Dichiarazione dell?avv. Alessandro Gerardi, Tesoriere della Lega Italiana per il Divorzio Breve
La normativa sulla presentazione delle liste è chiarissima e prescrive che la lista regionale dei candidati e i relativi allegati debbono essere presentati prima delle ore 12 e che di questo atto, di natura istantanea, si dia conto nel verbale di ricevuta; in altre parole il solo ingresso dei delegati presentatori, seppur tempestivo, nella cancelleria della corte di appello è elemento di per sé irrilevante se non accompagnato dalla materiale ed altrettanto tempestiva consegna della documentazione, completa e perfettamente in ordine, al cancelliere.
I rappresentanti del Pdl non hanno fatto nulla di tutto questo, trattenendosi all’esterno degli edifici della corte d’appello ben oltre lo scadere del termine perentorio per la presentazione della lista in quanto, come riferito da numerosi testimoni, non disponevano di tutti i documenti necessari; tanto è vero che al loro rientro non gli è stato consegnato il verbale di ricevuta da parte del cancelliere, al quale non è mai stata consegnata la documentazione. Per molto meno in passato altre liste sono state escluse dalla competizione elettorale. Non si capisce pertanto su quali basi sia stato impostato il ricorso del Pdl, che, se accolto, capovolgerebbe all’istante, ed in modo davvero clamoroso, tutta la più recente giurisprudenza del Consiglio di Stato. I cittadini laziali dovrebbero rivolgere un sentito ringraziamento al candidato della Lista Bonino-Pannella, Diego Sabatinelli, il cui ostinato richiamo al rispetto delle regole al momento della presentazione delle liste ha impedito che si consumasse, nell’indifferenza e nel silenzio generale, l’ennesima violazione delle norme che sovrintendono il procedimento elettorale.