Come parabola non è niente male. In soli due anni (e 25 di età ) Giulia Innocenzi è passata da coordinatrice degli studenti dell’associazione "Luca Coscioni" a candidata (largamente sconfitta) alla segreteria dei Giovani democratici, a volto televisivo. Prima della piccola Red, dove ha condotto un talk dal titolo provocatorio Punto G. Ora forse addirittura della trasmissione di Michele Santoro Annozero. «Non ho firmato ancora nessun contratto», chiarisce la giovane radicale, ma non smentisce i contatti. A lei spetterebbe il posto di Manuela Granbassi, impegnata quest’anno nei mondiali di scherma. Dal fioretto della Granbassi, Santoro (che rischia di vedersi spuntare la spada di Travaglio) passerebbe così alla sciabola della Innocenzi. Già , perché la nostra è un tipetto tosto. Lo sanno bene i suoi ex avversari alle primarie dei Giovani democratici, a partire dal vincitore Fausto Raciti, con il quale non è stata mai tenera. Ma un po’ tutto il Pd è stato oggetto delle sue polemiche, nonostante fosse stato permesso a lei quello che fu impedito a Pannella, grazie a un regolamento molto "aperto". E non importa se poi è andata male: lei stessa ammetteva candidamente di voler utilizzare la competizione come trampolino di lancio personale. Non è un caso che fosse l’unica candidata ad avere un’addetta stampa a rispondere al telefono per lei. Potenza della macchina radicale. Così, mentre Raciti prova (con scarso successo) a far decollare i Gd, la Innocenzi ha già preso il volo. Chissà se manderà almeno una cartolina di ringraziamento al Nazareno.