Radicali.it - sito ufficiale di Radicali Italiani
Notizie Radicali, il giornale telematico di Radicali Italiani
cerca [dal 1999]


i testi dal 1955 al 1998

  RSS
ven 03 mag. 2024
  cerca in archivio   RASSEGNA STAMPA
Caso Englaro, la verità e le menzogne

• da L’Unità del 13 febbraio 2009, pag. 37

di Emma Bonino e Gianfranco Spadaccia

La lotta contro il tempo per ottenere in fretta l`approvazione della legge che avrebbe dovuto "salvare" Eluana Englaro è stata condotta a suon di insulti e di menzogne. Gli insulti si qualificano da sé e soprattutto qualificano chi li ha lanciati. Alle menzogne invece risponderemo nel convegno «Verità e menzogne a proposito di "eutanasia", Luca Coscioni, Piergiorgio Welby, Eluana Englaro» (domani, ore 10, al Piccolo Eliseo di Roma) al quale parteciperanno fra gli altri Ignazio Marino, Furio Colombo e Stefano Rodotà. In attesa che riprenda lo scontro sul merito della legge sul testamento biologico, vorremmo riportare l`attenzione su due argomenti usati contro di noi e che forse non sono stati colti in tutta la loro gravità a causa del concitato clamore politico-mediatico che ha accompagnato gli ultimi giorni di Eluana. Il primo è l`accusa di Berlusconi di essere, noi, degli "statalisti". Berlusconi ci ha abituato alle barzellette, però faremmo male se passassimo questa sotto silenzio. Non solo perché in materia di vita e di morte c`è poco da scherzare ma perché questa sortita del Premier s`inserisce nella campagna rivolta ad alimentare l`equivoco che con la legge si voglia attribuire allo Stato un potere sulle nostre vite quando è esattamente il contrario: ciò che si vuole difendere è la facoltà della persona di scegliere se sottoporsi o no ad alcune terapie. Ma come: Berlusconi, Sacconi, Eugenia Roccella, l`intero governo e la sua maggioranza si propongono di toglierci questo diritto di scelta e d`imporci, non solo in caso di coma irreversibile, idratazione e alimentazione forzata e poi saremmo noi gli statalisti? E chi sceglierà per noi dal momento che Sacconi ha già annunciato la contrarietà del governo all`indicazione di una persona di fiducia esecutrice della mia volontà? Il secondo argomento, ancor più grave, è quello che intima al Parlamento e al Diritto di lasciare intorno al malato una "zona grigia" (sono le parole testuali usate da Angelo Panebianco sul Corriere della Sera), in cui a decidere sarebbero la pietà e l`affetto dei familiari supportati, immaginiamo, da qualche centinaio di euro al personale medico o paramedico. Per l`aborto, prima della legge 194, questa zona grigia è sempre esistita: si chiamava "aborto clandestino". Nel silenzio e nell`ipocrisia dovremmo ora rassegnarci ad una sorta di "fine vita clandestina"? Papà Englaro ha fatto scandalo proprio perché non ha voluto risolvere nel silenzio e nell`ipocrisia il dramma di sua figlia, perché ha creduto nella Costituzione, nella legge e nel diritto. Così facendo ha scosso e turbato le nostre coscienze, ci ha obbligato a interrogarci, a scegliere e a dividerci, mostrando a tutti che la contrapposizione non è fra il partito della vita e quello della morte, ma fra chi difende il diritto di autodeterminazione della persona e chi, invece, lo nega.



IN PRIMO PIANO







  stampa questa pagina invia questa pagina per mail