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Caso Crisafulli, Viale: la solita ipocrisia; questa volta Berlusconi faccia sul serio
Diffido Roccella e Berlusconi a ripetere la manfrina del 2008

30 gennaio 2010

Silvio Viale, dirigente radicale e di EXIT-Italia, ricorda le promesse mancate di Eugenia Roccella e Silvio Berlusconi e chiede che le promesse siano mantenute, sebbene con grande ritardo :

“Come nel settembre del 2008, anche questa volta il camper di Pietro Crisafulli si fermerà a Roma e, come allora, riceverà le promesse, non mantenute, di Berlusconi. E’ probabile che questa volta Il Premier stesso lo riceva personalmente per fare di Salvatore Crisafulli il simbolo di una promessa dimenticata, ma mantenuta anche se con grande ritardo. Lo spero e lo chiedo, per il rispetto della volontà di Salvatore Crisafulli. Lo chiedo perché nessuno di noi ha mai chiesto la sua morte, perché proprio noi, che chiediamo il diritto ad una morte dignitosa, vogliamo che la vita possa essere la più dignitosa possibile. Anche quando nelle medesime condizioni la nostra scelta di vita potrebbe essere un’altra. Per ottenere quello che voleva , a Pietro Crisafulli non è bastato schierarsi contro Welby, contro la famiglia Englaro, contro l’eutanasia e contro il testamento biologico. Non è servito farsi usare e rischia di non servire nemmeno questo falso annuncio di eutanasia in Belgio. Allora sono io, radicale, membro di EXIT-Italia, che diffido Eugenia Roccella e Silvio Berlusconi dal ripetere la manfrina del 2008. Hanno l’obbligo morale di aiutare e trovare una soluzione stabile per Salvatore Crisafulli. Si definisca bene lo stato clinico e lo stato di coscienza, si nomini un curatore se necessario, si decida se assisterlo casa o in una clinica come fu per Eluana. Si eviti solo la sagra dell’ipocrisia. Si eviti di fare promesse che non verranno mantenute e si eviti di strumentalizzare Salvatore per approvare più i fretta, come qualche ipocrita ha già ventilato, la vergognosa legge contro il testamento biologico in discussione. Sarebbe davvero ridicolo che lo steso Stato che non spende e abbandona i malati come Salvatore gli si accanisse contro con spese elevate per impedire di sospendere idratazione ed alimentazioni artificiali. Io chiedo risposte precise e impegni certi da parte di Roccella e Berlusconi, non promesse e strumentalizzazioni come l’11 settembre 2008, quando il Premier promise di seguire “personalmente” il caso.”

Torino, 30 gennaio 2010

(Silvio Viale 339.3257406)



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