Radicali.it - sito ufficiale di Radicali Italiani
Notizie Radicali, il giornale telematico di Radicali Italiani
cerca [dal 1999]


i testi dal 1955 al 1998

  RSS
mar 30 apr. 2024
  cerca in archivio   RASSEGNA STAMPA
Pressing radicale dal basso

• da E' Vita (Avvenire) del 8 ottobre 2009, pag. 3

La mobilitazione per aprire in tutti i Comuni i registri per il biotestamento si è tenuta lo scorso 11-12 luglio. A indirla è stata l’Associazione Luca Coscioni e A Buon Diritto, altra associazione libertaria presieduta da Luigi Manconi. «Il valore di queste iniziative è straordinario - scriveva in un comunicato la Coscioni -: si responsabilizza l’amministrazione pubblica nella ricezione e validazione gratuita dei biotestamenti al livello più vicino al cittadino; si manda un messaggio molto chiaro ai parlamentari che lavorano per l’abrogazione di questo diritto». I Radicali de nomine e de facto che animano la Coscioni e la tante sigle alleate non hanno tradito i propri proclami. Così negli ultimi mesi si sono moltiplicate le simboliche aperture dei registri comunali. Per dire, il 10 settembre scorso Paolo Russomando, sindaco pd di Giffoni Valle Piana (Sa) ne ha istituito uno. Presentando sette giorni dopo l’iniziativa, a Salerno, insieme a Filomena Gallo, vice segretario dell’associazione Coscioni e presidente della Commissione provinciale per le pari opportunità. Sempre il 17 settembre il consiglio provinciale di Pisa ha approvato una delibera avanzata da un consigliere pd e iscritto alla locale, cellula Coscioni, che estende a  tutti i residenti della provincia la possibilità di sottoscrivere le proprie volontà anticipate di trattamento. Il 30 settembre il consiglio comunale di Gradisca d’Isonzo ha discusso la proposta avanzata da Lorenzo Cenni, segretario dell’associazione radicale Trasparenza è Partecipazione di Gorizia. E via dicendo. Fino ai casi che hanno fatto più rumore: da Cagliari, dove il registro è stato approvato dal consiglio provinciale su proposta di Sandro Cancedda (Idv), che lo scorso maggio aveva accolto Mina Welby nella sua puntatina sarda per promuovere l’iniziativa; fino al recente e tumultuoso caso di Firenze, il cui consiglio comunale, già distintosi per la cittadinanza onoraria concessa a Beppino Englaro, ha ottenuto l’agognato e simbolico registro. Provocazioni disseminate sul territorio (una utile mappa è quella curata dall’associazione Coscioni: www.lucacoscioni.it/mapparegistro) che confermano l’intramontabile tattica che fa da pendant alle iniziative giudiziarie: il pressing dal basso per poi sfondare nei tribunali. E il Parlamento? Scavalcato.



IN PRIMO PIANO







  stampa questa pagina invia questa pagina per mail