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Ricerca sulle staminali l'America volta pagina

• da Secolo XIX del 9 marzo 2009, pag. 7

di R.Es.

Lo aveva promesso  in campagna elettorale. Barack  Obama non intende tornare indietro  e vuole, anzi, compiere un altro  passo rivoluzionario nei confronti  della politica del suo predecessore  alla Casa Bianca, George W. Bush: il  presidente degli Stati Uniti firmerà  infatti un ordine esecutivo per eliminare  le restrizioni ai finanziamenti  federali perla ricerca sulle cellule staminali  embrionali. L`annuncio ufficiale  alla Casa Bianca è previsto per  domani, con una cerimonia alla presenza  di tre parlamentari Democratici  e Repubblicani. Si tratta del più  importante cambiamento di strategia  in materia scientifica ed etica della  nuova Amministrazione.  I limiti ai finanziamenti erano stati  introdotti otto anni fa da Bush,  nell`agosto 2001: il provvedimento limitava  di fatto lo studio ai 21 ceppi di  cellule staminali già esistenti  all`epoca, alcuni dei quali - secondo gli  esperti - presentavano difetti che ne  avrebbero reso comunque rischiosa o  impossibile l`applicazione per eventuali  trapianti. Obama, che in campagna  elettorale aveva promesso di  voler intervenire sulla questione,  aveva definito, in un suo discorso pronunciato  da senatore, le restrizioni a  questo tipo di ricerca come una condanna  «delle speranze di milioni di  americani che non hanno più tempo  per aspettare quelle cure che potrebbero  salvare loro la vita». «L`intenzione  di Obama era chiara - ha scritto  ieri il New York Times - ma la decisione  è comunque di grande interesse,  poiché riguarda una difficile e a  lungo controversa questione assieme  etica e scientifica». E, soprattutto in  un momento in cui Obama ha necessità  di un consenso bipartisan per affrontare  la crisi economica, si tratta di  un passo molto rischioso e che rischia  di negargli la disponibilità di molti.  L`annuncio di Obama non avrà immediate conseguenze sul piano scientifico,  precisa sempre il New York  Times, perché saranno necessari diversi  mesi al National Insitute of Health  (l`Istituto Nazionale di Sanità)  per definire le nuove linee e i protocolli  della ricerca.  La legge metterà a disposizione  degli scienziati centinaia di ceppi di  staminali sviluppate per lo studio di  diverse malattie come il diabete, il  morbo di Parkinson, quello di Alzheimer  o le lesioni al midollo spinale. I  dettagli tuttavia non sono chiari: se è  certo che il provvedimento non permetterà  la distruzione di embrioni,  molto dipenderà dalla fonte di cellule  che sarà possibile utilizzare: se cioè si  potranno creare embrioni ad hoc o se  viceversa occorrerà limitarsi a quelli  congelati forniti dalla cliniche per la  fertilità (embrioni che sarebbero destinati  comunque ad essere distrutti),  con un conseguente minor numero di  ceppi disponibili.  E prevedibile un`ondata di critiche  dai settori più conservatori, che ora dopo  essersi inizialmente schierati  contro qualsiasi ricerca in ambito genetico  - difendono l`utilizzo delle cellule  staminali adulte, prive di implicazioni  etiche e per le quali iniziano ad  aversi le prime indicazioni di effettiva  applicazione. Tuttavia gli esperti sottolineano  come allo stato non sia possibile  affermare con certezza quale  linea di ricerca possa promettere i risultati  più significativi, e dunque sia  necessario proseguire su più fronti.  La svolta di Obama ha trovato molti  consensi anche in Europa. Marco  Cappato, deputato europeo radicale e  segretario dell`Associazione Luca Coscioni,  ha parlato di “segnale di speranza  per la comunità scientifica internazionale,  e per tutti i cittadini,  nonché una battuta d`arresto per i  fondamentalismi che operano su  scala globale”.



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