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Costituzione. Massari, Brunetta scopre una Costituzione mai attuata o aggirata: benvenuto!

3 gennaio 2010

Sostiene Brunetta: “Ci sono parti della Costituzione mai attuate, come quelle sui sindacati e sui partiti, e parti "che vengono aggirate", come quelle sulla magistratura”.

 

Alessandro Massari, della direzione nazionale di Radicali italiani commenta in questo modo: “benvenuto!”

 

Brunetta sa bene quanto i radicali si battano per il rispetto dello Stato di diritto nonostante partiti, sindacati, Confindustria, magistratura, media. Eppure il “Caso Italia”,  sintesi politica della sistematica violazione delle norme di rango ordinario e costituzionale, è stato denunciato formalmente dai radicali sin dal 1984, nelle sale del Parlamento europeo, con un convegno che aveva proprio quel titolo. Tesi ribadita e attualizzata nel corso dell’ultima “falsata” campagna elettorale –  nel documento politico intitolato “La peste italiana”- con il quale abbiamo ripercorso un sessantennio di atti e fatti  incostituzionali che sono stati perpetrati con metodo ed intenti comuni, proprio quelli denunciati, oggi, da Brunetta, dai partiti che hanno occupato le Istituzioni.

 

Non ricordiamo in quell’occasione cahier de doleance del Ministro. Eppure, come sempre, ci furono forzature legali e violazioni costituzionali oltre allo sbrigativo rimpiazzo della legge elettorale o la lobotomizzazione della commissione bicamerale RAI, bloccata per un anno con il “Caso Villari”. Per i radicali, in aggiunta, come sempre fu negato l’accesso ai mezzi di comunicazione, innanzi tutto della RAI. Gli elettori sono realmente tali solo se consapevoli delle di tutte le ragioni in campo grazie al rispetto della condizione minima per ottenerlo in una democrazia liberale: il “conoscere per deliberare”.

E  Pannella aveva ed ha sul petto la stella gialla.

 

Sostiene Brunetta: “La distribuzione fiscale è fortemente iniqua ma incastrata dai debiti fatti in passato e dal deficit che incombe. In Italia chi paga le tasse ne paga troppe e per loro la pressione fiscale è insopportabile. C'é però chi non le paga del tutto o che riesce ad evadere o eludere. Gli squilibri fiscali sono il compromesso sociale su cui è fondata la repubblica italiana, un compromesso iniquo, balordo, che è la costituzione materiale su cui è basata l'Italia. Questo è il tema dei temi perché vuol dire lavoro, welfare, infrastrutture. Se mancano all'appello 100-120 miliardi di euro di gettito vuol dire che potremmo avere le migliori scuole del mondo, le migliori infrastrutture, la migliore rete telematica, i migliori ammortizzatori sociali del mondo. Sarebbe un'Italia diversa e migliore". 

 

Alessandro Massari, della direzione nazionale di Radicali italiani commenta in questo modo: “bentrovato!”

 

Peccato che un altro ministro, quello competente, pochi giorni fa abbia pronunciato parole diametralmente opposte,  un vero e proprio elogio dell’evasore fiscale. Sappiamo chi ha ragione, ma sappiamo anche chi decide, purtroppo!

 

Alessandro Massari, della direzione nazionale di Radicali italiani commenta in questo modo: Una bussola non dispensa dal remare. Il debito pubblicoda tempo fuori controllo, la manovra di bilancio e finanziaria peggiorata dalle recenti modifiche parlamentari, l’evasione fiscale intollerabile ma oggettivamente favorita, un  welfare iniquo, il nodo gordiano rappresentato delle pensioni, gli aiuti da sempre concessi alle grandi famiglie imprenditoriali senza soluzione di continuità tra fascismo, prima e seconda Repubblica, il tradimento sessantennale e sistematico della Costituzione: questi sono nodi politici sui quali abbiamo operato scelte concrete con il deposito di proposte di legge nelle sedi apposite, la Camera ed il Senato. Le belle parole si ascoltano ovunque, tranne che nelle sedi appropriate: quelle istituzionali”

L’esponente radicale ribadisce: “siamo pronti alla calendarizzazione, al dibattito, al voto. Ci sta, Ministro?”.

 

 

 

 

 

 

 



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