Da questa mattina ho iniziato uno sciopero della fame per porre l’attenzione e cercare di risolvere il drammatico problema del sovraffollamento delle carceri.
Anche nella nostra regione in Abruzzo, questo problema è molto serio, i suicidi e le morti nel carcere di Sulmona ne sono un triste esempio, ma anche negli altri penitenziari la situazione è molto difficile.
Uno sciopero della fame per denunciare a gran voce che anche le persone recluse hanno dei diritti che vanno rispettati.
Non si può assistere in silenzio ai tanti suicidi che si susseguono.
Inoltre questa mia scelta di iniziare uno sciopero della fame è concomitante alla stessa iniziativa intrapresa dall’On. Bernardini con le motivazioni da lei spiegate nel documento seguente.
Con l’Onorevole ho visitato tante volte negli ultimi tempi il carcere di Sulmona e con lei abbiamo chiesto la chiusura della sezione internati e l’abolizione della norma che prevede il carcere (casa lavoro) per una presunta pericolositĂ sociale.