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Ambiente e demografia

• da Terra del 27 ottobre 2009

di Annalisa Chirico

Mirella Parachini, ginecologa radicale, da sempre in prima linea nella lotta per l’affermazione dei diritti sessuali e riproduttivi è intervenuta al Congresso online dell’Associazione Luca Coscioni. La Parachini, presidente della Fiapac (Federazione internazionale degli operatori di aborto e contraccezione), stabilisce un collegamento tra il diritto alla salute riproduttiva e la questione demografica: «Studi recenti sull’impatto ambientale della sovrappopolazione mettono in evidenza l’esigenza di un controllo della fertilità». Tuttavia, la ginecologa è consapevole della complessità del tema e ritiene «difficile schierarsi immediatamente e istintivamente da una parte piuttosto che un’altra». La tensione tra l’inquinamento ambientale, unito al cambiamento climatico, e l’incremento demografico sono una sfida che l’Associazione Coscioni non può ignorare. Ricordando che la Conferenza Onu sulla popolazione e lo sviluppo nel 1985 ha inserito il diritto alla salute riproduttiva tra i diritti umani fondamentali, la Parachini ribadisce l’importanza della diffusione della contraccezione, sebbene alcuni studi dimostrino che non si può stabilire una proporzionalità diretta tra incidenza dell’abortività volontaria e ricorso agli anticoncezionali. Un esempio è la Francia, dove a un diffuso ricorso alla contraccezione si abbina un elevato tasso di abortività. In conclusione la Parachini sottolinea come il Congresso online abbia permesso di raggiungere molte persone, soprattutto disabili, che altrimenti non avrebbero potuto prendere parte al dibattito interno dell’Associazione. L’incontro con i disabili «ti apre un mondo al quale non puoi chiudere la porta». Un cenno al primo incontro con Luca Coscioni. Da lì si riparte.



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