Legalità , trasparenza, programmazione: ecco i tre pilastri fondamentali su cui si basa l’impegno di Massimiliano Iervolino, candidato al Consiglio regionale del Lazio per la lista Bonino-Pannella, nel campo della sanità . A ribadirlo è stato lo stesso Iervolino che oggi ha partecipato alla trasmissione televisiva “Amministratori e cittadini” in onda su Rete Oro.
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“Si tratta di concetti chiave in un settore così delicato come quello della sanità - ha affermato Iervolino -. Per quanto riguarda la legalità , per esempio, vogliamo che venga rispettata la delibera Storace in base alla quale il 70% delle agende delle Asl e delle Aziende ospedaliere deve essere inserito nel sistema Recup, così da abbattere le liste di attesa. Legalità significa anche esercitare controlli sulle strutture convenzionate i cui contratti di servizio sono autocertificati”.
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In merito alla trasparenza, invece, Iervolino ha sottolineato che “le nomine politiche dei manager sono accettabili, ma a patto che gli obiettivi fissati siano raggiunti e che siano pubblici, cioè che i risultati delle verifiche effettuate dai nuclei di valutazione siano a disposizione dei cittadini”.
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Riguardo, poi, alla programmazione, Iervolino ha dichiarato che “nel Lazio serve un’operazione verità , partendo dall’elaborazione dei dati di cui dispone l’Asp. Soltanto così – ha spiegato – è possibile capire di cosa hanno bisogno i cittadini. Nella nostra regione esiste un eccesso di ospedalizzazione che va contrastato con una diffusione capillare dei servizi territoriali come day hospital, Rsa, hospice e assistenza domiciliare”.
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Secondo Iervolino, la sanità del Lazio si trova di fronte a un bivio: “O si prosegue lungo la strada seguita negli ultimi anni, continuando a operare tagli, oppure si procede con la riconversione delle strutture, ma rendendo partecipi i cittadini e fornendo valide alternative assistenziali”.
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Per coinvolgere sempre di più i cittadini nei processi decisionali riguardanti la sanità , Iervolino ha proposto di istituire in ogni ospedale una struttura elettronica a cui i degenti possano affidare schede di valutazione sui servizi offerti dai nosocomi. “Attraverso questi dati – ha concluso Iervolino – sarebbe possibile individuare le disfunzioni su cui intervenire e stabilire quali strutture meritano realmente l’accreditamento”.
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Roma, 26 febbraio 2010
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