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Stop alla legge 40: niente limiti alla fecondazione

• da Libero del 2 aprile 2009, pag. 15

di Enrico Paoli

La Corte Costituzionale interviene a gamba tesa sulla legge che regola la fecondazione assistita. I giudici della Consulta, in particolare, hanno dichiarato l`illegittimità costituzionale dell`articolo che limita a tre il numero degli embrioni da impiantare. Per il ministro dei Beni Culturali, Sandro Bondi, la decisione della Consulta, rappresenta un vero e proprio colpo di mano. «E una sentenza che pone un problema grave per la nostra democrazia. La sovranità del Parlamento viene intaccata», ha detto l`esponente del PdL, «Si tratta di un problema democratico», ha proseguito Bondi, «e dell`orientamento culturale prevalente di organismi costituzionali». Insomma, quella della Consulta è una sentenza politica. Una posizione, quella del ministro dei Beni Culturali, ampiamente condivisa dall`esponente dell`Udc Luca Volontè e dal presidente del partito, Rocco Buttiglione. «Urgono interventi forti e decisi per impedire il saccheggio ideologico della Consulta contro leggi e volontà popolari "prolife"», dice il deputato centristra, «siamo al golpe delle "lobby antivita"». Per Buttiglione nessuno deve «portar via la Costituzione al popolo italiano, sequestrandola a favore di una ideologia odi una linea politica». Decisamente più pragmatica la posizione del sottosegretario al Welfare con delega ai temi etici, Eugenia Roccella. «La legge 40  non è stata bocciata, ora però sarà indispensabile emanare al più presto nuove linee guida che possano eliminare qualsiasi contraddizione», dice il sottosegretario, «chi interpreta questa sentenza della Corte Costituzionale come un`apertura alla diagnosi preimpianto, commette un`operazione dubbia e prematura». Anche perché, ricorda la Roccella, «questa legge ha dato buoni risultati». Toni diametralmente opposti da parte dei radicali e degli esponenti dell`opposizione. Anna Finocchiaro, presidente dei senatori Pd, non è rimasta sorpresa dalla sentenza, visto che «alcune parti della legge, già nella discussione parlamentare, erano apparsi irragionevoli». Marco Cappato e Rocco Berardo, segretario e tesoriere dell`Associazione Luca Coscioni, sono particolarmente soddisfatti del risultato. «I casi arri vati alla Corte Costituzionale hanno dimostrato quanto piena di ideologia sia la legge italiana sulla fecondazione assistita». Lapidario il commento del segretario del Pd, Dario Franceschini. «Le sentenze della Corte vanno sempre rispettate». A presentare il ricorso, con tre distinte ordinanze, sono stati il Tar del Lazio e il Tribunale di Firenze, ai quali si erano rivolti, rispettivamente, la World association reproductive medicine (Warm) e una coppia non fertile di Milano affetta da esostosi, una grave malattia genetica (con tasso di trasmissibilità superiore al 50%) che genera la crescita smisurata delle cartilagini delle ossa. Queste norme, secondo i giudici del Tribunale di Firenze e del Tar del Lazio, sono in contrasto con diversi principi tutelati dalla Costituzione. Positivi, infine, i pareri dei ginecologi Severino Antinori e Carlo Flamigni.



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