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Bimba nigeriana morta, Farina Coscioni: la salute va tutelata sempre e comunque. Anche se si è migranti irregolari

12 aprile 2010

INTERROGAZIONE URGENTE AI MINISTRI DELLA SALUTE E DELLE POLITICHE SOCIALI SE NON RITENGANO DI INVIARE ISPETTORI PER ACCERTARE L’ACCADUTO E RIFERIRE AL PARLAMENTO DEL CASO DELLA BIMBA NIGERIANA MORTA A CERNUSCO SUL NAVIGLIO DOPO CHE LE SONO STATE RIFIUTATE LE CURE IN QUANTO SPROVVISTA DI TESSERA SANITARIA
Dichiarazione di Maria Antonietta Farina Coscioni, deputata radicale co-presidente dell’Associazione Luca Coscioni
Il caso della piccola bambina nigeriana morta a Cernusco sul Naviglio perchĂ© le sarebbero state rifiutate le cure in quanto non in possesso tessera sanitaria, se dovesse essere confermato, sarebbe una gravissima violazione del diritto alla tutela della Salute a prescindere dalle condizioni di regolaritĂ  o meno di una persona che si trova nel territorio italiano. Una violazione della Costituzione il cui articolo 32 esplicitamente prescrive tra i diritti fondamentali della persona quello alla salute, e una inaccettabile violazione di ogni codice deontologico e di umanitĂ . Se così fosse, si assisterebbe a un’odiosa e meschina concezione burocratica della Salute che mi auguro sia prontamente sanzionata. Al di lĂ  dell’inchiesta della magistratura, ho chiesto con un’interrogazione urgente ai ministri della Salute e delle Politiche Sociali se non ritengano di dover inviare ispettori per accertare i fatti e prendere, nel caso, i dovuti provvedimenti; e comunque ritengo che debba il Governo riferire subito alla Commissione Affari Sociali come sono andate le cose.


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