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Torino, ennesima overdose mortale. Massano e Manfredi: in una narcosala non sarebbe successo.
Il sindaco Chiamparino deve ancora risponderci...e il Capo del Dipartimento Antidroga protesta perchè gli operatori locali non gli hanno segnalato in tempo le overdosi di un anno fa!

3 febbraio 2010

L’altra notte Alessandro, 39 anni, è morto per overdose al Parco Sempione, a Torino; la sua “compagna di buco” è stata salvata per il rotto della cuffia.

 

Dichiarazione degli esponenti radicali Domenico Massano e Giulio Manfredi:

 

Se Alessandro si fosse “fatto” in una narcosala sarebbe ancora vivo; sarebbe stato subito assistito da personale medico che gli avrebbe iniettato il Narcan, evitando così l’overdose. Lo diciamo da anni, lo diciamo oggi, continueremo a dirlo: servono nuovi strumenti di aggancio dei tossicodipendenti sommersi, per assicurare loro, durante l’uso di droghe, condizioni igieniche accettabili e assistenza sanitaria immediata; non facendolo, quei tossicodipendenti si faranno comunque, tra i topi e i rifiuti, e rischieranno ad ogni iniezione di fare la fine di Alessandro. E la narcosala può essere il primo passaggio per una presa in carico del td.te da parte dei servizi pubblici per le tossicodipendenze. E la narcosala può essere uno strumento per attenuare l’insicurezza, reale o percepita, nei quartieri.

 

L’abbiamo detto anche al sindaco Chiamparino, quando, ormai mesi fa, ci ha concesso udienza. Gli avevamo chiesto di utilizzare l’ultimo anno di permanenza in Comune per riattivare l’Agenzia comunale sulle tossicodipendenze e per organizzare un convegno in cui gli operatori delle narcosale europee potessero venire a illustrare il loro lavoro. Niente di rivoluzionario, dunque, due proposte ragionevoli. Attendiamo ancora una risposta dal Sindaco.

 

Intanto, sul sito benemerito dell’ADUC, il Prof. Serpelloni, Capo del Dipartimento Antidroga, interviene per la seconda volta sulle 27 overdosi mortali dell’estate scorsa, ribadendo che gli operatori torinesi che non l’avvertirono in tempo di tali overdose. Serpelloni chiede: come è stato possibile che il sistema nazionale abbia ricevuto la segnalazione (peraltro tramite una semplice telefonata) 60 giorni dopo l’inizio dei decessi?

 

Forse, oltre a far domande, Serpelloni dovrebbe venire a Torino, mettere attorno a un tavolo gli operatori (se ci fosse un’Agenzia comunale sulle tossicodipendenze sarebbe più facile) e verificare le falle del sistema.

 

Questa volta, la la segnalazione la facciamo noi radicali: prof. Serpelloni, ieri è morto di overdose Alessandro. Noi proponiamo una o più narcosale per evitare altre morti. Lei cosa propone?

 

 

 

 

Manfredi (348/5335305)

 

http://www.associazioneaglietta.it/narcosala.html

 

http://droghe.aduc.it/articolo/dipartimento+antidroga+risponde+sistema+nazionale_17050.php
 



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