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Testamento biologico, obiettivo 5000 firme

• da Corriere della Sera - ed. Roma del 17 febbraio 2009, pag. 4

di P.Br.

«Venite a firmare per il registro del testamento biologico, saremo a fine settimana con i nostri banchetti a piazza Navona e a largo Argentina». Mina Welby chiama a raccolta per l`istituzione del «registro dei Testamenti biologici» presso il Comune di Roma, un`idea che può essere portata avanti con sole cinquemila firme. A proporre l`iniziativa è l`Associazione Luca Coscioni che ha deciso di raccogliere sottoscrizioni di cittadini per la presentazione di una delibera d`iniziativa popolare comunale. A prevederlo è l`articolo 8 dello Statuto comunale, secondo il quale cinquemila persone possono presentare  una proposta di delibera che deve essere poi votata dal consiglio comunale. La delibera proposta prevede che il comune istituisca un registro in cui chi vuole può archiviare il proprio testamento biologico. Il registro proposto è telematico e sarà inseribile in una rete di comuni italiani a cui potranno rivolgersi gli interessati, i medici ed i magistrati per essere certi delle volontà dei cittadini. «Se approvata, questa delibera avrà effetti immediati - ha ricordato il radicale Mario Staderini - consentendo ai cittadini di rendere certa e pubblica la loro scelta in materia di dichiarazioni anticipate  sui trattamenti sanitari». Insomma non potrà più accadere quanto è capitato con Eluana Englaro. Secondo i proponenti, il registro sarà uno strumento accessibile a tutti e soprattutto economico, a differenza dei costi previsti con i notai come dalla legge in discussione in parlamento. «Nessuno deve decidere al posto dei cittadini - ricorda Maria Welby -. Dopo le conquiste di mio marito Piergiorgio e della famiglia Englaro, qualcuno vorrebbe metterci tutti sotto tutela. Non deve mai più ripetersi quanto accaduto con la legge 40».



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