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Bolognetti: Allam, l’Asi e il consociativismo

14 febbraio 2010

• Dichiarazione di Maurizio Bolognetti, candidato alla Presidenza della Regione Basilicata per la Lista Bonino-Pannella e capolista nelle liste provinciali di Potenza e Matera

Magdi Allam dice di aver appreso che centrodestra e centrosinistra in Basilicata sono la doppia faccia di un sistema consociativo. Verrebbe da dire: ”Accidenti quanto è sagace questo Magdi”.

Elementare Watson, il consociativismo in Italia è una costante e di certo la versione lucana dell’Italia consociativa e partitocratica è un modello che meriterebbe di essere studiato.

Basterebbe analizzare il trasformismo che ha caratterizzato gli ultimi cinque anni di legislatura regionale, i cambi di casacca, con esponenti politici che sono riusciti nella non facile impresa di cambiare partito anche due o tre volte all’Allam, pardon all’anno.

Ciò detto, tocca segnalare al buon Cristiano che una delle migliori espressioni del consociativismo di cui parla è stata rappresentata proprio dal sindaco di Melfi Ernesto Navazio, che, non a caso, nell’ultimo anno e mezzo ha ricoperto la carica di Commissario del Consorzio Asi, con la benedizione del centrosinistra. Per il resto suggeriamo ad Allam una lettura del Dossier “La Peste Italiana”, in cui i Radicali raccontano gli effetti prodotti dal sessantennio partitocratico. Un’ultima cosa: Magdi si informi anche sulla vasca fosfogessi di Tito scalo; si accorgerà che l’unica vera alternativa al fascio partitocratico è rappresentata dai Radicali della Lista Bonino-Pannella.

Da vent’anni racconto e denuncio la Basilicata consociativa e partitocratica, eppure non ho mai ricevuto le attenzioni che Magdi Allam sta ricevendo in queste ore.

Chi in questa Regione rappresenta davvero un’alternativa, è oggetto da vent’anni di una convetio ad excludendum. Si fa largo con il passare delle ore la convinzione che Magdi, oltre ad essere l’inviato della Divina Provvidenza(parole sue e non mie), rappresenti anche altri interessi.

Il cambiamento non passa attraverso le pagelle che elencano buoni e cattivi, puri e impuri. Magdi Cristiano Allam non ha pronunciato una sola parola sulla scelta del Consiglio regionale di cambiare la legge elettorale a poche settimane dal voto. Scelta che si è concretizzata in un danno per tutti coloro che non fanno parte delle varie articolazioni del regime lucano, e che ha,inoltre, coperto di ridicolo i suoi promotori, che di fronte ai rilievi di incostituzionalità hanno dovuto innestare una rapida retromarcia. La Lista Bonino-Pannella rischia di non essere presente in queste elezioni regionali grazie alle ordinarie illegalità che caratterizzano la vita antidemocratica di questo paese. Un paese dove il regime partitocratico ha fatto strame del dettato Costituzionale, ma, ovviamente, a Magdi e agli altri queste cose non interessano.



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