento biologico. È così o i margini di manovra per fare una buona legge ci sono ancora?

La mozione del Pdl è un pessimo viatico per una legge per il testamento biologico mentre è utile per una legge contro. In questo sono d`accordo con il Professor Veronesi: meglio nessuna legge che una "cattiva" legge, vale a dire una legge che è anticostituzionale perché toglie la libertà di scelta alle persone.

Anche la mozione dei Pd, come quella maggioranza, partiva da un assunto che per molti scienziati è un falso ideologico e cioè che la nutrizione e l`idratazione artificiali non siano terapie mediche. Il Pd Inoltre aveva anche deciso di non fare ostruzionismo per evitare, dicono, la "contrapposizione frontale" tra le due opposte posizioni. Perché il Pd ha scelto di schiacciarsi sulla linea dei cattolici oltranzisti e perché la voce dei radicali non trova orecchie dentro il partito?

Penso che un partito politico deve assumere delle posizioni chiare per rispetto, tra l`altro, dei propri elettori, ovviamente consentendo sempre il dissenso che impropriamente viene denominato la libertà di coscienza, come se la coscienza ce l`avesse solo chi dissente. Il problema è che il Pd ha scelto di non scegliere fino all`ultimo, demandando ai gruppi parlamentari di individuare l`«orientamento prevalente». Che questo approccio fosse poco lungimirante abbiamo cercato di dirlo da mesi, chiedendo non solo che si votasse all`interno del gruppo, ma che se ne facesse una grande campagna nel Paese, magari convocando un Circo Massimo per la libertà e la laicità. Invece, il  Pd si è trovato impreparato e frastornato dall`iniziativa dirompente di Berlusconi. Eppure, viste le iniziative dei gruppi parlamentari Pdl sin da luglio ricordate quando vollero che Camera e Senato sollevassero un conflitto di attribuzione tra poteri dello Stato? -, poi quelle del ministro Sacconi e di Eugenia Roccella, poi le dichiarazioni sempre più invadenti e pressanti delle gerarchie ecclesiastiche e infine una discesa in campo di Berlusconi con i`ambaradam mediatico che ne è conseguito: tutto ampiamente prevedibile. Perché non ci hanno ascoltati? Buona domanda da rivolgere a Veltroni.

Nelle prime formulazioni dei ddi sul testamento biologico Il Pdl era stato meno schiacciato sulle posizioni Vaticane. Nelle ultime settimane tutto è cambiato, perché?

 Infatti la "proposta Tommasini" era diversa, e molto. Da tempo alcuni preparavano il terreno, ma tutto è davvero cambiato quando è intervenuto Berlusconi che però della faccenda non si è mai occupato sul serio. Non sono brava nelle dietrologie, anche se dubito che il Presidente del Consiglio sia dettato da profondissima convinzione. C`è chi parla dell`uso del corpo di Eluana per ridisegnare un nuovo equilibrio dei poteri nel nostro paese. Inoltre se fosse passato il ddl avrebbe dimostrato che poteva fare approvare qualsiasi legge in quattro giorni.

I radicali pongono giustamente il problema di disciplinare l`eutanasia, ma come se non fossero in Italia e in questo contesto politico. E qualcuno, da sinistra, critica anche l`eccessivo accento che voi ponete sulla libertà individuale dei cittadini senza invece soffermarsi di più sul vincoli di relazione tra individui e su quelli terapeutici. Cosa risponde a queste critiche.

Che sono campate in aria. Se io decido di non volere il sondino naso-gastrico, in che cosa porrei l`accento eccessivo sulla libertà individuale? Mentre mi sembra che dire «tu non potrai mai togliertelo» sia una prevaricazione insopportabile tra individui, appunto. Una prevaricazione, poi, imposta per forza di legge, il che inevitabilmente íntroduce elementi di uno Stato etico e non laico. Quanto all`eutanasia, ci è capitato spesso di sostenere e promuovere diritti civili in grande sintonia con l`opinione pubblica, ma quasi sempre considerati  dalla classe politica «fuori tempo o contesto». Capitò lo stesso per il divorzio e la lotta contro l`aborto clandestino...

Fecondazione artificiale, ricerca sulle staminali, e ora l`attacco alle libertà di cura e terapia. La destra si muove sempre più nell`ambito della biopotifica e ormai si fa sempre più possibile un nuovo, e stavolta vincente, attacco alla legge sull`aborto. Lei cosa ne pensa?

 Penso che se con i radicali non si ricrea d`urgenza nel paese una grande determinazione e mobilitazione "laica", ma tutto si lascia alle schermaglie parlamentari, beh, i numeri avranno la meglio, ovviamente. Appunto come accaduto per la legge 40 e come rischia di accadere per il testamento biologico...

Come ha vissuto dal Senato l`attacco di Silvio Berlusconi al Capo dello Stato e il bnrtto spettacolo che l`Aula ha offerto all`Italia la sera in cui è morta Eluana Englaro? Pensa che la crisi istituzionale sia superata o siamo solo all`inizio?

Beh, sentire in Aula, nell`ambito delle dichiarazioni di voto, la frase finale pronunciata dal vicepresidente dei senatori PdI Quagliarello, è stata una cosa da non credersi, da rimanere gelati. Per fortuna Anna Finocchiaro ha avuto la capacità di interpretare lo sdegno un po` di tutti. Poi, quando si è riconvocata l`assemblea, dopo l`interruzione, l`imbarazzo mi sembrava palpabile anche a destra. E stato il tentativo di creare un precedente in base al quale l`esecutivo può fare a meno dei pesi e contrappesi previsti dallo Stato di diritto scavalcando altri poteri autonomi dello Stato. Un colpo ulteriore ad un sistema italiano lontano dallo stato di diritto, compiutamente partitocratrico da tempo, troppo tempo.

Sabato prossimo lei sarà presente al convegno organizzato dai radicali per riflettere su questi ultimi giorni e sul testamento biologico. Quale lezione bisogna trarre dalle ultime vicende?

In questi anni - mi riferisco anche ai casi di Luca Coscioni, Piergiorgio Welby e Giovanni Nuvoli - siamo stati investiti da una manipolazione politicamediatica incredibile dove, appunto, la politica manipola i media e viceversa, Parlo di mistificazioni estreme, da Berlusconi quando dice che Eluana avrebbe potuto partorire, a quelle più sottotraccia, con falsi scoop, falsi miracoli, falsi pentiti a reti unificate. Ma, in previsione dei dibattiti e del voto alla Camera e al Senato, credo fondamentale che si capisca chiaramente una cosa: che l`informazione lottizzata e ma- nipolata è una peste per ogni paese democratico; che l`opinione libera dei cittadini si forma con il contraddittorio, e la si affossa con i] "lavaggio del cervello" a senso unico del monoparti- to Raiset. Per questo con esperti della comunicazione, scienziati, medici, cercheremo di analizzare «verità e menzogne, sotto il dominio violento della partitocrazia».



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