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Il Pd fa la campagna per l'Udc

• da Italia Oggi del 6 gennaio 2010

di Marco Castoro, Pierre De Nolac

Lo stato confusionale del Pd ha fatto sì che finora questo primo periodo di campagna elettorale sia stato nel segno dell`Udc. Anzi, ai più è sembrato un vero spot per il partito di Pier Ferdinando Casini. Tante volte, infatti, abbiamo sentito gli esponenti di vertice del Pd pronunciarsi con un bel «vediamo come si comporterà l`Udc, vediamo quali scelte farà» e via via dichiarando. In pratica finora il Pd ha fatto capire che l`unica sua strategia per battere il Pdl alle regionali è legata all`alleanza con l`Udc. A Casini non resta che leccarsi i baffi. Sa di essere decisivo in più regioni, quindi può tranquillamente alzare il prezzo. In Puglia ha fatto sapere chiaro e tondo che il Pd dovrà gettare a mare Nichi Vendola, perché Casini appoggia Francesco Boccia. Il caso del Lazio è ancora più ingarbugliato, perché l`Udc potrebbe appoggiare il candidato del centro-destra, Renata Polverini. Il Pd anche qui è rimasto col cerino corto in mano. Nel frattempo però la lista dei radicali ha candidato Emma Bonino, che alla fine potrebbe perfino togliere le castagne dal fuoco al partito di Bersani, se si decidesse di appoggiare l`ex ministro di Prodi. Intanto, la segreteria nazionale e la segreteria regionale del Pd affidano a Nicola Zingaretti (che più di una volta nelle settimane scorse aveva dichiarato di non essere disponibile a candidarsi), l`incarico «di accertare le condizioni politico programmatiche e la candidatura più idonee e coerenti per costruire una nuova e larga alleanza per le elezioni regionali nel Lazio». Il presidente della provincia di Roma si è detto lusingato del ruolo di esploratore e promette risultati in tempi brevi. Almeno lui ci prova. Tornando in Puglia bisogna dire che su internet non c`è partita: Nichi Vendola vince a mani basse contro Francesco Boccia. Il popolo della rete non ha dubbi su chi scegliere, e l`ex governatore della Puglia riscuote solo consensi, dato che le critiche sono tutte per colui che era stato già sconfitto cinque anni fa alle precedenti primarie. Ma Boccia condivide con Pier Ferdinando Casini, il suo vero alleato nella corsa alla presidenza regionale, le contumelie pronunciate tramite il mouse del computer: non solo, perché anche digitando semplicemente nome e cognome degli sfidanti, Vendola straccia senza alcun dubbio l`economista bocconiano caro al numero due del Pd Enrico Letta. Sì, perché Boccia conta solo 87mila risultati contro i 262mila di Nichi. Chi tifa per quest`ultimo giura che non mancheranno i colpi bassi, nei prossimi giorni, raccontando che da una parte, quella dell`avversario, si spulciano tutte le- delibere regionali cercando qualche errore, e così dall`altra si scava nella carriera dell`ex margheritino. Si scherza pure, in Puglia, parlando del sito internet del lettiano: in effetti, cliccando su www. francescoboccia.com appare la singolare scritta «sito in manutenzione che la dice lunga sulla passione telematica del parlamentare, specie dopo aver letto le parole che lo annunciano sul motore di ricerca: «Idee, proposte, valori, iniziative, programmi dell`onorevole del Partito democratico». E poi tra Bisceglie e Terlizzi, terre di origine di Boccia e Vendola, si rievocano antiche schermaglie legate alle comunità locali, condite dalle battaglie combattute sui campi di calcio nei campionati d`eccellenza.



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