Mirella Parachini, ginecologa radicale, da sempre in prima linea nella lotta per l’affermazione dei diritti sessuali e riproduttivi è intervenuta al Congresso online dell’Associazione Luca Coscioni. La Parachini, presidente della Fiapac (Federazione internazionale degli operatori di aborto e contraccezione), stabilisce un collegamento tra il diritto alla salute riproduttiva e la questione demografica: «Studi recenti sull’impatto ambientale della sovrappopolazione mettono in evidenza l’esigenza di un controllo della fertilità ». Tuttavia, la ginecologa è consapevole della complessità del tema e ritiene «difficile schierarsi immediatamente e istintivamente da una parte piuttosto che un’altra». La tensione tra l’inquinamento ambientale, unito al cambiamento climatico, e l’incremento demografico sono una sfida che l’Associazione Coscioni non può ignorare. Ricordando che la Conferenza Onu sulla popolazione e lo sviluppo nel 1985 ha inserito il diritto alla salute riproduttiva tra i diritti umani fondamentali, la Parachini ribadisce l’importanza della diffusione della contraccezione, sebbene alcuni studi dimostrino che non si può stabilire una proporzionalità diretta tra incidenza dell’abortività volontaria e ricorso agli anticoncezionali. Un esempio è la Francia, dove a un diffuso ricorso alla contraccezione si abbina un elevato tasso di abortività . In conclusione la Parachini sottolinea come il Congresso online abbia permesso di raggiungere molte persone, soprattutto disabili, che altrimenti non avrebbero potuto prendere parte al dibattito interno dell’Associazione. L’incontro con i disabili «ti apre un mondo al quale non puoi chiudere la porta». Un cenno al primo incontro con Luca Coscioni. Da lì si riparte.