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Sin della Val Basento: L?on. Elisabetta Zamparutti ha presentato interrogazioni sull?area Mythen e l?area ex-Materit

21 dicembre 2009

 

  • Dichiarazione di Maurizio Bolognetti, Direzione Nazionale Radicali Italiani e Segretario di Radicali Lucani
Prosegue l’attività di sindacato ispettivo sui Siti di Bonifica lucani di Elisabetta Zamparutti, deputata radicale eletta nelle liste del PD.
L’on. Zamparutti ha presentato nelle scorse ore due interrogazioni sul Sito di Bonifica di interesse nazionale della Val Basento(SIN).
Le interrogazioni riguardano l’area della ex-Materit, azienda che produceva manufatti in amianto, e l’area Mythen.
Dalla lettura del verbale dell’ultima Conferenza di Servizio Decisoria sul Sin Val Basento, tenutasi a Roma il 22 dicembre 2008, emerge un dato sconcertante: a 6 anni dall’istituzione del Sin della Val Basento, siamo ancora alle richieste di messa in sicurezza della falda.
L’inchiesta dell’Associazione Radicali Lucani sui Sin della Val Basento e di Tito, in questi giorni si è ulteriormente arricchita con due nuovi video sull’Area Diaframmata e sulla Mythen spa. I video sono disponibili sul sito www.fainotizia.it
In attesa di poter conoscere le risposte dei Ministeri interrogati dall’on. Zamparutti, ci chiediamo se il sindaco di Ferrandina sia pienamente consapevole dello stato di avanzato degrado del territorio che governa.
Degrado che emerge prepotentemente, oltre che dai verbali ministeriali, anche dalle nostre video-inchieste.
Il sindaco di Ferrandina, Ricchiuti, oltre ad inviare affettuose lettere al dott. Paolo Scaroni(amministratore delegato dell’Eni), farebbe bene a preoccuparsi della situazione di devastazione ambientale del suo territorio.
Gioverà segnalare al primo cittadino di Ferrandina, che sull’Area Diaframmata della Syndial pende una richiesta da parte della STE finalizzata all’installazione, conduzione e gestione di un impianto per il trattamento di rifiuti liquidi non pericolosi.
Eppure, il 22 dicembre 2008, il Ministero in relazione all’area Syndial invitava la società, che fu Enichem, ad attivare misure di messa in sicurezza della falda acquifera. Sembra incredibile, ma, a quanto pare, su un sito che è un’autentica bomba ecologica, ubicato in un territorio devastato da veleni di ogni tipo, qualcuno vorrebbe avviare un’attività per il trattamento di rifiuti. Ci chiediamo: “Non è arrivata, e non arriva, già abbastanza monnezza, legale e illegale, a Ferrandina e nell’intera Val Basento?”
Suggeriamo al Sindaco Ricchiuti di dare un’occhiata al sito www.rifiuticonnection.it. Troverà notizie di sicuro interesse, e magari potrà trarre ispirazione per rivolgere qualche domanda all’ing. Francesco Leone della Syndial Spa.
 
Interrogazione a prima Firma Elisabetta Zamparutti
Al Ministro dell’Ambiente
Al Ministro della Salute
Al Ministro dell’Interno
Premesso che:
la Conferenza di Servizio Decisoria del 24/1/2008 ha ribadito, in merito all’area dello stabilimento ex-Materit, la richiesta al Comune di Ferrandina di rimozione immediata dell’amianto ancora presente nell’area dello stabilimento e quello ivi raccolto in numerosi “big bags” accumulati all’interno dei capannoni;
la stessa Conferenza di Servizio ha preso atto dei risultati della caratterizzazione presentati dall’azienda, fatta salva la validazione da parte di Arpab, subordinatamente al recepimento delle seguenti prescrizioni:
  • l'attivazione di un intervento di messa in sicurezza d'emergenza dei suoli alla luce della contaminazione da amianto riscontrata nei medesimi suoli;
  • l'attivazione di un intervento di messa in sicurezza d'emergenza della falda, alla luce della contaminazione dei parametri Manganese, esaclorobutadiene e Tricloroetilene riscontrata nelle medesime acque sotterranee;
  • il chiarimento dell’anomalia relativa alla cartografia isofreatica allegata al documento;
  • la verifica in accordo con ARPAB del corretto funzionamento delle reti tecnologiche. Inoltre i sondaggi dovranno essere mirati ad indagare le predette aree interessate delle predette reti tecnologiche (serbatoio, condotte) e in generale le aree interessate dai centri di pericolo individuati;
  • la specifica della tipologia, dei luoghi di raccolta, dell’eventuale trattamento interno e della tipologia di smaltimento dei rifiuti solidi e liquidi prodotti dall’Azienda;
la Conferenza dei servizi istruttoria del 25 /11/08 ha evidenziato l’inadempienza da parte del Comune rispetto a quanto già deliberato e ha ribadito la necessità di rimozione immediata dell’amianto ancora presente nell’area dello stabilimento e quello ivi raccolto in numerosi “big bags” accumulati all’interno dei capannoni;
A pochi metri dall'area così descritta dal Ministero a distanza di circa un anno da quell’ultima la Conferenza di Servizio oggi esiste una discarica abusiva e un campo coltivato a grano:
 
si chiede di sapere:
se i Ministri interrogati siano al corrente di questa situazione;
per quali ragioni non si è svolta nel novembre 2009 la Conferenza di Servizio;
quali provvedimenti si intendano adottare per far sì che siano realizzati con la massima urgenza gli interventi per la messa in sicurezza dell’area contaminata da amianto e altre sostanze tossiche.
Interrogazione a prima firma Elisabetta Zamparutti
Al Ministro dell’Ambiente
Al Ministro della Salute
Premesso che:
la Conferenza dei servizi decisori del 24 gennaio 2008 aveva deliberato, in merito alla Mythen:
1)    di sollecitare l’attivazione dell’intervento di messa in sicurezza d’emergenza della falda;
2)    di realizzare a valle della barriera idraulica, ulteriori peziometri da utilizzare sia per prove idrogeologiche che idrochimiche a verifica dell’efficacia e dell’efficienza dello sbarramento;
3)    di richiedere agli enti di controllo un report tecnico al fine di verificare l’attuazione della misura di messa in sicurezza d’emergenza della falda e l’efficacia e l’efficienza della medesima;
4)    che le acque di falda contaminate, emunte ai sensi delle disposizioni comunitarie debbono essere considerate un rifiuto liquido e, come tale, gestite in conformità con le vigenti norme in materia di rifiuti;
5)    che l’utilizzo a fini ammissibili ad uso domestico deve essere subordinato ad apposita caratterizzazione da parte dell’ARPAB;
6)    di presentare validazione da parte dell’ARPAB delle campagne analitiche sulle acque di falda del 29 giugno 2005;
7)    di ricordare infine che gli elaborati devono essere sottoscritti da tecnici abilitati nei limiti delle proprie competenze professionali;
8)    di sollecitare la trasmissione degli approfondimenti sul ritrovamento del Piombo in acque di falda in accordo con ARPAB richiesti dalla conferenza dei servizi decisoria del 15 febbraio 2007;
la Direzione generale per la qualitĂ  della Vita connota prot. 4463/Qdv/D1 del 22 febbraio 2008 ha sollecitato quanto richiesto dalla Conferenza dei servizi;
la conferenza di servizi istruttoria del 25 novembre 2008 ha verificato che non risulta pervenuta alcuna comunicazione in merito a quanto richiesto;
si chiede di sapere
se i Ministri interrogati siano al corrente di questa situazione;
per quali ragioni non si è svolta nel novembre 2009 la Conferenza di Servizio;
quali provvedimenti si intendano adottare per far sì che siano realizzati con la massima urgenza gli interventi richiesti a tutela dell’ambiente e della salute pubblica.


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