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I preservativi a scuola? Studenti felici, presidi divisi

• da Corriere della Sera - ed. Roma del 19 giugno 2009, pag. 2

di Maria Rosaria Spadaccino

I più contenti sono gli studenti del Liceo scientifico Archimede, approvano l’istallazione a scuola dei distributori di condom, proposta ieri dalla Provincia «E un provvedimento necessario, non avremmo lo stesso imbarazzo rispetto all’acquisto in farmacia», dicono. E precisano: «Se poi profilattici dovessero venir consumati dentro lo stesso istituto, questo poteva accadere anche prima». Quindi con una considerazione lapidaria tagliano la testa alle polemiche scatenate ieri dalla mozione, presentata da Gianluca Peciola, coordinatore di Sinistra e Libertà, alla Provincia. «Questa mozione è meritevole - commenta il presidente Nicola Zingaretti -, perché si preoccupa sia dell’informazione che della prevenzione. L’istallazione dei distributori sarà collegata ad una campagna educativa e scientifica, ovviamente nel rispetto dell’autonomia scolastica». Sì, perché l’ultima parola spetterà ai presidi; a settembre riceveranno il pacchetto informazione e prevenzione della Provincia, e potranno decidere se aderire e istallare il distributore. Anche se Mario Rusconi, presidente romano dell’associazione nazionale presidi, non si entusiasma: «I problemi della scuola sono ben altri». Di parere opposto il collega Cosimo Guarini, dirigente scolastico dei liceo Mamiani:«È un momento educativo, gli studenti devono confrontarsi con questa realtà». La richiesta di macchine distributrici di condom è stata sostenuta da firme raccolte da giovani Democratici, circolo omosessuale Mario Mieli, associazione Luca Coscioni e Sinistra e Libertà. Parallelamente all’istallazione dei distributori partirà anche «Consapevolezza e libertà», campagna d’informazione contro il diffondersi del virus dell’Aids. «L’approvazione di quest’atto è di notevole importanza commenta Peciola - perché l’utilizzo del preservativo è l’unica barriera per impedire il contagio da malattie sessualmente trasmissibili. In un momento in cui l’utilizzo di questi metodi contraccettivi, secondo l’istituto superiore di sanità, registra una battuta d’arresto». Il documento è stato approvato con 13 voti del Pd, 4 di Sinistra e Libertà, uno del Pdl. «Lo ritengo un atto bipartisan - precisa Zingaretti - perché la salute dei ragazzi dovrebbe essere un interesse comune, da non politicizzare. Bisogna aver paura di lasciare i nostri giovani nella solitudine, spero che sulla votazione non ci sia stata una contrarietà ideologica». Per questo il presidente sottolinea un passaggio della mozione dove ci si impegna per «la tutela della salute dei cittadini, in particolare delle fasce economicamente o culturalmente più deboli». Ma non ci credono gli studenti di Azione Studentesca, e definiscono il provvedimento solo: «Uno specchietto per l’allodole».



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