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Pullia: Pierino Gelmini e la telefonata natalizia di Silvio

22 dicembre 2009

  • Dichiarazione di Francesco Pullia, direzione di Radicali Italiani:
Pierino Gelmini, ex don perché ridotto, per sua stessa richiesta, dal Pontefice allo stato laicale per potersi meglio difendere, a suo dire, nell'inchiesta della procura di Terni che lo vede accusato di molestie sessuali da alcuni ex ospiti della sua struttura, gongola per la conferma di una telefonata che riceverà il giorno di Santo Stefano. Una chiamata importante, di quelle che contano, eccome, per uno come lui che non ha fatto mai mistero di provare per il potere la stessa attrazione di una calamita.
Il fondatore della Comunità Incontro, istituzione che vanta 164 sedi italiane e circa 74 residenze estere, già componente, negli anni ruggenti, del Comitato nazionale del PSI, sarà onorato il 26 dicembre nientemeno che di un collegamento diretto con Sua Emittenza, nonché Capo del Governo in versione incerottata, Silvio Berlusconi. L’evento programmato sarà alle 17.
“Sono felice – ha affermato ai giornali dal Molino Silla di Amelia – perché anche in questo momento di sofferenza il presidente Berlusconi vuole dimostrare ancora la sua vicinanza alla nostra comunità. Gli ideali dei nostri ragazzi trovano in lui la loro realizzazione”.
Per la cronaca, va ricordato che nel 2005 Pierino Gelmini ricevette proprio da Berlusconi, allora Presidente del Consiglio, circa cinque milioni di euro per alcuni interventi in Thailandia seguiti successivamente da 450 mila euro per l'emergenza Tsunami.
Molino Silla di Amelia, d’altronde, da tempo è tappa obbligata per esponenti prevalentemente del centrodestra.
Maurizio Gasparri e Carlo Giovanardi, tanto per citare alcuni nomi di rilievo, sono di casa nella località umbra. Più di una volta vi si è recato anche Gianfranco Fini, responsabile insieme al nominato Giovanardi della vigente legge sulla droga, legge che non pare avere sortito grandi risultati se non l’aumento del traffico della cocaina, l’arresto (e, purtroppo in diversi casi, la morte) di tanti occasionali consumatori di droghe leggere, l’ulteriore incremento dei ricavi, di per sé già inestimabili, della malavita organizzata.
Non sappiamo se quest’anno Fini renderà nuovamente omaggio al Gelmini. Ci si augura, però, che, considerata la fase di ripensamento che l’attuale Presidente della Camera sta attraversando, Babbo Natale gli porti in dono anche il coraggio necessario per rivedere drasticamente un insieme di norme inefficaci, rispondenti solo ad una logica di propaganda e all’ideologia proibizionista.
 
 
 
 
 


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