LIGURIA, FIRME FALSE / RADICALI: DA MONTELEONE E BURLANDO SOLO FUMO. I CITTADINI SI ASPETTANO VERITĂ€ E LEGALITĂ€ DA CHI SI CANDIDA A GOVERNARLI. LI SI VUOLE ANCORA PRENDERE IN GIRO?
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Dichiarazione di Angelo Chiavarini, presentatore della Lista Bonino Pannella; Deborah Cianfanelli, membro di direzione di Radicali Italiani e candidata della Lista Bonino Pannella; Stefano Petrella, Marta Palazzi, Elena D’Oto, candidati della Lista Bonino Pannella
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Mentre, per una volta, la stampa ha correttamente informato i cittadini liguri circa l’esposto presentato dalla Lista Bonino-Pannella sabato scorso riguardo la dubbia regolarità riscontrate su molte delle firme presentate dalle liste UDC e Noi con Burlando (si veda, per tutti, l’editoriale del direttore del Secolo XIX, Umberto La Rocca), le dichiarazioni rilasciate da Rosario Monteleone (UDC) e dallo stesso Presidente della Regione, Claudio Burlando, sono del tutto fuorvianti.
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Dichiarando di voler rendere pubblici gli elenchi dei sottoscrittori delle loro liste (Monteleone si è detto addirittura pronto a mostrare le fotocopie dei documenti d’identità dei firmatari) e chiedendo che tutti gli altri partiti facciano altrettanto, hanno aggirato il nocciolo della questione, aggiungendo altra confusione.
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Noi nell’esposto non abbiamo messo in dubbio l’identità dei singoli sottoscrittori, ma che le firme non siano state raccolte nel rispetto della normativa vigente, in particolare riguardo la regolarità e l’autenticità delle firme: chiediamo, in altre parole, di verificare se le firme che compaiono sui moduli siano effettivamente quelle delle persone indicate, da accertarsi, per esempio, con perizia calligrafica. Ricordiamo che la legge (approvata da destra e sinistra) prevede che le firme siano apposte personalmente ed in presenza di un autenticatore.
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Affermare, come fanno Monteleone e Burlando, che renderanno noti i loro elenchi e invitare tutti a fare altrettanto, serve appunto a sviare il problema e a coinvolgere molte persone in un’inchiesta che inevitabilmente diventerà molto lunga a beneficio esclusivo di chi abbia eventualmente commesso dei falsi e delle irregolarità .
Noi non abbiamo affatto chiesto, in nessun momento, la pubblicazione dei sottoscrittori ma la verifica della regolare apposizione delle firme secondo quanto prescritto dalla legge.
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Infine, l’intenzione di Monteleone di mostrare le fotocopie dei documenti dei sottoscrittori della lista UDC suscita in noi molte perplessità e una curiosità : in che modo Monteleone ha potuto disporre di una fotocopiatrice “sui banchetti” per strada e nei gazebo elettorali dove (secondo quanto da lui stesso dichiarato) sono state raccolte la maggior parte delle firme dell’Udc?
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Genova, 16 marzo 2010
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ALLAÂ PROCURA DELLA REPUBBLICA
PRESSO IL TRIBUNALE DI GENOVA
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ESPOSTO
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Il sottoscritto Angelo Chiavarini, nato a Molare (Al)Â il 21-8-1949 e residente a Bogliasco in Via Mazzini 199/7, in qualitĂ di presentatore della Lista Bonino-Pannella alle elezioni regionali del 28 e 29 Marzo 2010,Â
ESPONE
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quanto segue.
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1) Il giorno 27 febbraio 2010 il sottoscritto Angelo Chiavarini, in qualità di delegato dalla Lista Bonino-Pannella, depositava presso la Corte d’Appello di Genova e presso l’Ufficio centrale circoscrizionale presso la Cancelleria del Tribunale di Genova la documentazione e le firme a corredo raccolte dalla Lista, dalla quale si evinceva che il numero delle sottoscrizioni era inferiore al limite di legge per l’accoglimento della lista e allegando la seguente dichiarazione (all. 1):
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“La fase preelettorale è stata caratterizzata da una lunga serie di omissioni e violazioni delle norme e delle disposizioni che, in varie fonti, disciplinano il procedimento elettorale. Le richiamate violazioni hanno determinato l’impossibilità per i sottoscrittori delle liste e per i loro candidati di esercitare i diritti costituzionali di elettorato attivo e passivo, che ne sono rimasti conseguentemente conculcati e definitivamente impediti. Quanto sopra a cominciare dagli obblighi di informazione in capo al servizio pubblico radiotelevisivo. La Lista Bonino-Pannella ha dunque raccolto le sottoscrizioni nei limiti numerici di quanto effettivamente consentito dalle violazioni medesime e nell’ambito di una fase preelettorale obiettivamente illecita e illegale.”
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2) La mattina del 2 marzo, per proseguire nell’iniziativa politica di denuncia di illegalità della fase preelettorale, come da dichiarazione sopra riportata, il sottoscritto Angelo Chiavarini depositava istanza di accesso alla documentazione delle liste concorrenti ammesse presso gli uffici della Corte di Appello di Genova (all.2); l’istanza veniva immediatamente accolta e veniva consentito l’esame delle firme dei listini regionali dei due candidati presidenti Claudio Burlando e Sandro Biasotti.
In seguito a questo esame, compiuto in collaborazione con i sigg. MARTA PALAZZI, ELENA D’OTO e STEFANO PETRELLA, non si riscontravano irregolarità tali e soprattutto in tale quantità , a parere nostro, da poter richiedere un riesame delle suddette firme.
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3) Il pomeriggio dello stesso giorno 2 marzo lo scrivente depositava analoga istanza di accesso agli atti elettorali presso l’Ufficio Centrale Circoscrizionale del Tribunale di Genova, come da atto che si allega (all. 3); ma, in quel momento, non risultava possibile dar corso ai controlli richiesti in quanto non erano presenti o disponibili membri della commissione. La mattina del 3 marzo la Sig.ra Marta Palazzi (candidata della Lista Bonino-Pannella) tornava all’Ufficio Circoscrizionale e ritirava copia del provvedimento, firmato dal Giudice Alberto Haupt, presidente della commissione elettorale di quell’ufficio, in cui si respingeva l’istanza di accesso agli atti (all. 4), in quanto non sufficientemente motivata.
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4) In data 4 marzo veniva depositata una nuova istanza (all. 5), in cui si tornava a chiedere “ai sensi degli artt. 22 e seguenti della L. 241/90 di aver accesso e di poter eventualmente estrarre copie di tutta la documentazione presentata dalle liste concorrenti ammesse, con particolare riferimento ai moduli recanti le sottoscrizioni, le accettazioni di candidature e i certificati elettorali correlati alle stesse”.
Il giorno stesso, alle ore 14, dopo avere effettuato alle ore 13 il sorteggio per la presenza sulle schede elettorali delle liste ammesse, il Giudice Haupt autorizzava quanto richiesto per il giorno successivo, come da atto che si allega (all. 6).
In data 5 marzo 2010, quindi, i Sigg.ri Stefano Petrella, Marta Palazzi ed Elena D’Oto, da me indicati nell’istanza e in qualità di candidati della Lista Bonino-Pannella, si presentavano all’Ufficio Circoscrizionale all’orario concordato con il Presidente Haupt ed iniziavano l’esame delle liste provinciali dei partiti concorrenti ammessi.
L’esame, a causa della scarsità del tempo messo a disposizione, veniva effettuato in modo incompleto e non su tutte le liste. Anche da un esame così condotto, però, emergevano immediatamente dubbi in merito alla regolarità nonché autenticità di molte sottoscrizioni, in particolare nelle firme relative a due liste: Lista “Casini UDC” e Lista “Noi con Claudio Burlando”.
Scorrendo i moduli della Lista “Casini UDC”, infatti, le firme apposte dai sottoscrittori apparivano vergate da poche mani, ovvero si ritrovavano grafie che, a parere di coloro che hanno posto in essere i suddetti controlli, si ripetevano con regolarità in più moduli. Inoltre, in molti casi, pareva agli esaminatori sopracitati che chi aveva scritto le generalità dei sottoscrittori avesse poi anche firmato, ripetutamente, nello stesso modulo.
Problemi simili, anche se in misura minore, sono stati riscontrati per la lista “Noi con Claudio Burlando”.
A mero titolo esemplificativo, inoltre, i sigg. Marta Palazzi, Elena D’Oto e Stefano Petrella (vedi dichiarazione all. 7) segnalavano al sottoscritto alcuni dei moduli che dall’esame “a campione” erano sembrati meritevoli di indagini più approfondite e/o perizie calligrafiche:
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Per la lista “Casini Udc” i numeri:
3-7-12-16-17-24-31-33-34-38-39-40-41-42-46-54-56-57-58-61-62-63-64-65-67-70-75-78-83-88-95-98-103-107-108-115-118-119-122-126-143-145-148-149;
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Per la lista “Noi con Claudio Burlando” i numeri:
6-16-17-18-30-75-76-77-78-79-80-81-82-86-93-116-117-120-126-128-130-135-137-139-144-147-154-156-164-166-170-172-174.
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Si rileva che le firme sono state raccolte e autenticate su tutto il territorio della Liguria, dunque anche della Provincia di competenza di questa Procura.
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Per tutto quanto sopra esposto, il sottoscritto, nella sua qualitĂ di presentatore della Lista Bonino- Pannella,
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CHIEDE
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All’Ill.mo Procuratore della Repubblica di voler procedere al sequestro in originale di tutta la documentazione relativa alle liste “Casini Udc” e “Noi con Claudio Burlando”, al fine di espletare le indagini necessarie a verificare l’autenticità delle sottoscrizioni e la loro effettiva riconducibilità ai soggetti identificati dagli autenticatori, anche al fine di accertare eventuali falsità ideologiche dei pubblici ufficiali autenticatori anche al fine di conservare la prova di eventuali illeciti e di poter disporre delle sottoscrizioni in originale onde poter procedere ad accertare eventuali sottoscrizioni apocrife tramite opportune consulenze tecniche e calligrafiche. Il tutto, altresì, allo scopo di poter valutare la regolarità dell’ammissione delle liste “Casini Udc” e “Noi con Claudio Burlando” nel collegio di Genova alle prossime elezioni regionali del 28/29 marzo 2010.
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Il sottoscritto, in qualitĂ di delegato alla presentazione della lista Bonino-Pannella, chiede di essere informato, ai sensi degli artt. 406 e 408 c.p.p. in ordine ad eventuali richieste di proroga o di archiviazione delle indagini preliminari. A tal fine stabilisce il proprio domicilio in Bogliasco, via Mazzini 199/7.
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Genova, 13 marzo 2010
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In fede,
Angelo Chiavarini
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