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Ucraina, esponenti radicali parte di delegazione di Annaviva per monitoraggio del voto
Fiume e Pisano: per una Ucraina europea e sganciata dalla sudditanza della Russia di Putin

16 gennaio 2010

Virginia Fiume e Nathalie Pisano (Comitato nazionale Radicali Italiani) faranno parte della delegazione di “AnnaViva” che partirà oggi da Malpensa alla volta dell’Ucraina per monitorare lo svolgimento delle operazioni elettorali in alcuni seggi di Kiev; la delegazione incontrerà anche esponenti di Memorial, di Amnesty International e di Nasha Ukraina.

 

Fiume e Pisano hanno dichiarato:

 

“Con le elezioni di domenica rischia di uscire di scena l’attuale presidente ucraino Viktor Yuschenko, il protagonista della Rivoluzione arancione del 2004 (quando, ricordiamolo, fu vittima di un avvelenamento su cui non è mai stata fatta piena luce), l’uomo che voleva portare l’Ucraina nell’Unione Europea. Uno degli avversari di Yuschenko è quel Viktor Yanukovich che era stato sconfitto nel 2004 e che si ripresenta ancora una volta come “l’uomo di Mosca”, rappresentante della parte orientale del Paese, filorussa. Ma la sorpresa di queste elezioni sarà il nuovo posizionamento del premier Yulia Tymoshenko, che, prima alleata di Yuschenko, è ora sempre più attratta nell’orbita di Mosca: solamente il “Sole 24Ore” ha informato che “nei giorni scorsi alcuni busimessmen russi – dietro cui sarebbe la Evraz di Roman Abramovich – hanno preso il controllo della Industrial Union of Donbass, uno dei principali produttori siderurgici ucraini, in cui la Tymoshenko ha forti interessi. L’operazione è stata finanziata dalla Vneshekonombank, che fa capo a Putin”.

 

Abbiamo accettato con entusiasmo l’invito degli amici di “Anna Viva” di far parte della missione in Ucraina; con “Anna Viva”, da radicali ci battiamo da anni per i diritti umani e civili in Russia e nel Caucaso e per denunciare l’incessante opera di pressione esercitata dalla Russia sull’Occidente utilizzando l’arma energetica (e l’Ucraina è al centro delle vie di approvvigionamento energetico dell’Unione Europea). La nostra presenza a Kiev vuole essere un piccolo segno di una lotta che continua, anche per onorare concretamente, ogni giorno, la memoria di Anna Politkovskaja”.
 



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