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Sessant'anni per essere come gli altri
Via libera al ddl che consente al malato intrasportabile grave di votare dal proprio domicilio

• da Terra del 7 maggio 2009, pag. 2

di Liliana Chiaramello

Un diritto civile costituzionalmente codificato dall'articolo 48 e negato per sessant'anni a migliaia di cittadini italiani. Dopo anni di battaglie extraparlamentari avviate da Rita Bernardini, deputato radicale eletta nelle liste del Pd, e di militanza politica di persone come Luca Coscioni e Piergiorgio Welby, ieri, finalmente, il via libera definitivo di palazzo Madama al disegno di legge che consente al malato intrasportabile grave di votare presso il proprio domicilio. "Possiamo affermare che in Italia viene finalmente introdotto il suffragio universale - ha dichiarato Rita Bernardini - che permette ai tanti elettori disabili di partecipare alla vita democratica del Paese.

C'è ancora un passo fondamentale, però, da fare affinchè il voto domiciliare diventi effettivo anche per i disabili intrasportabili non dipendenti da apparecchiature elettromedicali - continua Bernardini - ed è informare di questa possibilità coloro che ne hanno diritto.

Il testimone, dunque, ora passa dal Parlamento ai mezzi di informazione, chiamati a svolgere un compito cui fino a oggi hanno abdicato per distrazione, negligenza o per esigenze di un'agenda che troppo spesso non tiene conto dei reali bisogni dei cittadini".

Difatti, come ricorda il senatore Marco Perduca della delegazione radicale nel gruppo del Pd, l'ordine del giorno adottato al Senato all'unanimità prevede che siano le istituzioni a informare, quanto più massicciamente possibile, il malato intrasportabile grave sul diritto di voto. Sono pochi i giorni che restano a disposizione per fare domanda e godere di questo diritto già in occasione delle elezioni europee e amministrative del 6 e 7 giugno.



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