Radicali Italiani ha deciso di aderire e di partecipare all’iniziativa prevista per stasera, mercoledì 2 settembre alle ore 22, in via di San Giovanni in Laterano, “la gay street romana”, a seguito degli attentati di ieri e delle violenze di questi giorni contro la comunità GLBT italiana e romana in particolare.

La manifestazione, organizzata da Arcigay Roma, ArciLesbica Roma, Libellula, Azione Trans, Fondazione Massimo Consoli ma “aperta all’adesione e a contributo di tutte e tutti”, ha come slogan “Roma contro l’omofobia e la transfobia – Uniti per combattere l’intolleranza”.

I promotori invitano a ritrovarsi alla Gay Street, a partire da oggi tutti i mesi, per ribadire l’indignazione e la denuncia, fino a quando non verrà approvata una legge contro l’omofobia e la transfobia, e sottolineano che si tratta di una prima iniziativa che rappresenta una tappa verso una manifestazione nazionale contro l’omofobia e la transfobia.

I radicali saranno presenti, oltre che con la partecipazione dei propri dirigenti nazionali, con i militanti e il più classico banchetto per la raccolta firme sugli otto referendum regionali, promossi dall’associazione “Radicali Roma”: fra le proposte di democrazia diretta offerte all’iniziativa politica dei cittadini laziali vi sono anche un quesito abrogativo della “legge Storace sulla famiglia”, legge regionale del 2001 che prevede diritti e sostegni solo alle famiglie fondate sul matrimonio, ed uno propositivo “per interventi a sostegno dei componenti le famiglie di diritto e di fatto”. La raccolta firme sarà effettuata nei pressi del locale “coming-out GLBTbar”, contro il quale già nel febbraio del 2008 vi fu un attacco incendiario.