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"Non toccate la legge sul biotestamento"

• da La Repubblica del 24 settembre 2009, pag. 19

di Marco Politi

Grandi manovre in vista del dibattito sul testamento biologico. Mentre il presidente della Camera Fini si impegna a garantire a ogni deputato l´esercizio della massima libertà di coscienza, il Segretario di Stato vaticano Bertone - in un incontro tenuto segreto sino all´ultimo momento - preme sul leader della Lega Bossi perché il testo non venga stravolto rispetto a come è stato votato al Senato. Cioè senza l´autodeterminazione del paziente.
E´ appena passato un mese dalle violente polemiche della Lega nei confronti di esponenti vaticani (il presidente del Consiglio per i migranti mons. Vegliò e il segretario mons. Marchetto) e Umberto Bossi porta a segno due risultati nel suo tentativo di costruirsi un rapporto diretto con la gerarchia ecclesiastica. Il 4 settembre ha incontrato per un´ora di colloquio il presidente della Cei Bagnasco. E ieri si è recato in Vaticano in udienza con il cardinale Bertone. Il porporato, nell´ampio giro di orizzonte, ha chiesto che sia mantenuto nelle sue linee portanti il testo del Senato sul testamento biologico. Bossi, a quanto trapela, avrebbe garantito che vi saranno miglioramenti tecnici ma che l´impianto di fondo rimarrebbe intatto.
Esattamente l´opposto di quanto hanno appena chiesto venti parlamentari del Pdl e di quanto auspicato da una delegazione radicale, recatasi ieri dal presidente della Camera portando tremila dichiarazioni di volontà anticipate raccolte on line nei mesi scorsi. La volontà di autodecisione dei pazienti è stata illustrata da Marco Cappato e Mina Welby per l´associazione «Luca Coscioni» e Luigi Manconi per l´associazione «A buon diritto».
Fini - hanno poi dichiarato i radicali - ha auspicato che l´imminente dibattito in aula avvenga in un «clima pacato e scevro da ogni pregiudizio» e ha espresso il suo personale impegno perché la discussione si svolga «nel doveroso rispetto del diritto di ogni deputato di esprimersi secondo coscienza».
Per il presidente della commissione Affari sociali della Camera, Domenico Di Virgilio (Pdl), il testo è «migliorabile» e si sta lavorando in un clima di «maggiore serenità». La maggioranza del Pdl, tuttavia, su input di Berlusconi e seguendo la linea del ministro Sacconi e del sottosegretario Eugenia Roccella (su cui il Vaticano fa grande affidamento) è per riaffermare che la nutrizione e l´idratazione artificiali siano «obbligatori». Lo stesso Di Virgilio è peraltro contrario a una legge morbida e la vuole «completa» come al Senato.
Sull´incontro Bossi-Bertone bocche cucite sia alla Lega che in Vaticano. Il Senatur annette all´udienza la massima importanza anche per mostrare a Berlusconi di avere un proprio filo diretto con la Santa Sede. Bertone prosegue la sua diplomazia parallela a quella della Cei, mentre l´episcopato sta preparando un´iniziativa per commemorare l´Unità d´Italia. Il Vaticano si è limitato a confermare che all´«udienza privata» hanno partecipato anche Renzo Bossi, la vicepresidente del Senato Rosi Mauro e i capigruppo di Camera e Senato Cota e Bricolo.


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