Il Dott. Silvio Viale, con l’assistenza dell’Avv. Alberto Ventrini, ha notificato al Presidente dell’Ordine dei Medici di Torino il ricorso contro la sanzione dell’avvertimento che gli è stata inflitta per avere prescritto la contraccezione di emergenza, piĂą nota come la “pillola del giorno dopo” nell’ambito di manifestazioni che chiedevano l’abolizione della ricetta.Il ricorso verrĂ valutato dalla Commissione Centrale Esercenti le Professioni Sanitarie presso il Ministero della Salute di fronte alla quale il Dott. Viale ha chiesto di potersi avvalere della facoltĂ di essere ascoltato.   Si ricorda che l’efficacia della “pillola del giorno dopo”, che sarebbe meglio chiamare la “pillola dell’ora dopo”, è maggiormente efficace se assunta subito e il rischio di fallimento aumenta con il trascorrere del tempo tra il rapporto a rischio e la sua assunzione. Non si tratta di un abortivo in senso proprio, non solo perchĂ© non interrompe una gravidanza in atto, ma anche in senso lato perchĂ© non ha alcuna influenza sull’evoluzione di un ovulo fecondato e, soprattutto, non è affatto vero che agisca impedendo all’embrione di impiantarsi in utero. Trattandosi di un farmaco di emergenza senza alcuna controindicazione medica (classe – 1 OMS, “senza limitazioni d’uso”) per favorirne la massima efficacia negli USA e nella maggior parte dei paesi europei la ricetta è stata abolita.   Il Dott. Silvio Viale, noto esponente radicale, ha dichiarato: “L’Ordine ha sbagliato, facendosi condizionare dal’aspetto politico della vicenda. Sono medico 24 ore su 24 e continuerò a prescrivere la pillola del giorno dopo in ogni occasione, anche per sottolineare l’indulgenza dell’Ordine e delle autoritĂ sanitarie verso chi non la prescrive, dietro l’alibi di una falsa obiezione di coscienza, creando gravi disagi alle donne. In ogni caso non posso accettare che venga discriminata e sanzionata la mia coscienza di medico.”   La sanzione dell’avvertimento fu adottata in data 19.10.2009 ed è relativa a prescrizioni avvenute nel 2004 di fronte all’universitĂ e a scuole torinesi.  Â